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04/12/2020 06:00:00

2593 i positivi nel trapanese. A Marsala i lavori del centro per malattie infettive. Oggi in vigore il nuovo Dpcm

14,00 -  Altalena Covid in provincia di Trapani. Diminuiscono considerevolmente gli attuali positivi in provincia di Trapani, grazie ai 202 guariti registrati in un giorno.


Gli attuali positivi sono 2593 in provincia di Trapani. Il totale dei decessi è 80, il totale dei guariti è 1969. In terapia intensiva sono ricoverate 21 persone, 97 sono i ricoveri ordinari.
In due giorni sono stati effettuati 868 tamponi e 595 test per la ricerca dell'antigene.

I dati dei positivi nei Comuni trapanesi: Alcamo 294, Buseto Palizzolo 7 Calatafimi Segesta 12 Campobello di Mazara 31, Castellammare del Golfo 76, Castelvetrano 197 Custonaci 29, Erice 99, Favignana 2, Gibellina 15, Marsala 559, Mazara del Vallo 479, Paceco 47, Pantelleria 24, Partanna 44, Poggioreale 0, Salaparuta 4, Salemi 35, Santa Ninfa 4, Trapani 518, Valderice 50, Vita 2, San Vito Lo Capo 23, Petrosino 42.

 

6,00 - Nuovamente in aumento i positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, sono 2787 in totale (38 in più rispetto a mercoledì). Si registra un nuovo decesso, salgono così a 80 dall'inizio della pandemia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 19 guariti.

A Marsala, intanto, si è dato il via, di nascosto, ai lavori per la realizzazione del nuovo padiglione vicino al "Paolo Borsellino" che dovrà essere un centro di riferimento per la cura delle malattie infettive in Sicilia (ne parliamo qui sotto).

I dati nel trapanese - La curva sembra che in provincia di Trapani sia in graduale appiattimento, e si registra così una stabilizzazione dei contagi. Si sono registrati 58 nuovi positivi, (dato ottenuto dalla differenza tra aumento degli attuali positivi e guariti e decessi). Nuovi contagi in diminuzione rispetto ai dati dei giorni scorsi, (mercoledì erano 69 i nuovi contagi). Stabili i ricoverati in terapia intensiva, 21. Aumentano i ricoverati nei reparti Covid, perchè adesso sono 99 (5 in più rispetto a mercoledì).

I dati dei positivi nei Comuni trapanesi: Alcamo 375, Buseto Palizzolo 6 Calatafimi Segesta 12 Campobello di Mazara 37, Castellammare del Golfo 76, Castelvetrano 225 Custonaci 30, Erice 104, Favignana 3, Gibellina 15, Marsala 559, Mazara del Vallo 480, Paceco 52, Pantelleria 24, Partanna 58, Poggioreale 1, Salaparuta 6, Salemi 36, Santa Ninfa 4, Trapani 561, Valderice 56, Vita 2, San Vito Lo Capo 24, Petrosino 41.

Marsala, iniziati a sorpresa i lavori del padiglione per le malattie infettive - Ieri a Marsala, a sette mesi dalla presentazione in pompa magna del progetto che avrebbe dovuto trasformare il San Biagio in un centro per le cure delle malattie infettive, salvo poi rivelarsi una presa in giro, visto che hanno "scoperto" che la struttura non era antismica, è stato in città, l'assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, in visita a Marsala per inaugurare i lavori del padiglione che sorgerà accanto all'ospedale "Paolo Borsellino" per far fronte all'emergenza coronavirus.

13 milioni di euro il costo - Dalla Regione dicono che sarà già pronto a Maggio, "almeno un piano". La struttura sarà collegata con un passaggio sotterraneo all'ospedale di Marsala. Il padiglione ospiterà il reparto di malattie infettive che dovrebbe diventare un punto di riferimento per la sanità regionale. La posa della prima pietra, come abbiamo raccontato su Tp24, è avvenuta  ieri mattina un po' in sordina, con la presenza di Turano, Razza e co. che hanno preferito evitare le domande dei giornalisti (anche perché a Maggio c'era stato un annuncio simile che non ha portato a nulla ...).

104 posti letto -  La struttura, con i suoi circa 6.300 metri quadrati di estensione, ospiterà, a regime, 104 posti letto, di cui 16 di terapia intensiva e 44 di subintensiva. Il padiglione si svilupperà su tre livelli e sarà dotato di impianti altamente tecnologici. In questo video del Comune le parole del sindaco Grillo, dell'assessore Razza, del commissario dell'Asp Zappalà, dell'assessore Turano.

I dati in Sicilia - In Sicilia, invece sono 1294 i nuovi casi di coronavirus su 10581 tamponi. Dunque meno contagi rispetto a mercoledì ma anche meno tamponi, con un tasso di positività comunque in discesa, al 12,3%. I nuovi casi salgono a 39.780 gli attuali positivi, con un decremento di 49 casi. Sono 34 i decessi. Di questi 1.686 sono i ricoverati, meno 128 rispetto a a mercoledì: 1.465 pazienti in regime ordinario (-29) e 221 (+1) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono 38.094 persone. I guariti sono 1.211. Ecco come sono distribuiti i contagi fra province siciliane - Palermo: 200 casi, Catania 663, Messina 126, Ragusa 54, Trapani 58, Siracusa 59, Agrigento 61, Caltanissetta 45, Enna 28.Trentaquattro le vittime nell'Isola, per un totale di 1650. 

L'impegno della Sicilia per la diffusione dei vaccini - Il commissario nazionale per l’emergenza Covid sta lavorando al piano vaccini. E La Regione Siciliana, in particolare l’assessorato alla Sanità hanno risposto alla richiesta di indicazione delle sedi dove poter stoccare il vaccino della Pfizer che ha necessita di conservarsi a -75 gradi. La Regione prima ha comunicato una cinquantina di sedi poi su richiesta di Arcuri ha ridotto i punti a 33 e poter essere il punto di riferimento per tutto il Sud Italia, dato che ci sono delle difficoltà nelle altre Regioni. Tra punti indicati, gli ospedali di Catania e Palermo, la Banca del Cordone di Sciacca e poi almeno un presidio per provincia.

Altro punto affrontato da Arcuri è la priorità delle vaccinazioni, Arcuri ha chiesto alla Regione l’elenco e il numero di medici, infermieri e personale ospedaliero per le prime dosi oltre che per gliover 65 con patologie, residenti e personale delle Rsa. In primavera o in estate, quando potrebbe arrivare anche il vaccino della americana Moderna, si passerà a insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri e poi tutti gli altri.

Il piano nazionale - Ieri il piano è stato illustrato alla Camera dal ministro per la Salute Roberto Speranza: «L’Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione ampia per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte di sicurezza. Abbiamo sottoscritto per la parte che riguarda l’Italia, pari al 13,46%, tutti i contratti che l’Ue ha formalizzato». Il ministro ha aggiunto che «non vogliamo correre neanche il più piccolo rischio di non poter disporre di un vaccino autorizzato prima di altri, o che dovesse risultare più efficace, in conseguenza della scelta di non partecipare ad una delle acquisizioni stipulate dall’Ue». Ieri la Gran Bretagna ha annunciato il proprio via libera a quello della Pfitzer, ma l’Agenzia europea del Farmaco ha criticato la rapidità di tale decisione.

Il vaccino gratuito - Il vaccino sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani, ha spiegato Speranza: «Nella prima fase - ha concluso - avremo 8,7 milioni di dosi da Pfizer e 1 milione e 346 mila dosi da Moderna. Il cuore della campagna vaccinale secondo le previsioni sarà tra la prossima primavera e l’estate».

Trasporto e logistica - E’ allo studio anche il sistema di trasporto del vaccino. Saranno coinvolte le forze armate. Ma anche le Poste potrebbero essere coinvolte. La Pfizer farà arrivare le dosi in confezioni da una ventina di fiale che possono resistere a temperature più alte per due settimane, direttamente negli ospedali e la Regione le distribuirà nelle sedi della somministrazione. Si tratta di migliaia di persone al giorno da radunare e dunque potrebbe essere riproposta la formula drive in o l’uso di locali ampi come palestre e stadi. Anche se la primissima fase prevede la vaccinazione negli ospedali o in «unità mobili». Poi, saranno gradualmente coinvolti anche medici di famiglia e pediatri. Ventimila gli operatori che saranno messi in campo per questa mega-campagna vaccinale, tra medici, infermieri, operatori sanitari. Ma Speranza ha detto che si punta a coinvolgere pure gli specializzandi in Medicina.
 

Record dei morti in una giornata in Italia, i dati - E' un triste record quello registrato ieri in Italia. Nel Paese infatti si contano nelle ultime 24 ore 993 morti dovute al Covid, mai così tanti da inizio pandemia: erano stati 969 a marzo, ora il triste primato è stato battuto.

 Sono 23.225 i tamponi per il coronavirus risultati positivi nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sono 993 morti le vittime del Covid nelle ultime 24 ore, mai così tanti da inizio pandemia. Domani avremo Rt a 0.91, ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Piazza Pulita su La7. "Risulta che un nostro concittadino ogni 36 è stato contagiato: sono numeri che fanno tremare e che non vanno dimenticati. Ma la curva si sta congelando, il virus è ancora forte ma siamo in grado di contenerlo", ha detto il Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri.

"Proprio adesso alleggerire le misure di contenimento significherebbe rischiare con buona probabilità addirittura la terza ondata. Sarebbe davvero complicato realizzare la più grande vaccinazione di massa nel pieno della terza ondata", ha detto Arcuri.

E' stabile, al 10,2%, l'incidenza delle nuove persone risultate positive al Covid rispetto al numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Nello specifico i test sono stati 226.729. Ieri l'incidenza era al 10%. Sono 3.597 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 19 meno di ieri, secondo i dati del ministero della Salute. Si tratta in realtà, come sempre di un saldo tra ingressi e uscite, e per la prima volta la tabella indica il numero di ingressi in rianimazione nelle 24 ore, in questo caso 217. I ricoverati nei reparti ordinari sono 31.772 , in calo di 682 unità rispetto al giorno precedente.

Oggi entra i vigore il nuovo Dpcm presentato ieri sera dal premier Giuseppe Conte - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa ha illustrato le misure del nuovo Dpcm che entrerà in vigore oggi 4 dicembre. "Continueremo ad applicare il sistema che prevede le Regioni colorate, perché è un sistema che sta funzionando, permettendoci di dosare i nostri interventi. Nel giro di un mese abbiamo piegato la curva portando l'Rt sotto l'1, attualmente è a 0,91. In prossimità delle feste natalizie tutte le Regioni saranno gialle, è prevedibile. Si tratta di un risultato significativo, contando che anche nelle zone rosse le fabbriche e gli uffici sono aperti. Ma non possiamo abbassare la guardia. Arriva il Natale, se affrontassimo il periodo delle feste con le misure delle aree gialle arriverebbe un'impennata del contagio. Per questo dobbiamo prevedere ulteriori restrizioni per il periodo natalizio. Dobbiamo scongiurare il pericolo della terza ondata, che altrimenti potrebbe arrivare già a gennaio", le parole di Conte.

Vietati gli spostamenti su tutto il territorio nazionale dal 21 dicembre al 6 gennaio. Sono vietati anche gli spostamenti verso le seconde case, ma si permetterà sempre il rientro alla propria residenza o domicilio.


Coprifuoco prolungato a Capodanno - La notte di Capodanno il coprifuoco sarà esteso dalle 22 alle 7. Chi andrà all'estero per turismo durante le feste, al rientro in Italia dovrà mettersi in quarantena. La stessa misura sarà prevista per i turisti che arrivano in Italia nello stesso periodo, tra il 21 dicembre al 6 gennaio.

"Noi non possiamo entrare nelle case delle persone, ma raccomandiamo fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi. Specialmente ora. Per proteggere i nostri cari", ha detto Conte riguardo alle giornate di Natale e Capodanno.

Le misure anti-contagio del nuovo Dpcm - Il nuovo Decreto anticovid proroga il sistema di divisione del Paese in tre zone (gialla, arancione e rossa) a cui corrispondono diverse misure di contenimento. Tuttavia, con il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, valido tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, vengono inoltre introdotte una serie di restrizioni valide su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dal colore della Regione, per il periodo delle feste. Si tratta del blocco agli spostamenti interregionali (anche in zona gialla) e del divieto di uscire dal proprio Comune nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Messa di Natale in anticipo - Per tutto il territorio nazionale viene confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, ragion per cui la messa della notte di Natale dovrà essere anticipata per permettere ai fedeli di rincasare in tempo.

Le regole per negozi e ristoranti - Per i ristoranti in zona gialla rimane tutto com'era. Non ci sarà alcuna deroga serale, né si parla di chiusure straordinarie per il 25 dicembre e gli altri giorni festivi. Via libera quindi anche al pranzo di Natale al ristorante, a patto che questo si trovi nel proprio Comune e che ci siano solo quattro persone per tavolo. L'orario di chiusura rimane alle 18: dopodiché bar e ristoranti potranno continuare a lavorare con il servizio di asporto fino alle 22 e con le consegne a domicilio senza limitazioni. I negozi potranno invece estendere il loro orario di apertura fino alle 21, in modo da permettere alle persone di fare lo shopping natalizio in modo ancora più scaglionato, riducendo così i rischi di creare assembramenti.

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