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04/03/2021 06:00:00

Contagi covid-19 stabili nel Trapanese e in Sicilia. Gli ospedali si svuotano

Sono sei le nuove vittime del Covid-19 in provincia di Trapani. In totale sono 249 i deceduti dall’inizio della pandemia. Scendono ancora i contagiati dal Coronavirus, sono 514 gli attuali positivi, mertedì erano 533. Contagi stabili in Sicilia, dove continuano a svuotarsi gli ospedali, diminuiscono, infatti, sia i ricoverati in regime ordinario che quelli in terapia intensiva. 

I dati trapanesi - Aumentano i guariti: dall'inizio della pandemia si sono ammalate e guarite dal Covid 10.013 persone. Diminuisce ancora il numero dei ricoverati negli ospedali della provincia. Sono 35 in totale e di questi 3 in terapia intensiva e 32 nei reparti ordinari. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 230 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 154. Tra le città con più contagi: Castelvetrano con 99, Trapani 95 e Marsala con 81.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 66, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 1; Campobello di Mazara 49; Castellammare del Golfo 1, Castelvetrano 99; Custonaci 10; Erice 46; Favignana 0; Gibellina 0; Marsala 81; Mazara 36; Paceco 10; Pantelleria 1; Partanna 0; Petrosino 2; Poggioreale 2; Salaparuta 0; Salemi 2, San Vito Lo Capo 2; Santa Ninfa 3; Trapani 95; Valderice 7; Vita 1.

Feste abusive e trattorie aperte - Una festa abusiva in una villetta di Mazara Due, con 17 minorenni, musica ad alto volume e alcolici. A Pantelleria una trattoria sta aperta anche dopo l'orario consentito. Tutte attività non permesse dalle norme anticovid e scoperte in questi giorni dai Carabinieri che hanno fatto scattare le sanzioni. Proseguono in tutta la provincia le attività di verifica condotte dai Carabinieri di Trapani riguardanti l’attuazione delle previste misure precauzionali di contenimento del contagio nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo agli esercizi commerciali, nonché il rispetto delle limitazioni imposte per evitare assembramenti.

I dati siciliani - Sono 539 i nuovi contagi da Coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 25.171 tamponi processati (tra molecolari e test rapidi), con un tasso di positività pari al 2,1%. La situazione nell'Isola dunque si mantiene stazionaria, in lieve rialzo rispetto alle ultime settimane ma ancora sotto controllo. Le vittime del virus registrate ieri sono invece 17, i guariti 1.222. Le buone notizie arrivano ancora dagli ospedali, in cui continuano a diminuire i pazienti ricoverati: sono 696 quelli in regime ordinario (30 in meno di ieri) e 117 in terapia intensiva (-6).

Questa la suddivisione dei nuovi casi per provincia: Palermo 190, Catania 150, Siracusa 47, Agrigento 44, Messina 36, Ragusa 28, Caltanissetta 22, Trapani 12 ed Enna 10.

Sono 154.141 i siciliani colpiti dal virus da inizio pandemia, 4.187 le vittime e 124.825 i guariti. Gli attuali positivi calano ulteriormente: sono 25.129 - esattamente 600 in meno rispetto a martedì - di cui 24.316 in isolamento domiciliare obbligatorio e gli altri 813 ricoverati nei reparti Covid e in rianimazione.

Nuovo Dpcm, scuole chiuse anche in zona gialla - L'ultimo Dpcm, il primo del Governo Draghi prevede la chiusura di tutte le scuole in zona rossa mentre in zona gialla e arancione, solo su decisione dei presidenti delle regioni o province autonome, "in tutte le aree regionali o provinciali nelle quali l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico". La chiusura, se si supera il limite dei 250 casi, non sarà automatica ma decisa dai singoli governatori. Prendendo in considerazione i dati Istat e quelli del ministero della salute, la soglia della provincia di Palermo, secondo una elaborazione del "Corriere della Sera", sarebbe di 439. Questa cifra rappresenterebbe i casi medi quotidiani per sette giorni consecutivi che potrebbe far scattare la chiusura delle scuole ma, sempre se il presidente della Regione volesse adottare tale provvedimento.

I dati italiani - Sono 20.884 i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, che portano il totale dei contagiati a 2.976.274. Martedì i positivi erano stati 17.083. L'incremento delle vittime in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, è di 347. Dall'inizio della pandemia sono morte 98.635 persone. In Italia, secondo i dati del ministero della Salute, ci sono 437.421 attualmente positivi, in aumento di 6.425 rispetto alla giornata di martedì. I guariti e i dimessi dall'inizio dell'emergenza sono invece 2.440.218 con un incremento di 14.068 nelle ultime 24 ore. Sono stati effettuati 358.884 tamponi (molecolari e antigenici) per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Martedì i test, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 335.983. Il tasso di positività è al 5,8%, in aumento rispetto al 5,1% di martedì.

Sono 1325 i nuovi positivi al Coronavirus registrati a Brescia, la provincia ora in 'arancione spinto' dove continuano ad aumentare i casi. Si tratta di quasi il 30% dei 4590 contagi da Coronavirus registrati in Lombardia. Anche Milano è oltre i mille casi, esattamente 1026, mentre sono 356 a Monza, 296 a Varese, 295 a Como, 278 a Pavia, 249 a Bergamo, 217 a Mantova, 165 a Cremona, 139 a Lecco, 83 a Sondrio e 63 a Lodi.

Unica dose vaccino per guariti - Covid Via libera dal ministero della Salute alla possibilità di somministrare un'unica dose di vaccino anti-Covid, senza dunque effettuare alcun richiamo, ai soggetti che hanno già avuto un'infezione da virus SarsCov2.

L'indicazione è contenuta in una nuova circolare firmata dal direttore della Prevenzione del dicastero Giovanni Rezza, ed in questa direzione di erano già espressi sia il Consiglio superiore di sanità sia l'Agenzia italiana del farmaco. L'assunto di base è che i soggetti che abbiano già contratto l'infezione e ne siano guariti abbiano al contempo sviluppato anche una certa immunità.Da qui la possibilità di non effettuare la seconda dose e di ricevere la prima ad una certa distanza di tempo dall'infezione. La circolare chiarisce infatti che "è possibile considerare la somministrazione di un'unica dose di vaccino" anti-Covid-19 nei soggetti con "pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica)", "purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa". La possibilità di un'unica dose non vale, però, per i soggetti con particolari problemi di salute: "Ciò non è da intendersi applicabile - precisa infatti il ministero - ai soggetti che presentino condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici". In questi soggetti, non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall'infezione da SARS-CoV-2 e la durata della stessa, si raccomanda dunque di proseguire con la schedula vaccinale proposta, ovvero la doppia dose per i tre vaccini a oggi disponibili. Le raccomandazioni della nuova circolare sono tuttavia modificabili ed il ministero sottolinea che "potrebbero essere oggetto di rivisitazione qualora dovessero emergere e diffondersi varianti di SARS-CoV-2 connotate da un particolare rischio di reinfezione".

 

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Native | 2024-04-25 09:00:00
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