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26/03/2021 08:26:00

La stretta di Pasqua e le altre notizie sul coronavirus in Italia 

Numeri ancora alti per il coronavirus in Italia, ieri ci sono stati 23.696 nuovi casi e 460 decessi. Il tasso di positività risale a 6,8, le strutture sanitarie rimangono in emergenza e la campagna vaccinale è in ritardo.

L’ipotesi per le regioni dove la curva epidemiologica mostrerà una discesa dopo Pasqua è di concedere fiato a quelle categorie più penalizzate dall’inizio della pandemia come i gestori di bar e ristoranti. Una sorta di fascia gialla «rafforzata» che preveda l’apertura dei locali a pranzo, sia pur con un orario ridotto. Mantenendo però i divieti della fascia arancione nel fine settimana e il lockdown per quello del primo maggio.

Per il decreto che sarà in vigore dal 7 aprile i ministri che sostengono la linea del rigore chiedono ancora un mese di divieti eliminando la fascia gialla.  In quelle aree dove i numeri dei contagi sono più bassi si pensa di far riaprire bar e ristoranti a pranzo ma solo fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l’orario dell’aperitivo.

 

La riapertura potrebbe essere invece consentita in zona rossa a barbieri e parrucchieri, proprio come accadeva prima dell’ultimo decreto. In questo modo si impedirebbe l’appuntamento a domicilio che avviene con regole certamente meno stringenti di quelle imposte nei locali aperti al pubblico. Un allentamento che però potrebbe non riguardare il sabato e la domenica. Proprio per impedire gli assembramenti potrebbe essere ripristinato per un altro mese il meccanismo già utilizzato durante le vacanze natalizie che riportava tutta Italia in arancione e rosso nel fine settimana. Restrizioni che diventerebbero lockdown per sabato primo maggio e domenica 2.

Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza sui nuovi colori delle regioni, ordinanza che entrerà in vigore lunedì. In attesa delle valutazioni della cabina di regia, dai dati Rt e dall’incidenza è probabile ipotizzare che mezza Italia, compresa la Lombardia, resterà in rosso. In ogni caso, dal 3 al 5 aprile tutta Italia tornerà in rosso per evitare gli spostamenti durante le festività pasquali.
Il decreto legge con le regoli attuali sarà valido fino al 7 aprile. E dopo? Ancora non si sa, ma sia nell’esecutivo, sia tra i membri del comitato tecnico scientifico è molto forte il partito rigorista. Il Messaggero scrive che la data della svolta potrebbe essere il 20 aprile, quando arriveranno in Italia le fiale monodose del vaccino della Johnson&Johnson.

Dopo l’energico richiamo di Draghi in Parlamento contro le regioni che trascurano gli anziani avantaggio di questa o quella corporazione, ilpresidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, gli ha scritto per chiedere un incontrourgente sulle linee di indirizzo del piano vaccinale. Lunedì ci sarà dunque un nuovo vertice tra igovernatori, il presidente Draghi, il generale Figliuolo, il capo della Protezione Civile Curcio e il ministro degli Affari regionali Gelmini.

 

Il coronavirus in Italia
Persone vaccinate (due dosi): 2.739.791 (4,59% della popolazione)
Prime dosi (totali): 5.856.007 (9,82% della popolazione)


Attualmente positivi: 562.856
Deceduti: 106.799 (+460)
Dimessi/Guariti: 2.794.888 (+21.673)
Ricoverati: 32.044 (+18)
di cui in Terapia Intensiva: 3.620 (+32)
Tamponi: 48.108.527 (+349.472)
Totale casi: 3.464.543 (+23.696, +0,69%)

Il tasso di positività sale al 6,8% dal 5,8 di ieri.

Mercoledì in Italia sono state somministrate 230 mila dosi di vaccino anti Covid. «Un dato in crescita», ha sottolineato il ministro Speranza.

Il governo prevede entro fine marzo l’arrivo di altri 4,5 milioni di dosi di vaccino tra Pfizer, AstraZeneca e Moderna.

«Secondo il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac), che sta analizzando i dati della campagna vaccinale, a livello nazionale è possibile ipotizzare che in circa tre settimane tutta la fascia over 80 venga vaccinata»

I vaccini Pfizer-BioNtech saranno prodotti anche in Italia, nello stabilimento di Monza della Thermo Fisher.

Renato Zero, 70 anni, ha postato su Facebook una foto in cui, cappelletto di lana in testa e mascherina nera, si fa vaccinare contro il Covid. Sotto la foto ha scritto: «Il paziente Zero vuole cantare per voi ancora per tanto tempo! E che voi, possiate venire ad ascoltarmi per tanto tanto tempo ancora. Viva il vaccino! Viva la vita!!!».