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04/03/2021 08:32:00

Sicilia, scoperti 29 furbetti del "Buono Spesa" Covid

Scoperti 29 furbetti del buono spesa in Sicilia. Si tratta di persone che avevano chiesto e ottenuto dai comuni di appartenenza i buoni spesa covid erogati in favore di persone con difficoltà economiche. Ma le indagini della Guardia di Finanza hanno appurato che non avevano diritto al buono spesa, così sono stati denunciati. Ecco i dettagli nella nota.

 I Finanzieri della Tenenza di Corleone, nell’ambito dell’attività di polizia economica e finanziaria tesa alla vigilanza ed alla tutela del bilancio dello Stato, della Regione e degli Enti pubblici, hanno rilevato una serie di irregolarità nelle istanze presentate da parte di 29 richiedenti il c.d. “Buono Spesa”, residenti nei comuni di Campofiorito Prizzi e Bisacquino.

In particolare, l’attività ispettiva ha evidenziato che i soggetti, sulla scorta del modello di autocertificazione redatto dai rispettivi Comuni, avevano sottoscritto l’istanza di accesso all’intervento socio-assistenziale e le relative dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, sostenendo di trovarsi nelle condizioni previste ed elencate nell’avviso pubblico.

In realtà, i controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle, incentrati sui dati autocertificati nelle richieste di erogazione di “buoni spesa/voucher” presentate, hanno evidenziato che i nuclei familiari percepivano altre forme di sostegno economico. Di conseguenza, sulla scorta delle informazioni acquisite, le autocertificazioni presentate sono risultate prive dei requisiti previsti nell’avviso di pubblico bando.

Gli indebiti percettori sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.

Inoltre, è stata avviata l’azione amministrativa per il recupero delle somme già erogate, ammontanti ad €. 13.560.00, e per la comminazione di sanzioni per complessivi €. 40.680,00. Contestualmente è stata inviata apposita segnalazione ai Comuni di Campofiorito, Prizzi e Bisacquino per la decadenza dell’ammissione ai benefici richiesti.

L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle condotte tenute da coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.



Native | 2024-04-25 09:00:00
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