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05/05/2020 06:00:00

Fase 2. Musumeci apre la Sicilia ai fuorisede. Già oltre mille arrivi

 In Sicilia, la Fase 2:  con i primi allentamenti al lockdown, sono arrivati oltre mille fuori sede dalle altre regioni.


L’isola piano piano riapre, bar, ristoranti e gelaterie hanno cominciato a prendere le misure con le restrizioni per contenere l’epidemia da coronavirus. Le ville e i parchi delle città sono stati quasi presi d’assalto dai siciliani che hanno potuto, dopo due mesi, prendere aria e godere del sole e delle temperature estive di questi giorni.
Ma è stato anche il giorno della marcia indietro di Musumeci sulla chiusura totale della Sicilia al ritorno dei fuori sede.

Sono 1150 i siciliani fuorisede che si sono registrati al sito siciliacoronavirus.it in un giorno.

Lo ha annunciato il presidente Nello Musumeci: "Non è l'esodo che ci si aspettava per fortuna, è una cifra controllabile. La linea della prudenza ha caratterizzato la gestione di questa fase ormai da sei settimane. Prudenza, rigore e determinazione. Siamo alla fase 2. Grazie a Dio la nostra regione rappresenta numeri confortanti ma non dobbiamo sbracarci - ha detto Musumeci -. Dobbiamo coniugare l’esigenza del tutti a casa con quella del "nessuno rientri - ha aggiunto -. I siciliani sono divisi in questi due partiti, ed è difficile trovare un punto di equilibrio".



Musumeci riapre la Sicilia ai fuorisede
Musumeci ci ripensa. E dopo le proteste di questi giorni vuole dare la possibilità ai siciliani che stanno fuori di tornare nell'Isola. E’ partita ieri la fase 2 in Italia e in Sicilia e i fuorisede potranno rientrare nell'Isola "per potersi ricongiungere ai propri familiari", spiega il presidente della Regione Nello Musumeci. Un momento in cui è possibile "allargare la maglia" e ampliare così i servizi di trasporto. Nel primo giorno non si è avuto quell’esodo tanto temuto, memori delle fughe dal nord di inizio marzo con l’arrivo di 40 mila siciliani.
"Abbiamo chiesto ad Alitalia di aumentare i voli per Palermo e Catania da due a quattro, sperando che non si abbandoni a speculazioni perché mi risulta che il costo dei voli negli ultimi giorni è assolutamente inaccessibile e inaccettabile", avverte Musumeci.

Nella missiva, il governatore ha manifestato la disponibilità a una integrazione del precedente decreto interministeriale sulla mobilità. In particolare, si dovrebbe passare da due a quattro voli al giorno da Roma per Palermo e per Catania (e viceversa), mentre i collegamenti navali tra Sicilia e Calabria da cinque diventerebbero otto, in ogni direzione.
Musumeci ha chiesto anche che lo stato di necessità ricomprenda anche coloro che si ricongiungano alla famiglia o debbano rientrare alla propria residenza o domicilio.

Restano immutate le prescrizioni, già adottate dalla Regione, alle quali si devono attenere coloro che ritornano nell'Isola: registrazione sul portale web dedicato dell'assessorato della Salute (siciliacoronavirus.it), obbligo di isolamento in quarantena e sottoposizione, al termine del periodo, al tampone rino-faringeo. Per quanto riguarda i passeggeri agli approdi a Messina, i controlli sanitari continueranno a essere assicurati dalla Regione, mentre per gli aeroporti di Palermo e Catania, la cui competenza è in capo all'Usmaf, Musumeci ne ha chiesto il rafforzamento.

"Siamo arrivati alla Fase 2 - sottolinea il governatore - quindi bisogna allargare un po' la maglia, ne siamo tutti consapevoli. Naturalmente, man mano che il tempo scorre, verificheremo il dato epidemiologico e quindi valuteremo se chiedere di aumentare, di volta in volta, il numero dei voli, delle corse del treno e dei traghetti sullo Stretto. Voglio chiarire - aggiunge Musumeci - che un blocco per i casi di necessità non c'è mai stato. Neanche nei momenti più critici dell'epidemia, sia gli ordinamenti nazionali che quelli regionali hanno sempre consentito l'ingresso alle Forze dell'ordine, alle Forze armate, al personale sanitario, e per gravi motivi personali, sanitari o di famiglia".

 



"Nessuno deve pensare, però - conclude il presidente - che la "Fase 2" sia un 'tutti liberi', stiamo attenti. Il dato di tre regioni deve farci riflettere: in questo momento, Veneto, Lombardia e Piemonte assieme hanno 60 mila positivi, la Sicilia 2.200. Ho ricevuto centinaia di richieste da parte di ragazzi soprattutto che mi chiedevano 'ci faccia a rientrare, ci faccia rientrare'. Sono padre e nonno e comprendo benissimo l'emozione, l'affetto e le necessità che si pongono in una famiglia. Ma credetemi è difficile trovare il punto di equilibrio per coniugare, da una parte, le esigenze affettive e, dall'altra, le esigenze della prudenza e della cautela, per evitare che si possa entrare in Sicilia senza sapere di essere portatori del virus. Come succede anche agli asintomatici. Quando c'è stato il famoso esodo di inizio marzo, su decine di migliaia di persone abbiamo trovato centinaia di positivi che non mostravano assolutamente alcun sintomo. Quindi bisogna stare prudenti per evitare di ricominciare da capo e la ricaduta sarebbe più complicata della prima fase. Quindi buon rientro a chi ha più di un motivo per rientrare nella nostra Isola, per tutto il resto guardiamo avanti".



In Sicilia aumentano i guariti
Diminuiscono i ricoveri e anche il numero dei nuovi contagiati dal Coronavirus in Sicilia, anche se nell’ultimo aggiornamento si sono registrati meno tamponi rispetto al trend dei giorni scorsi.
Su 1200 tamponi effettuati ieri soltanto 15 sono le persone risultate positive, e si è registrato un malato in meno.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 87.166 (+1.211), su 79.336 persone: di queste sono risultate positive 3.255 (+15), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.202 (-1), 809 sono guarite (+14) e 244 decedute (+2).
Degli attuali 2.202 positivi, 403 pazienti (-9) sono ricoverati - di cui 27 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.799 (+8) sono in isolamento domiciliare.


Il virus in provincia di Trapani
C'è un nuovo guarito a Salemi. Continua a diminuire il numero delle persone positive al Coronavirus in provincia di Trapani che sono in totale 51.
Sono distribuiti i casi per città: Alcamo 13; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 3; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 9; Erice 2; Gibellina 0; Marsala 2; Mazara del Vallo 3; Paceco 1; Salemi 6; Trapani 7; Valderice 5.
Il totale dei guariti sale a 67 e 5 sono le persone decedute. Restano 4 i ricoverati al Covid Hospital di Marsala, di cui uno in terapia intensiva. I tamponi effettuati da quando è iniziata l'emergenza 5.338 tamponi e 3.344 test sierologici sul personale sanitario.