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04/02/2020 08:46:00

Salvini a Palermo, il comizio e le contestazioni

 Archiviata la sconfitta in Emilia Romagna con la vittoria del governatore uscente Stefano Bonaccini, Matteo Salvini ritorna in Sicilia, a Palermo, dove all’incirca due settimane fa quattro deputati leghisti hanno fatto il loro ingresso ufficiale a Palazzo dei Normanni.

Incurante delle critiche del fondatore della Lega nonché, per statuto, presidente a vita del partito Umberto Bossi per il quale bisogna cambiare strategia e ritornare indietro nel tempo, a quella Lega che lottava per l’autonomia del Nord, Il Capitano riprende la marcia inesorabile che dovrebbe portare nelle sue intenzioni alla conquista del sud da parte della Lega di cui è oramai il capo indiscusso.


L’incontro tenuto nel Teatro Massimo nel capoluogo siciliano ha visto numerosi partecipanti desiderosi di vedere da vicino il leader della Lega, molte persone non ce l’hanno fatta ad entrare e sono rimaste fuori nella piazza occupata da chi cantava Bella Ciao per protestare contro l’ex ministro dell’Interno.


Un rappresentante di Almaviva è salito sul palco e si è rivolto direttamente a Salvini: “ il popolo di Almaviva a Palermo rappresenta 2600 lavoratori circa, da circa dieci anni siamo in lotta continua e questa lotta è dovuta al fatto che il nostro lavoro che è un lavoro di call center noi premetto lavoriamo per i principali committenti italiani di telefonia fissa mobile, la tv privata, trasporto aereo e trasporto ferroviario e i nostri principali committenti portano il nostro lavoro all’estero questo unicamente perché costa molto molto di meno. Questo ci crea continue fibrillazioni, continui comunicati di riduzione di volumi, che poi diciamo corrispondono a possibili licenziamenti, la nostra sede di roma tre anni fa ha visto 1700 lavoratori che hanno perso un lavoro. Quello che ti chiedo, a nome del popolo di Almaviva, è quello di darci il tuo aiuto, il tuo supporto per far rientrare il lavoro italiano che al momento viene gestito all’estero principalmente in paesi come l’Albania e la Romania”.


Finalmente, per la felicità degli astanti che non aspettavano altro, il leader maximo prende la parola e sono subito parole durissime contro il sindaco Orlando:” mi dispiace per le tante persone che sono rimaste fuori, vorrà dire che la prossima volta prenderemo la piazza più grande di Palermo. Io adoro chi non la pensa come me, un conto però è la diversità di pensiero e un conto è l’arroganza. Come fa un sindaco che è sindaco di tutti i palermitani a dire: “io Salvini a Palermo non lo voglio” ? Si dovrebbe vergognare. Ho capito che io almeno una volta a settimana annuncerò la mia presenza in una periferia di Palermo così almeno il sindaco la sera manda i netturbini a fare le pulizie. Miracolosamente Ballarò è pulita stamattina, io non voglio pensare male sarà stata una semplice coincidenza…pulita dai problemi organici ma non pulita e li la battaglia sarà lunga dagli spacciatori nigeriani e italiani che infestano quelle strade. Ho incontrato i poliziotti del commissariato che ha competenza su Ballarò, un conto è combattere la mafia a parole un conto è essere in trincea con i fatti e da quei ragazzi e da quelle ragazze io ho avuto la conferma di quello che per me è certezza e per molti politici no ovverosia che il problema numero uno oggi su cui si stanno arricchendo le mafie la mafia Cosa Nostra la Camorra e la N’Drangheta e che sta mettendo a rischio un’intera generazione è la droga e la lotta alla droga va combattuta quartiere per quartiere con le buone e con le cattive ( qualcuno dal pubblico urla che questa lotta deve essere condotta oltre che quartiere per quartiere citofono per citofono) guarda caso mi hanno scritto stamattina alcune mamme di una periferia di Bologna perché tutte le periferie italiane si somigliano che dopo il mio blitz della settimana scorsa gli spacciatori stranamente sono scomparsi da quei giardinetti e da quei portici. Se la mia presenza fa incazzare qualche spacciatore sono contento.” In questo modo Salvini ha risposto a quanti- anche nello stesso schieramento del centrodestra- hanno, esplicitamente o implicitamente, criticato la citofonata alla famiglia di stranieri fatta nel quartiere bolognese del Pilastro. Dopo aver rivendicato l’efficacia della sua azione ha elencato alcuni temi oggetto del colloquio avuto con il Presidente Musumeci.

 

 

“Oggi ho parlato con il presidente Musumeci di vita vera, del problema dell’acqua a Palermo perché non è possibile che ci sia business anche sull’acqua perché non è possibile che ci sia qualcuno che venda in nero l’acqua a Palermo, poi abbiamo parlato di infrastrutture, ho incontrato gli autotrasportatori che fanno la Palermo- Catania… si fa prima ad arrivare a New York. Quel genio di Crocetta che con la Riforma precedente con i governi della sinistra hanno svuotato e cancellato le Province di competenze e soldi peccato che 17.000 kilometri di strade in Sicilia siano strade provinciali e quindi chi mette a posto le strade provinciali se hanno cancellato le province? Nessuno. In un paese normale tanto vale rimetterle li le Province facendo eleggere i Presidenti di Provincia non nelle stanze dei partiti ma dai cittadini di Palermo.”


Salvini ha poi ribadito l’importanza del tema dell’agricoltura e della pesca “ che sono da difendere” e ha anche risposto indirettamente a Bossi: “ molti mi hanno detto ma cosa c’entra la Lega in Calabria o in Sicilia, la risposta è semplice. Se i politici calabresi o siciliani, infatti, avessero fatto il loro dovere non ci sarebbe stato bisogno di chiamare Matteo Salvini, solo se si è uniti si vince”. Il senatur nell’intervista concessa a Repubblica ha detto: “molti sono già andati via( dalla Lega) attirati dal movimento Grande Nord di Roberto Bernardelli. Queste persone soffrono perché la Lega ha tolto la parola al Nord. Bonaccini è stato bravo ad agganciarsi per tempo al treno di Lombardia e Veneto con il progetto del regionalismo differenziato. Con la linea nazionalista neanche in Emilia c’era da pensare di vincere”.
Salvini ha ribadito l’impegno a ridurre l’esodo dei giovani che lasciano la loro terra d’origine per cercare il lavoro altrove e confermato la sua idea sul fenomeno, cavallo di battaglia elettorale della Lega, dell’immigrazione: “i fenomeni di sinistra che dicono porti aperti e porte aperte fanno solo gli interessi degli scafisti, dei mafiosi, degli spacciatori e degli sfruttatori di puttane. Io voglio semplicemente un’immigrazione, come fanno negli altri paesi, limitata controllata e qualificata”.

 


Salvini ha concluso il suo discorso ricordando che il 14 15 e 16 febbraio ci saranno gazebo della Lega in tante piazze siciliane perché “sono arrivate le tessere della Lega del 2020 e poi raccoglieremo le firme per chiedere l’elezione diretta da parte dei cittadini del Presidente della Repubblica”.
Numerose sono state le persone che hanno atteso, alla fine dell’incontro, pazientemente in fila per avere un selfie nel foyer del teatro con il loro Capitano che è deciso a continuare ad occuparsi della Sicilia e di tutto il sud Italia.



Politica | 2024-04-17 06:00:00
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