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01/05/2020 17:25:00

Il crollo degli aeroporti per il Coronavirus. Birgi -90%. Palermo si prepara a ripartire

 Come se non fosse abbastanza complicata, la situazione dell'aeroporto Trapani Birgi, ci si è messo pure il Coronavirus a mandare in fumo quei piccoli progressi che si stavano facendo per rilanciare lo scalo.


E il disastro è confermato dai dati sul traffico aereo per il mese di marzo. Lo scalo trapanese, a causa delle restrizioni imposte per l'emergenza Covid, ha subito un crollo dei passeggeri in transito dell'89,2% rispetto al marzo 2019, con soltanto 4.381 passeggeri in transito. Cala anche il transito delle merci del 70% mentre i movimenti totali crollano del 73%.
Una batosta enorme, è l'emergenza Coronavirus, per gli aeroporti italiani. Secondo i dati diffusi da Assoaeroporti, nel mese di marzo, il totale del traffico passeggeri in Italia si è ridotto dell'85,1%, i movimenti del 66,6% e il transito merci del 33,9%.
A Palermo il calo dei passeggeri è del 81,9%, quello dei movimenti del 60,2% mentre sono aumentati del 366,7 % gli aerei cargo in transito.

Intanto Palermo si prepara a ripartire.  Percorsi obbligatori per i passeggeri in arrivo e in partenza, sanificazioni, strumenti di protezione individuale e test sierologici per il personale aeroportuale, termoscanner e segnaletica.  
Sono solo alcune misure di un piano articolato messo in campo dall’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino per contenere il rischio contagio da Covid-19, in vista della potenziale ripartenza del traffico aereo.


Gesap, la società di gestione dello scalo palermitano, ha previsto il ricorso massiccio delle operazioni di pulizia e sanificazione, con una frequenza maggiore di intervento nelle aree del terminal e in quelle dedicate al personale. Inoltre, aumenteranno le installazione per l’erogazione dei disinfettanti per le mani, prima e dopo ogni punto di contatto con e tra i passeggeri.
Si farà molta attenzione sul distanziamento fisico. Passeggeri e visitatori saranno guidati dalla segnaletica verso i percorsi obbligatori in entrata e in uscita dallo scalo aereo. Gli adesivi sul pavimento indicheranno i punti di attesa turno, mentre i pannelli divisori e i codometri delimiteranno le aree. Gli annunci sonori comunicheranno a tutti le regole sul distanziamento sociale. 
Inoltre, saranno installate barriere fisiche per limitare e controllare, con l’ausilio di strumenti elettronici, il numero massimo di passeggeri negli spazi condivisi (gate, negozi, per esempio), al fine di prevenire il sovraffollamento. 


I passeggeri in partenza e in arrivo dovranno utilizzare le mascherine e i guanti. Il personale aeroportuale indosserà schermi visivi in plexiglass e dispositivi di protezione individuale.
Il passaggio dall’aerostazione, per i flussi di passeggeri, accompagnatori, lavoratori in entrata e in uscita, comporterà dei percorsi ben definiti. In ogni ingresso/uscita dal terminal verrà installato un termoscanner per il controllo della temperatura corporea sotto il monitoraggio del personale sanitario.
“Nel giro di pochi giorni, in vista della ripresa dei voli, metteremo a punto tutti gli accorgimenti necessari per accogliere un flusso maggiore di passeggeri e contenere al meglio il rischio da Covid-19 - dice Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap - In queste ore, diverse compagnie ci stanno contattando per programmare la ripartenza. Alle misure di contenimento già in atto, aggiungiamo così ulteriori filtri e accorgimenti per distanziare i passeggeri e agevolare i controlli sanitari. Inoltre, al tavolo nazionale con Assaeroporti - conclude Scalia - si lavora sull’applicazione dei protocolli sanitari per il contenimento della diffusione del virus nelle fasi di check-in, imbarchi e controllo passaporti; screening sanitari per i passeggeri, misure sostenibili di distanziamento sociale nel rispetto anche delle regole europee”.