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28/11/2020 11:49:00

Sicilia, vendono prodotti alimentari e mascherine senza autorizzazione. Denunciati 49 ambulanti

Una maxi operazione contro i venditori ambulanti abusivi nel territorio di Palermo è stata effettuata dalla guardia di Finanza.

In particolare sono stati verificati 96 venditori e su questi 49 non avevano autorizzazione alla vendita e 3, tra l'altro, percepivano il reddito di cittadinanza. Agli ambulanti abusivi sono stati sequestrati 500 chili di frutta, 100 chili di pesce e 100 di pane, generi alimentari che una volta avuto il via libera dalle autorità sanitarie, sono stati devoluti in beneficenza. Inoltre i militari hanno sequestrato 1340 mascherine chirurgiche, vendute in una bancarella del mercato rionale di piazza Giotto senza alcuna autorizzazione. Qui il comunicato della Finanza: 

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Palermo ha intensificato i controlli nei confronti di venditori ambulanti in città e in tutta la provincia al fine di contrastare l’abusivismo commerciale, sanzionando 49 soggetti di cui 3 risultati percettori di reddito di cittadinanza.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno controllato n. 96 venditori ambulanti constatando 49 casi di irregolarità relativi alla mancanza di autorizzazioni necessarie alla commercializzazione di beni alimentari o di altro genere. I Finanzieri hanno inoltre riscontrato che alcuni di essi risultavano non in regola dal punto di fiscale non avendo adempiuto all’obbligo di installazione del registratore di cassa.

Complessivamente sono stati sequestrati oltre 500 kg. di frutta, oltre 100 Kg. di prodotto ittico e oltre 100 Kg. di prodotti da forno devoluti in massima parte, previa verifica delle prescrizioni igienico-sanitarie, ad associazioni benefiche ed enti caritatevoli che operano a Palermo e provincia.

Nel corso di tali controlli, sono state inoltre sequestrate 1.430 mascherine chirurgiche vendute senza alcuna autorizzazione in una bancarella presso il mercato rionale di Piazzale Giotto.

Tutti i trasgressori sono stati segnalati all’autorità competente ai sensi della Legge Regionale n. 18/1995 (norme riguardanti il commercio su aree pubbliche) che prevede, nei casi più gravi, oltre al sequestro ai fini della confisca della merce e delle attrezzature, una sanzione pecuniaria che va da un minimo di €. 258 a un massimo di €. 2.582 mentre per le specifiche violazioni in materia tributaria (mancata installazione del registratore di cassa) è prevista la pena pecuniaria da € 1.032 a € 4.131.



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