E’ un accorato appello quello lanciato da Salvatore Abate, chef trapanese che da cinque anni lavora a Melbourne, in Australia.
Rimasto senza lavoro -anche lì per effetto del coronavirus le attività commerciali sono state chiuse – vorrebbe rientrare in Italia me per ben due volte il volto è stato cancellato.
“Voglio rientrare a Trapani – dice lo chef – anche perché qui la sanità è privata e se dovessi rimane contagiato non saprei come fare dal momento che non lavoro”. Salvatore si è anche rivolto al Consolato italiano a Melbourne., ma ha fatto un buco nell’acqua.
Gli unici voli per far rientro in Italia erano della Qatar, unica compagnia che offre servizio con sconto del 10% per i voli di rimpatrio. Ma i prezzi per lo chef rimasto senza occupazione sono inaccessibili.