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23/10/2020 17:09:00

Coronavirus, Italia: 19.000 contagi in un giorno. "Servono misure drastiche" 

 Continuano a salire i contagi per Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute l'incremento nelle ultime 24 ore è di 19.143, individuati con 182.032 tamponi, il numero più alto dall'inizio dell'emergenza. Il totale dei contagiati - comprese vittime e guariti - sale a 484.869. In calo invece l'incremento delle vittime, 91 in un giorno (ieri erano 136) che portano il totale a oltre 37mila (37.059).

Sale la pressione sul governo perché adotti ulteriori misure restrittive per fronteggiare la seconda ondata del Coronavirus. Oggi l'appello sale forte da 100 scienziati che hanno scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del consiglio Giuseppe Conte chiedendo "misure drastiche in 2-3 giorni" per evitare che si arrivi a centinaia di decessi al giorno.

E' questo l'appello lanciato oggi da oltre cento scienziati. "Come scienziati, ricercatori, professori universitari riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19", scrivono i ricercatori, riferendosi alle stime diffuse dal fisico Giorgio Parisi, secondo le quali il raddoppio nei decessi che si sta osservando ogni settimana potrebbe portare in breve a 400-500 morti al giorno.


I ricercatori condividono la proposta di "assumere provvedimenti stringenti e drastici nei prossimi due o tre giorni" e "il necessario contemperamento delle esigenze dell'economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell'art. 32 della Carta costituzionale come inviolabile".


Nelle stesse ore arriva anche il grido d'allarme degli anestesisti. "Temiamo un raddoppio dei ricoveri in terapia intensiva entro 15 giorni, se la curva dei contagi manterrà l'attuale andamento e nell'attesa di vedere gli effetti delle misure dell'ultimo dpcm: quello sarà il punto di rottura ed il momento in cui entreremo in crisi perchè la dotazione organica disponibile di anestesisti-rianimatori non sarà sufficiente a fare fronte all'emergenza". Lo dice Alessandro Vergallo, presidente degli anestesisti italiani.



Native | 2024-04-25 09:00:00
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