19,00 - «C’è un solo rimedio, purtroppo, per evitare l’ulteriore crescita dei contagi in Sicilia: adottare misure restrittive, tenendo conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico regionale».
Lo annuncia il presidente della Regione Nello Musumeci, dopo il confronto avuto in mattinata con il governo centrale, durante il quale è stata rappresentata «questa nostra preoccupazione e condivisa la necessità di anticipare l’entrata in vigore della “zona arancione”, che, comunque, sarebbe stata dichiarata da Roma nelle prossime giornate. Una decisione che ci fa guadagnare una settimana di tempo, in un quadro nazionale e internazionale di crescita esponenziale del contagio».
Alle consuete regole previste dal Protocollo nazionale per la “zona arancione”, nell’ordinanza appena firmata dal presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive. Ecco quali.
Controlli per chi arriva in Sicilia
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatorio sul sito dedicato e tampone rapido), così come la riduzione dei voli da e per la Sicilia.
Misure per gli esercizi commerciali
Previste misure di distanziamento interpersonale negli esercizi commerciali, con la previsione di screening per gli operatori. I sindaci hanno la facoltà di regolamentare l’accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti.
Sospensione attività didattiche
Prevista la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. Analoghe disposizioni potranno essere adottate da parte della Conferenza dei rettori. Prosegue normalmente, invece, l’attività in presenza per nidi, asili e scuole dell’infanzia.
«Sono certo – afferma Musumeci - che tornerà a prevalere la responsabilità collettiva. Sarebbe assurdo se per la indisciplina di una minoranza si dovessero pagare, ancora, costi sociali ed economici enormi. Una parte importante, come sempre, per garantire l’effettività di queste misure – conclude il presidente della Regione – è affidata alle Forze dell’ordine. Auspico pertanto che vi sia una maggiore presenza, con il ricorso a tutto il personale disponibile, anche delle associazioni di volontariato della Protezione civile regionale».
6,00 - L’aumento dei contagi rischia di far ripiombare la Sicilia nella zona rossa per alcune settimane. Le scuole, non solo le superiori, in diverse città siciliane restano chiuse. Tra queste Marsala, la città con più contagi in provincia di Trapani.
Un aumento dei contagi dovuto all’inosservanza delle basilari regole anti-Covid durante le festività natalizie. Inosservanza che, come sempre, pagano i più piccoli. A Marsala, Palermo e in altre zone della Sicilia infatti i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole d’infanzia e di primo grado per oggi e domani.
Rischio zona rossa in Sicilia
Il tasso di positività siciliano è tra i più alti d’Italia da giorni. L’aumento dei contagi rischia di portare la Sicilia alla zona rossa.
Il Comitato tecnico scientifico, dopo le riunioni di questi giorni, ha consegnato la relazione al governatore Nello Musumeci, in considerazione dell’alto tasso di contagi degli ultimi giorni nell’Isola.
Secondo il Cts siciliano la fascia arancione non sarebbe in grado di proteggere abbastanza la popolazione dal virus. L'ipotesi di chiudere le scuole fino a fine mese allontana l'urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico.
Per la scuola primaria si ipotizza l'astensione dalle lezioni in presenza e il probabile ricorso alla dad, come avvenuto nel primo lockdown, ma su disposizione dei sindaci, d’accordo con le Asp provinciali. La scuola dell’infanzia dovrebbe continuare ad essere in presenza. Diversi comuni dell’Isola, negli ultimi giorni, sono stati dichiarati «zona rossa» per l’alto numero di contagi.
La parola passa alla politica. La Giunta ieri si è riunita fino a tarda sera per assumere decisioni in merito alle conclusioni del Comitato tecnico scientifico sull'attuale situazione pandemica in Sicilia.
Al vaglio del governo Musumeci, in particolare, ci sono misure restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell'andamento del contagio da Coronavirus sul territorio siciliano.
"La relazione del Cts fotografa una realtà preoccupante, è aumentato il numero dei contagi. Durante le festività c'è stato un calo di attenzione e adesso ne paghiamo le conseguenze. Dopo un'approfondita riflessione adotteremo nuove restrizioni. Nel frattempo arriveranno le determinazioni del governo nazionale e ci confronteremo con Roma. Dobbiamo correre ai ripari", ha commentato Musumeci.
Pertanto, oggi venerdì 8 gennaio rimarranno in vigore le disposizioni previste dal governo nazionale relative alla didattica, salvo in quei Comuni dove sono state già assunte iniziative diverse.
I dati siciliani
Sono 1.435 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 8.572 tamponi processati. Le vittime sono state 36 nelle ultime 24 ore che portano a 2.629 deceduti dall'inizio della pandemia.
I positivi sono 38.705 con un aumento di 966 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1424, 40 in più rispetto a mercoledì, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1228, 38 in più.
In terapia intensiva i ricoveri sono 196, 2 in più rispetto a l’altroieri. I guariti sono 433. La distribuzione nelle province vede a Catania 413 nuovi casi, Palermo 474, Messina 362, Ragusa 40, Trapani 5, Siracusa 22, Caltanissetta 89, Agrigento 9, Enna 21.
La situazione in provincia di Trapani
In provincia di Trapani i dati sui contagi sono in costante aumento.
Sono 1906 gli attuali positivi nel Trapanese. Rispetto a martedì, giorno dell'ultima rilevazione gli attuali positivi, al netto di decessi e guariti, sono 61 in più.
In due giorni si sono registrati 4 morti. Mentre aumentano anche i ricoverati in terapia intensiva (+1) e in regime ordinario (+7).
Tornando ai dati questa la suddivisione dei positivi nei Comuni della Provincia, al netto di decessi e guarigioni: Alcamo 197, Buseto Palizzolo 5, Calatafimi Segesta 6, Campobello di Mazara 28, Castellammare del Golfo 39, Castelvetrano 71, Custonaci 7, Erice 109, Favignana 22, Gibellina 27, Marsala 466, Mazara del Vallo 400, Paceco 37, Pantelleria 6, Partanna 35, Petrosino 19, Poggioreale 1, Salaparuta 6, Salemi 2, San Vito lo Capo 7, Santa Ninfa 1, Trapani 320, Valderice 95, Vita 0.
Il totale attuali positivi è di 1.906 casi. 147 deceduti.
I guariti sono in totale 4.764
I ricoverati in terapia intensiva sono 9, i ricoverati negli altri reparti Covid, 139.
Il dato parziale dei tamponi è di 632 test per la ricerca dell'antigene 460.
La città con più contagi resta Marsala, 466 sono i positivi al Covid. Per questo è stata disposta la chiusura delle scuole materne, elementari e medie per oggi, in attesa di uno screening (ne parliamo più in basso). Screening che è stato fatto ieri a Valderice. Questi i risultati comunicati dal sindaco Francesco Stabile.
Preoccupante anche la situazione al carcere di Favignana, ne parliamo qui.
Scuole chiuse a Marsala
Oggi scuole materne, elementari e medie chiuse a Marsala, in attesa di sapere se dalla Regione e dall'Asp verrà organizzato uno screening anti- Covid, come chiesto dal sindaco Massimo Grillo.
Gli alunni delle scuole superiori rimarranno a casa. Continuano con la Didattica a Distanza, e c'è la sensazione che di tornare in classe non se ne parla neanche nei prossimi giorni.
La decisione di tenere le scuole chiuse domani è arrivata dopo una riunione in videoconferenza tra il sindaco e i dirigenti scolastici ieri pomeriggio. La richiesta di tenere le scuole chiuse è arrivata soprattutto dagli istituti della periferia di Marsala. In particolare dalle scuole della zona di Birgi, dove come abbiamo raccontato su Tp24 si è venuto a creare un focolaio nel santuario Madonna di Fatima, e della zona di Terrenove Bambina.
“In attesa di un'apposita determinazione da parte del Governo Regionale, sentiti il commissario straordinario dell'Asp di Trapani ed il responsabile regionale dell'Usca, e avuto il conforto dei dirigenti degli istituti scolastici della nostra città che ho ascoltato oggi in videoconferenza, ho ritenuto - precisa il Sindaco Grillo - di prendere questa decisione che ritengo quella più appropriata. Auspico che si possa riprendere l'attività scolastica in presenza e con maggiore serenità dopo il richiesto screening di tutta la popolazione scolastica. Sono consapevole che mantenere chiuse le scuole è una decisione forte ma la credo l’unica in grado di garantire una più efficace prevenzione dei contagi. Una decisione che ci permetterà sicuramente di affrontare la ripresa delle attività scolastiche con maggiore serenità da parte dei docenti, dei dirigenti, di tutto il personale scolastico, degli studenti e delle loro famiglie”.
Ma in molti hanno fatto notare che uno screening del genere bisognava pensarlo prima, organizzarsi per tempo.
I dati italiani
Ieri sono stati 18.020 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, contro i 20.331 rilevati l’altroieri, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 2.220.36. Le vittime sono state 414 (mercoledì erano state 548), cifra che fa salire il totale a oltre 77mila (77.291). Sono stati 121.275 i tamponi effettuati, oltre 55mila meno di mercoledì quando erano stati 178.596. Il tasso di positività risale al 14,8%, tre punti e mezzo in più di mercoledì quando era all'11,3%.
Tornano a salire i ricoveri sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Secondo i dati del ministero della Salute, sono 2.587 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 più dell’altroieri nel tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 156. Nei reparti ordinari degli ospedali ci sono invece 23.291 pazienti, 117 in più nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 571.055, rispetto a mercoledì 2.343 in più, mentre i guariti e i dimessi in un giorno sono 15.659 per un totale dall'inizio dell'emergenza di 1.572.015.