Elezioni a Marsala. Grillo presenta il programma. Di Girolamo difende le cose fatte. Salvini per Dugo
Questa mattina il candidato sindaco di Marsala Massimo Grillo presenta il suo programma elettorale, gli assessori e la governance che lo potrebbero affiancare per i prossimi cinque anni in caso di elezione.
Grillo ha 9 liste in suo sostegno, una coalizione ampia che racchiude tre partiti politici, Forza Italia, Fratelli d’Italia, UDC, e poi sei liste civiche.
Il sindaco uscente, Alberto Di Girolamo, è proiettato al governo cittadino del prossimo cinquennio. Si va in continuità, con le idee chiare da dove ripartire.
Sulla sua pagina facebook rilancia: “Per il futuro intendiamo perseguire sulla strada della collaborazione con la soprintendenza e la direzione del parco archeologico con l'obiettivo di sviluppare nuovi progetti e nuove iniziative, anche di natura scientifica, per integrare maggiormente le nostre aree archeologiche, quella dell'antica Lilybeo e quella di Mozia, nella rete culturale della città.
Ricostruire le radici della nostra storia significa fare cultura nel senso autentico del termine, a partire dalla riscoperta e dalla valorizzazione di molti luoghi dimenticati: da Palazzo Grignani, per il quale siamo in attesa del decreto di finanziamento per il completamento dell'ultimo piano, al Museo degli Arazzi che presto avrà una nuova e più confacente collocazione nella chiesa del Collegio dei Gesuiti, fino al sistema delle chiese e dei siti ipogei che intendiamo valorizzare e rendere fruibili attingendo ai fondi europei”.
Non teme le nove liste di Grillo, anzi è certo di vincere a primo turno con la forza delle sue quattro liste.
E a chi gli rinfaccia l’inoperatività della sua amministrazione porta l’esempio della via Salemi: “La messa in sicurezza della Via Salemi è un esempio di opera utile alla collettività che in passato nessuno si era preso la briga di realizzare, salvo contestare oggi con critiche inutili noi che i problemi li affrontiamo e li risolviamo. Via Salemi attendeva una soluzione da oltre 10 anni. Per via della fragile conformazione geologica del sottosuolo, in cui erano presenti delle cave, due tratti della importante arteria stradale erano costantemente a rischio di crollo, tanto da essere spesso oggetto di avvallamenti che rendevano del tutto inutile il rinnovo del manto stradale. Per questo nel 2017 abbiamo avviato un complesso progetto di messa in sicurezza del valore di 430 mila euro con il riempimento delle cavità sotterranee e la posa in opera di circa 200 metri di nuove canalette per il deflusso delle acque piovane”.
È Sebastiano Grasso a voler sovvertire il sistema, a dirsi pronto a scommettere su nuove forme di politica in rottura con quelle del passato: “Sono partito da me stesso per dimostrare che cambiare si può. Se si vuole si può. Ho coinvolto i miei amici che sono scesi in piazza con me, trasformandosi a loro volta in presidi e coinvolgendoli emotivamente in questo progetto fantastico che si chiama Movimento Popolare Arcobaleno. Le difficoltà ,le delusioni le battaglie affrontate, la presa di coscienza del degrado sociale, ambientale , economico causata dalla classe dirigente in special modo mi hanno convinto, che non basta chiudersi nell’indignazione da salotto lamentandosi inutilmente, ma occorre impegnarsi con determinazione per cambiare in meglio la Nostra Terra. Bisogna abbandonare l’atteggiamento che fa confidare nella semplice speranza che le cose cambino per passare all’atteggiamento di cittadino presente nella vita politica, che partecipa alla vita democratica della città. Ho scelto di ritrovare il concetto di qualità della vita che si è perso”.
A supportare la candidatura a sindaco di Aldo Rodriquez del Movimento Cinque Stelle arrivano di volta in volta i vertici del partito, ieri è stata la volta di Giampiero Trizzino, deputato regionale, che ha insieme a Rodriquez fatto un giro per la città.
Non meno supportato è il candidato della Lega Giacomo Dugo, per lui in arrivo il 2 ottobre Matteo Salvini. Cinque anni fa non è potuto neanche scendere dall'auto.
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