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14/01/2020 15:36:00

Marsala, le elezioni amministrative: e la sinistra...?

Comincia ad essere un vero e proprio “tormentone” il toto candidature per la sindacatura della nostra città.
Le varie candidature sulle quali si discute hanno in comune due caratteristiche:
– L'apartiticità ed il timore di apparire vicini alla sinistra.

Ci si alterna tra candidati moderati vicini al centro destra, e candidati moderati che guardano ai moderati di centro sinistra

Ci sono attenti censori sulle aperture a sinistra di buoni candidati e si cerca di spiegare ai potenziali sindaci le loro idee calibrando i millimetri di pendenza a destra e quelli a sinistra.

Insomma in questa città pare siamo destinati ad avere per forza di cose un Sindaco moderato vicino al centro (che in soldoni significa comunque vicino a Grillo e Lo Curto) , mentre non si paventa nemmeno l'ipotesi di un Sindaco giovane, progressista, riformista, aperto alle nuove frontiere dell'accoglienza, dello sviluppo sostenibile, dell'ecologia, dei diritti civili e della sicurezza dei cittadini che abbia l' obiettivo da realizzare nel quinquennio la modernizzazione della città.

Ma anche di un Sindaco che non rappresenti solo le cariatidi della politica locale (in questi tavoli ed incontri l'età media supera notevolmente i 50 anni), ma che sia il riferimento delle giovani generazioni, di quei giovani che non vogliono lasciare la città per cercare lavoro fuori sede, e di quei giovani che vogliono rientrare in città per mettere al servizio della collettività la propria esperienza fatta in altre realtà socio economiche.
E che sia il riferimento anche di quelle realtà che guardano all'integrazione degli immigrati e al miglioramento della qualità della vita degli abitanti dei quartieri popolari (oggi abbandonati e cercati solo per la compravendita dei voti) e a quelle che si oppongono decisamente ad ogni posizione sovranista o neo fascista.

La manifestazioni come quella delle sardine, della libera orchestra popolare, i comitati contro l'emigrazione dei nostri giovani, i comitati per il rilancio dell'aeroporto, le numerose iniziative culturali che sorgono spontaneamente in città (senza alcun apporto strategico o materiale dell'Amministrazione comunale) dimostrano che, al di là dei tavoli dei notabili della politica esiste un'altra città che non può essere rappresentata solo da singoli consiglieri comunali, ma va coinvolta attraverso un serio dibattito tra coloro che si sentono parte o vicini a questa realtà.

Per me è indispensabile che circolino le idee, che si riprenda la consuetudine del dibattito vero, tra persone e non tra computer, che si faccia sentire la rabbia dei cittadini scontenti di pagare quanto i cittadini di serie A per avere servizi da serie C, e che si facciano sentire le proposte con la grinta e la caparbietà che solo i giovani possono avere.
Per quanto mi riguarda, ritengo che non si debba avere il timore di affermare la propria appartenenza ideale alla sinistra.
Marsala ha grandi tradizioni di sinistra, è una città che annovera grandi battaglie sindacali e che ha tributato larghi consensi verso le forze della sinistra storica.
Non voglio votare ancora una volta per il meno peggio.
Voglio votare per il migliore.
Voglio votare per chi mi ridarà l'orgoglio di essere marsalese, di appartenere, cioè, ad una città che avrà una rete di trasporti urbani efficienti, che sarà accogliente con strade pulite e verde pubblico curato, che avrà un apparato burocratico snello e competente e che sarà lanciata nel futuro con progetti di sviluppo ecocompatibili gestiti dai propri giovani.
Utopia? Sogno? VOLERE E' POTERE

14/1/2020

Avv. Giovanni Gaudino