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14/10/2020 22:50:00

Giornate Fai d'Autunno, sette i siti del trapanese che partecipano

 Per le Giornate FAI d’Autunno 7 siti di grande interesse storico-archeologico ed ambientale: Erice: “Mura elimo-puniche”; Marsala: “Complesso monumentale di S. Maria della Grotta”; Alcamo: “Monte Bonifato (due itinerari archeologici); Castelvetrano: “Chiesa Collegiata di San Pietro”; Castelvetrano: “Palazzo Pignatelli – Aula consigliare”; Pantelleria: “Giardino Pantesco”

Giornate FAI d’Autunno: mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia - scrive siciliawinefood - organizzate per la prima volta negli ultimi due fine settimana di ottobre (sabato 17 e domenica 18 – sabato 24 e domenica 25). In provincia di Trapani sono state scelti 7 siti di grande interesse storico-archeologico ed ambientale: Erice: “Mura elimo-puniche”; Marsala: “Complesso monumentale di S. Maria della Grotta”; Alcamo: “Monte Bonifato (due itinerari archeologici); Castelvetrano: “Chiesa Collegiata di San Pietro”; Castelvetrano: “Palazzo Pignatelli – Aula consiliare”; Pantelleria: “Giardino Pantesco”

il FAI apre le porte a storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme, accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità. Prendere parte alle Giornate FAI d’Autunno 2020 vuol dire non solo godere della bellezza che pervade ogni angolo del nostro Paese e “toccare con mano” ciò che la Fondazione fa per la sua tutela e valorizzazione; vuol dire soprattutto sostenere la missione del FAI in un momento particolarmente delicato.

Ancora una volta i volontari del FAI scenderanno in piazza per “seminare” conoscenza e consapevolezza del patrimonio di storia, arte e natura italiano e accompagneranno il pubblico, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni: un caleidoscopio di meraviglie nella proposta effervescente del FAI e dei suoi delegati che reagiscono con ancor più energia e impegno, positività ed entusiasmo al periodo difficile che l’Italia sta attraversando (prenotazione online consigliata su www.giornatefai.it; i posti sono limitati. Nei due fine settimana apriranno luoghi diversi: consultare il sito per controllare il programma). In provincia di Trapani saranno aperti al pubblico, con una donazione libera – del valore minimo di 3 euro. 7 siti di grande interesse storico-archeologico ed ambientale: Erice: “Mura elimo-puniche”; Marsala: “Complesso monumentale di S. Maria della Grotta”; Alcamo: “Monte Bonifato (due itinerari archeologici); Castelvetrano: “Chiesa Collegiata di San Pietro”; Castelvetrano: “Palazzo Pignatelli – Aula consigliare”; Pantelleria: “Giardino Pantesco”

Erice: “Mura elimo-puniche” – Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre

Le mura elimo-puniche di Erice costituiscono un affascinante libro di pietra che narra una storia millenaria di incontri e scontri tra Elimi, Fenici, Cartaginesi, Greci, Romani per giungere attraverso il medioevo sino ai tempi recenti. Si tratta di mura monumentali, per questo dette “ciclopiche”, con fondazioni molto profonde, in alcuni punti superiori ai due metri; su alcuni blocchi è ancora possibile riconoscere misteriose lettere puniche sul cui significato gli storici hanno elaborato suggestive ipotesi. La successione nei secoli delle numerose fasi costruttive, fatte di continue ricostruzioni e sovrapposizioni, ha nel tempo reso notevolmente complessa la comprensione delle tecniche edilizie e la loro reale cronologia. Ciò che osserviamo oggi è una stratigrafia che attraversa varie epoche con successive costruzioni e ricostruzioni. Seguirne il perimetro costituirà per i visitatori una vera e propria immersione nella storia, nelle leggende e nel mito.

Marsala: “Complesso monumentale di S. Maria della Grotta” – Visite domenica 18

La vasta area di Santa Maria della Grotta vanta una storia antichissima. In epoca punica e poi romana faceva parte della vasta necropoli di Lilibeo, che tra la fine del II e il III sec. d.C. fu riconvertita in latomia e in epoca paleocristiana in area catacombale. La scoperta di alcune lucerne con la raffigurazione del candelabro a sette bracci – menorah – attesta che il cimitero venne utilizzato da una comunità mista, cristiana e giudaica. Dopo la conquista normanna le cavità sotterranee assunsero la funzione di cenobio per monaci basiliani di rito greco. Nel 1097 fu istituita a Marsala la prima abbazia denominata “Santa Maria della Grotta” in quanto sotterranea. Oggi, nonostante lo stato di grave incuria in cui versa, resta una preziosa testimonianza del patrimonio artistico, storico e archeologico della città.

Alcamo: “Monte Bonifato (due itinerari archeologici) – Visite domenica 18 e domenica 25

Il sito archeologico, risalente all’età del ferro, è stato aperto al pubblico il 15 dicembre 2015. Gli scavi sono stati finanziati dall’ex Provincia Regionale di Trapani; dopo questi lavori pubblici l’Archeoclub d’Italia Calatub, come gruppo di volontari, si è occupata della pulitura, monitoraggio, salvaguardia, tutela, promozione e divulgazione con giornate a ciò finalizzate. L’archeologa alcamese Antonina Stellino è impegnata fin dal 2014 nella sistemazione e catalogazione dei reperti rinvenuti in questo sito. Gli scavi hanno portato alla luce un quartiere urbano periferico, in cui viene confermata la presenza dell’uomo dall’VIII secolo a.C. fino al XIII secolo d.C. Il quartiere urbano di epoca medievale (XIII secolo d.C.) attesta l’ultima presenza di insediamento continuativo, arrivando al 1396, anno in cui avviene l’abbandono del sito medievale sul monte, dopo il restauro del Castello dei Ventimiglia. In seguito a questi scavi sono venuti fuori otto edifici, inoltre è stata scoperta una cinta muraria di contenimento lunga circa 20 metri.

Castelvetrano: “Chiesa Collegiata di San Pietro” – Visite venerdì 15 e sabato 16 ottobre

La Collegiata di San Pietro e Paolo, antica chiesa all’interno del Palazzo Pignatelli, si affaccia con ampie finestre sulla piazza, al suo interno stucchi dell’800 con motivi goemetrici, floreali con raffigurazioni e paesaggi realizzati da Gaspare Serpotta. Sulle pareti laterali dell’unica navata si aprono quattro alcove dedicate a San Gaetano, all’Immacolata, a San Francesco da Paola e al Sacramento. Due lapidi in latino ricordano la fondazione e consacrazione della Chiesa. Nel tempo la Collegiata ha perso due elementi caratterizzanti che l’ornavano: l’imponente scalone che dava accesso da piazza Garibaldi e la torre campanaria.

Castelvetrano: “Palazzo Pignatelli – Aula consigliare” – Visite venerdì 15 e sabato 16 ottobre

L’antico Palazzo Ducale, sorge nel centro storico dell’odierna città di Castelvetrano; il nucleo centrale della costruzione era durante l’età feudale residenza delle famiglie Tagliavia e Pignatelli Cortez D’aragona. Nel 1618 si realizzò una nuova ala dell’edificio che sorse per volere dei giurati dell’epoca per essere adibita a Casa giuratoria, compito che tutt’oggi assolve come sede centrale del Comune.

Pantelleria: “Giardino Pantesco” – Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre

A Khamma, tra i vigneti, si può ammirare il Giardino Pantesco – tra i pochi rimasti sull’isola – che, nel 2008 Donnafugata ha restaurato e donato al FAI. Simbolo della sapienza del contadino dell’isola, il Giardino è un sistema agronomico autosufficiente: la pianta circolare, le dimensioni e la pietra lavica creano il microclima ideale per coltivare e proteggere un arancio secolare dell’antica varietà Portogallo, preziosa fabbrica di vitamine.