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05/02/2021 06:00:00

Eleonora Lo Curto: "La Regione deve trovare subito 400 milioni di euro per le imprese"

 Eleonora Lo Curto cosa ne pensa del presidente del consiglio incaricato Mario Draghi, che già nelle sue prima parole quando ha accettato la nomina di Mattarella sembra aver tracciato un programma di governo?

Certamente, la priorità è la salute delle persone, mettere in sicurezza da questa pandemia i cittadini, perché da questo dipende il futuro economico dell’Italia, delle imprese e delle famiglie. La nomina di Draghi è la migliore risposta che il presidente Mattarella poteva dare agli italiani. Non è più tempo che la politica perda tempo in inutili beghe interne tra i partiti e direi tra fazioni, perché è una guerra tra bande. Ho assistito a questo in questi giorni e ne sono davvero stanca e interpreto il malessere di tanti che come me sono disgustati da questo pessimo governo che è stato a sinistra come a destra alleato di chiunque pur di stare in piedi. Draghi è certamente una figura di assoluto prestigio europeo e internazionale, all’altezza della sfida e di portare l’Italia fuori dalla pandemia, con la chiarezza della visione di un uomo che è all’interno delle istituzioni europee e internazionali stimato e apprezzato per le sue qualità e competenze. Basta con la politica degli improvvisati e dei disoccupati che hanno trovato posto da ministro in un Paese come il nostro che, vanta una tradizione di politici che sono stati baluardo e colonne portanti della democrazia nel nostro Paese e nel mondo.

Parliamo di politica regionale, non si placano le polemiche sulla gestione dell’emergenza Coronavirus da parte della Regione. Ci sono due fronti aperti, quello sanitario e poi quello economico sul quale sembra che la Regione Siciliana fatichi a trovare risorse.

La Regione fa fatica a causa di un debito sproporzionato che qualcuno prima di noi ha sottoscritto, con impegni che la Sicilia dovrà onorare ma che certamente ereditiamo tutti noi siciliani non certo per colpa di questo Governo. Facciamo fatica ma faremo una finanziaria a sostegno delle imprese. Ci sono 400 milioni di euro che il governo Musumeci deve  trovare e presto, perché le imprese chiudono, la gente rischia il posto di lavoro anche se con i ristori dovrebbe essere scongiurato questo pericolo.

Lo Curto, per l’emergenza sanitaria qualcuno mette sotto accusa la gestione di Razza in questa seconda fase dell’epidemia.

Facile mettere sotto accusa il governo regionale, ma anche noi siciliani possiamo mettere sotto accusa il governo nazionale, quando all’inizio della pandemia siamo stati dichiarati zona rossa e un lockdown generale ci ha negativamente investiti. Non serve scaricare la responsabilità su chi governa, perché chi governa non era preparato a gestire una pandemia. Oggi sappiamo che dobbiamo fare i conti con questa realtà drammatica, potrebbe non essere l’ultima, dobbiamo provvedere immediatamente anche con atti di forza e mi auguro che il nuovo presidente del consiglio, quando scioglierà la riserva, possa anche requisire il brevetto alle aziende farmaceutiche, perché di fronte ad una pandemia non si possono salvaguardare gli interessi privati.

Eleonora Lo Curto qual è il suo giudizio sui primi cento giorni di governo del nuovo sindaco di Marsala Massimo Grillo?

Ma anche il sindaco di Marsala ha dovuto dibattersi e confrontarsi con questa emergenza sanitaria, un sindaco ha gli strumenti che può avere, non sono grandi ed efficaci ed incisivi a breve termine. Sta mettendo in campo tutto quello che è necessario per rendere più efficiente la macchina amministrativa che è obsoleta, non è smart dal punto di vista dell’innovazione tecnologica,  e  deve confrontarsi con una scarsezza di risorse che sono quelle che ha trovato. Grillo deve sapere bene amministrare, facendo leva su quelle risorse che ha, sia dal punto di vista economico ma soprattutto anche dal punto di vista politico, utilizzando la deputazione e la vicinanza al governo per potere costruire buone proposte e buone iniziative che servono al territorio. L’altro giorno è venuto a Marsala l’assessore Falcone per la questione della SP21, questo è un interesse forte che il governo dimostra perché sulla viabilità si consuma la vita dei cittadini, e il nodo delle infrastrutture è un nodo fortemente impegnativo e su questo tema andremo avanti. Io credo che serva un appello alla unità e alla collaborazione anche tra chi fa informazione e chi ha ruoli istituzionali, che non deve eccedere proprio nella comunicazione. Dobbiamo essere misurati e restare ognuno al proprio posto, però sapendo che chi fa informazione, come la fate voi, molto critica, analitica e scandagliando i fatti e denunciando ciò che non va bene, perché l’informazione deve essere libera, corretta e coerente, ma non bisogna mai essere faziosi, bisogna dare a chi chiede tempo per fare bene il proprio lavoro anche di amministratore, il tempo necessario per mettere in campo il meglio che ha.