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20/11/2020 06:00:00

Coronavirus: contagi nel trapanese, focolaio a Marsala. Negozi chiusi la domenica

16,20 - Ecco i dati sul coronavirus in provincia di Trapani aggiornati ad oggi, 20 Novembre 2020. Sono 2512 gli attuali positivi al coronavirus.

I deceduti finora sono 57. In totale i guariti sono 1216. I ricoverati in terapia intensiva sono 6, mentre quelli del territorio non in terapia intensiva sono 82.

Ecco come sono distribuiti i positivi nei diversi comuni trapanesi: Alcamo 341, Buseto Palizzolo 4, Calatafimi Segesta 11 Campobello di Mazara 27, Castellammare del Golfo 60, Castelvetrano 200, Custonaci 44, Erice 93, Favignana 4, Gibellina 27, Marsala 429, Mazara del Vallo 325, Paceco 65, Pantelleria 69, Partanna 34, Poggioreale 1, Salaparuta 7, Salemi 38, Santa Ninfa 4, Trapani 584, Valderice 68, Vita 3, San Vito Lo Capo 45, Petrosino 30. Il dato parziale dei tamponi è di 356, mentre i test per la ricerca antigene sono stati ieri 348.

 

 09,20 -  – “Noi abbiamo fatto tutto a norma di legge”. E’ così che si difende Giancarlo Calamusa, presidente della cooperativa sociale “Magika”, che gestisce la casa di riposo per anziani “Madonna delle Grazie” di contrada Rakalia, dove è divampato un “focolaio” di coronavirus.

La notizia è venuta fuori perché la figlia di una anziana ospite ha presentato una denuncia alla Procura della repubblica di Marsala, ai carabinieri del Nas di Roma e all’Assessorato regionale alla Salute, per l’accertamento di eventuali irregolarità commesse.

E’ così venuto fuori che buona parte dei quasi quaranta ospiti della struttura di assistenza era “positiva” al Covid. Il dato è emerso a seguito dei “tamponi” molecolari eseguiti l’8 novembre dall’Usca dell’Asp. Diversi anziani, intanto, dopo che ne è stata riscontrata la positività al virus, sono stati ricoverati nel reparto Covid dell’ospedale “Paolo Borsellino”.

Altri, invece, che non presentano sintomi, sono rimasti a Rakalia. Meno di un mese fa i responsabili della casa di riposo avevano avvisato i familiari degli anziani, cui peraltro non sarebbe stato più consentito di vedere i loro cari, che il presidente della cooperativa che la gestisce era risultato positivo al coronavirus.

Poi, il virus si è esteso agli ospiti, già “pazienti fragili” in quanto anziani. Intanto, “medici dell’ospedale di Marsala - afferma l’autrice della denuncia (l’avvocato Anna Maria Marra) - hanno comunicato ai familiari che alcuni degli anziani provenienti dalla casa di riposo presenterebbero gravi lesioni da decubito non trattate adeguatamente e addirittura giudicate dai medici, a livello clinico, ancora più gravi della polmonite interstiziale da cui sono affetti per la propagazione del virus dentro la struttura”. La casa di riposo, come detto, è gestita dalla cooperativa sociale “Magika” e diretta da una psicologa “che solo dopo l’avvenuto contagio – aggiunge l’avvocato Marra - ha comunicato ai familiari che gli operatori socio sanitari avrebbero indossato le tute, le visiere e gli altri dpi”. Pur confermando la “positività” di molti ospiti, diversa, però, è la versione di Giancarlo Calamusa. “Noi abbiamo fatto tutto a norma di legge – afferma Calamusa – La mattina del 24 ottobre, io ho avvertito alcuni brividi di febbre e per questo sono tornato a casa, non avevo febbre. Questa è comparsa solo l’indomani e l’ho comunicato all’Asp. Loro mi dicono che non devo fare niente perché io, lavorando in ufficio, non ho contatti con gli assistiti. Il 27 ottobre, a nostre spese, faccio fare i tamponi, a Mazara, ai nostri operatori e tutti risultano negativi. Poi, la sera del 6 novembre un anziano ospite si sente male e per questo allertiamo tutti, dall’Asp al Comune. L’8 novembre, quindi, vengono fatti i tamponi a tutti. I risultati arrivano l’11. Risultano positivi solo 3 dipendenti e 26 anziani su 34. Mettiamo tutti in stanze separate. I dispositivi di protezione? Li utilizziamo da marzo, con massimo rispetto delle leggi, ma siamo abbandonati da tutti. Gli anziani sono sempre stati assistiti bene. Ne monitoriamo costantemente lo stato di salute. Abbiamo sempre tutelato tutti, dipendenti e anziani”.

La cooperatriva Magika era la stessa che si era proposta, a Gennaio scorso, di rilevare la Casa di riposo Giovanni XXII di Marsala, l'Ipab ridotta sul lastrico, assumendo i dipendenti, ma senza pagare loro gli arretrati.

06,00 - Sono 166 i nuovi contagi in provincia di Trapani secondo i dati del Ministero della Salute. Dopo l'incremento esponenziale di mercoledì che ha visto il numero dei positivi crescere fino a 2652 si è in attesa del nuovo rilevamento da parte dell'ASP.

C'è una nuova vittima, ad Alcamo. Ne parliamo qui. 

Intanto tra le città più contagiate è balzata al secondo posto, dopo Trapani prima con 619, Marsala, che ha ben 415 cittadini attualmente positivi. Im totale a Marsala sono 518 le persone che fino ad ora hanno contratto il Covid, di questi 99 sono guariti, 4 sono deceduti. Al covid hospital "Paolo Borsellino" di Marsala ci sono ricoverate 84 persone. 75 sono nel reparto Covid, 9 nel reparto di terapia intensiva, dove rimangono liberi solo tre posti letto. I marsalesi ricoverati in ospedale sono 22, 3 sono in terapia intensiva. 4, invece, sono i marsalesi ricoverati fuori provincia.

Prosegue lo screening anche a Marsala - Sabato e domenica si terrà lo screening per la popolazione scolastica dei bambini delle scuole elementari e delle loro famiglie. Lunedì mattina l'Asp, pertanto, avrà un quadro chiaro sull'eventualità di chiudere o meno alcune o tutte le scuole del territorio. Il Comune di Marsala non può emettere ordinanza di chiusura se le valutazioni non sono supportate dai dati dell'Asp.

E ieri sera ha fatto il punto della situazione Coronavirus a Marsala il sindaco Massimo Grillo, rivolgendosi ai cittadini con un video sulla sua pagina facebook che potere seguire cliccando qui.

Focolaio in una casa di riposo di Marsala - Un focolaio di Coronavirus nella casa di riposo "Madonna delle Grazie" in contrada Rakalia a Marsala. Sono quasi tutti positivi i circa 40 ospiti della struttura socio-assistenziale. I tamponi molecolari sono stati eseguiti lo scorso 8 novembre dall'Usca si è appreso soltanto oggi. I controlli sono stati effettuati dopo la denuncia della figlia di una signora ospite che, ha presentato un esposto in procura per l'accertamento di irregolarità. Molti degli anziani sono stati ricoverati nel reparto Covid dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. Un mese fa circa i familiari degli anziani, erano stati avvisati del fatto il presidente della cooperativa che gestisce la casa di riposo era positivo al coronavirus e che non sarebbe stato più consentito vedere i loro cari. Tra l'altro, "i medici dell’ospedale di Marsala – afferma la donna che ha presentato l’esposto – hanno comunicato ai familiari che alcuni degli anziani provenienti dalla casa di riposo hanno delle gravi lesioni da decubito non trattate adeguatamente".

Petrosino, continua lo screening  - Altro fine settimana di screening anti-Covid-19 promossa dalla Regione Siciliana con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani. Sabato (21 novembre) e domenica (22 novembre) prossimi verranno eseguiti ulteriori tamponi rapidi gratuiti su base volontaria per gli studenti che frequentano le classi delle scuole elementari per i loro familiari e per il personale scolastico. Gli studenti che frequentano i plessi scolastici di Petrosino potranno recarsi nel piazzale antistante il Palazzetto dello Sport di Marsala (zona Stadio Municipale) con ingresso da Via degli Atleti, dove verranno eseguiti i test in modalità “drive in” (con le auto). Lo screening si svolgerà nelle giornate di sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 18. E’ necessario portare con sé un documento di identità e una penna per la compilazione dei moduli che verranno distribuiti direttamente nelle auto in fila dal personale addetto.

I dati in Sicilia - Anche oggi numeri in crescita, anche se di poco rispetto a ieri, per l'emergenza coronavirus in Sicilia. I nuovi casi rilevati dal bollettino odierno del Ministero della Salute sono 1871. Le ulteriore vittime sono 40 che portano il totale a 1.055. Con i nuovi casi salgono a 33.581 gli attuali positivi con un incremento di 1.479. Di questi 1.772 sono i ricoverati, 4 in più rispetto a ieri: 1.532 in regime ordinario e 240 in terapia intensiva lo stesso numero di ieri. In isolamento domiciliare sono 31.809. I guariti sono 352. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo: 512, Catania 441, Messina 264, Ragusa 192, Trapani 166, Siracusa 77, Agrigento 84, Caltanissetta 74, Enna 61.

Ordinanza di Musumeci per evitare assembramenti, negozi chiusi la domenica e nei festivi - «Siamo in una fase di grande attenzione e ho ritenuto di accompagnare le decisioni nazionali e regionali con un’ordinanza che ha l’obiettivo di sostenere i primi segnali positivi, evitando nei giorni domenicali e festivi le occasioni di assembramento che abbiamo visto in tante immagini pubblicate dai mezzi di comunicazione. Chiediamo a tutti uno sforzo nelle prossime importanti giornate».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che questa sera ha adottato un’ordinanza destinata a limitare le occasioni di contagio nei giorni domenicali e festivi. Prevista la chiusura delle attività commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole e del domicilio per i prodotti alimentari, dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

«Lo dobbiamo - prosegue il governatore - agli operatori della sanità che stanno dimostrando una capacità di intervento senza precedenti, ma lo dobbiamo anche a tutti gli operatori economici che stanno affrontando un momento difficile e, in definitiva, lo dobbiamo a noi stessi, perché bisogna ritornare a una vita il più possibile normale nei tempi che la pandemia impone».

«Ho sentito il ministro Speranza – riprende Musumeci - che mi ha anticipato la decisione di rinnovare la propria ordinanza per tutte le zone arancioni in Italia, fissando per la prossima settimana un primo confronto tecnico per una nuova valutazione del rischio-Regione. Nel corso della telefonata avuta con l’assessore regionale per la Salute, il ministro ha avuto modo di evidenziare il miglioramento del quadro regionale, anche alla luce di misure di contenimento che erano state già adottate».

Il presidente della Regione annuncia che «nelle prossime giornate proseguiremo con il monitoraggio degli indici di contagio, con la valutazione di misure di contrazione della mobilità extra-regionale, con l’adozione di protocolli di contenimento condivisi con gli Enti locali, con screening a tappeto nelle categorie. Dobbiamo fare tutti la nostra parte e noi non possiamo fare finta di niente di fronte a comportamenti individuali che troppe volte sembrano improntati a una mancanza di responsabilità. Il presidente della Regione ha il dovere di garantire il difficile equilibrio tra diritto alla salute e diritto alla socialità».

Dieci le “zone rosse” in Sicilia - Diventano dieci le “zone rosse” in Sicilia. Da sabato 21 novembre fino a giovedì 3 dicembre, a Bronte (nel Catanese), Cesarò e San Teodoro (in provincia di Messina), Misilmeri (nel Palermitano) e Vittoria (in provincia di Ragusa) - la cui scadenza viene prorogata - si aggiungono: Acate, e Comiso (sempre nel Ragusano), Camastra (in provincia di Agrigento), Ciminna (in provincia di Palermo) e Maniace (in provincia di Catania). Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti i sindaci dei Comuni interessati e viste le relazioni dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, che segnalano un aumento dei contagi. In tutte le zone si applicheranno le prescrizioni nazionali con la chiusura domenicali delle attività commerciali al dettaglio, a eccezione di quelle di generi alimentari e dei beni di prima necessità. L'Osservatorio epidemiologico della Regione ha avviato il monitoraggio dei Distretti, allargando la consueta valutazione delle incidenze dei positivi per Comune. Tale nuovo monitoraggio ha indotto il presidente Musumeci a istituire “zone rosse” in aree ricadenti nei Distretti di Bronte e Vittoria, comprendenti più Comuni. «Ci aspettiamo – auspica Musumeci – che le misure adottate siano sempre oggetto di controllo. Se viene stabilito dal Dpcm che i presidenti di Regione possano adottare disposizioni più restrittive, infatti, si impone che le verifiche siano esperite dalle prefetture. Altrimenti anche la speranza di limitare il contagio viene meno, esasperando inutilmente le popolazioni alle quali sono stati chiesti dei sacrifici». «Abbiamo recepito – conclude - le indicazioni provenienti dal nostro Osservatorio epidemiologico e la Regione sta allargando il monitoraggio su aree più vaste dei Comuni, con parametri oggettivi che portano all’adozione di misure da “zona rossa”. Serve tempestività, ma soprattutto rigore scientifico. Servono controlli per garantire effettività alle misure. Ciò che non serve, lo dico con rispetto di ogni opinione, sono le polemiche che tendono a dividere le Istituzioni. Faccio mio il messaggio di unità del presidente Mattarella e voglio essere interprete, garantendo, come abbiamo fatto fin dall’inizio della emergenza sanitaria, decisioni che siano frutto di analisi e condivisione».

Lo screening continua in 50 città siciliane - Continua la campagna della Regione Siciliana per contrastare la diffusione del Coronavirus nell’Isola. Fino al 23 novembre sarà possibile fare i tamponi rapidi nei drive-in che sono stati allestiti in 50 Comuni dell'Isola. Novità di queste settimane è la piattaforma on-line (www.siciliacoronavirus.it), attivata per semplificare la procedura. Infatti, una volta fatto l'accesso al portale sarà sufficiente cliccare su "tampone rapido Covid19" e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. I drive-in saranno operativi nelle seguenti città: Licata e Grotte, in provincia di Agrigento; Caltanissetta, Gela, Niscemi, Delia, Mussomeli, Riesi, Mazzarino e Sommatino, nel Nisseno; Enna bassa e Nicosia, in provincia di Enna; Cefalù e Campofelice di Roccella, nel Palermitano; Ragusa, Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Scicli, Vittoria, Acate, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa; Siracusa, Rosolini, Carlentini, Noto, Avola, Pachino/Portopalo, Lentini e Francofonte, nel Siracusano; Trapani, Alcamo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Partanna, Salemi, Paceco, Castellammare del Golfo, Custonaci e Valderice, in provincia di Trapani.

I dati in Italia - Sono 36.176 i casi di Covid in Italia registrati nelle ultime 24 ore, circa duemila in più rispetto a ieri, che portano il totale a 1.308.528. E' invece di 653 l'incremento delle vittime in un giorno, per un totale dall'inizio dell'epidemia di 47.870. E' stabile il trend sull'incidenza dei positivi rispetto al numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: è del14,4% mentre ieri il dato si attestava sul 14,6%. I tamponi effettuati nell'ultimo giorno sono stati 250.186, circa 15mila in più rispetto a ieri. Frena ancora l'aumento dei ricoveri nelle terapie intensive: secondo i dati del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono 42 i nuovi pazienti, per un totale nelle rianimazioni che è arrivato a 3.712. In calo anche l'incremento dei ricoveri nei reparti ordinari: 106 in un giorno, per un totale di 33.610. Gli attualmente positivi sono complessivamente 761.671, con un aumento di 18.503 rispetto a ieri, mentre i dimessi e i guariti sono 489.987, con un incremento di 17.020. In isolamento domiciliare ci sono invece 724.349 italiani, 18.355 in più nelle ultime 24 ore.

Arcuri, verso vaccinazione di massa nel 2021 - La quantità di vaccini sarà crescente nel tempo da inizio anno e avremo progressivamente ogni mese sempre più dosi rispetto ai 3,4 mln di gennaio, sufficienti a vaccinare un milione e 700 mila italiani, considerando anche il richiamo. Entro qualche mese potremo quindi arrivare alla cosiddetta "somministrazione su larga scala", ha detto il Commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri, sottolineando che il suo comunque e' un auspicio e non è una previsione. L'obiettivo è quello di vaccinare una parte importante della popolazione nel primo semestre o entro il terzo trimestre del 2021, quindi entro settembre. Intanto l'Ema, l'agenzia europea per i farmaci, potrebbe dare l'autorizzazione alla commercializzazione dei vaccini di Biontech e Moderna nella seconda metà di dicembre "se tutto procederà senza problemi". Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen alla fine della videoconferenza tra i leader Ue. Qui la conferenza del commissaro per l'emergenza Domenico Arcuri:

"Ma non conosciamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino". "Per ora non è previsto l'obbligo" assicura anche Arcuri aggiungendo che si sta progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione, per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire quindi la tracciabilità sul territorio. E ad una domanda se fosse previsto una sorta di certificato speciale o patentino per i vaccinati, ha risposto: "sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire come". Arcuri ha anche annunciato che partira' il bando per le siringhe e gli aghi che dovranno essere acquistare per rendere certa la somministrazione per il primo e altri vaccini, un acquisto molto corposo e un po' articolato: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei.

 



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