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12/04/2021 06:00:00

Covid. Rossi di rabbia a Marsala. Rischio lockdown in tutta la Sicilia

Marsala inizia la settimana in zona rossa, a causa dell’aumento dei contagi da Covid 19 che negli ultimi giorni hanno portato a drastiche restrizioni.

Contagi in aumento dopo le feste di Pasqua e Pasquetta, caratterizzate da comportamenti non proprio responsabili dei marsalesi. Comportamenti che generano rabbia e indignazione tra chi ha sempre rispettato le regole, e tra chi da ieri è costretto a tenere le proprie attività con le saracinesche abbassate. Senza dimenticare il mondo della scuola. Intanto la provincia di Trapani fa registrare una crescita dell’incidenza da Covid 19. Un dato trainato dai contagi marsalesi, probabilmente.
C’è da dire che tutta la Sicilia rischia la zona rossa, con un indice Rt vicino alla soglia dell’1,25, che farebbe scattare il lockdown sull’isola.

 


La rabbia social per le feste clandestine a Marsala
Rabbia e indignazione per la festa clandestina a Pasquetta in una villa della periferia di Marsala con una 50ina di invitati, tra cui alcuni sono risultati positivi al Covid 19. Ora sono tutti in quarantena, ed è uno dei focolai che ha fatto scattare la zona rossa in città. La notizia battuta sabato ha suscitato le reazioni indignate sui social dei marsalesi, mentre il sindaco Massimo Grillo ha riferito che la polizia municipale sta facendo dei controlli in merito. La zona rossa a Marsala durerà fino al 22 aprile. Le principali restrizioni riguardano il divieto di spostamento, se non per salute, lavoro, necessità. Scuola a distanza dalla seconda media in su. Chiusi i negozi (tranne quelli di prima necessità) e parrucchieri, centri estetici, e altri servizi alla persona. Non si potrà far visita a parenti e amici. Qui tutte le regole. 

 

La situazione in Sicilia
L’indice Rt siciliano è vicino alla soglia che farebbe scattare la zona rossa in tutta la regione. L’Isola continua a restare arancione, anche se molti comuni, e l’intera provincia di Palermo, sono in zona rossa. Ieri si sono registrati 1.120 i nuovi positivi al Covid19 su 16.541 tamponi processati, con un'incidenza del 6,8%. La Regione è ottava per numero di contagi giornalieri.
Le vittime nelle ultime 24 ore sono 9 e portano il totale a 5.038. Il numero degli attuali positivi è di 22.971 con un incremento di 780 rispetto a sabato; i guariti sono 331. Negli ospedali i ricoverati sono 1.319, tre in più rispetto a sabato, quelli nelle terapie intensive sono 171, 7 in più. Per quanto riguarda la distribuzione tra le province, Palermo registra 431 nuovi casi, Catania, 112, Messina 162, Siracusa 142, Trapani 65, Ragusa 64, Caltanissetta 49, Agrigento 66, Enna 29.

 

 


Incidenza in crescita in provincia di Trapani
Cresce l’incidenza Covid in provincia di Trapani. In base ai dati di ieri nel trapanese si registrano 94 nuovi casi su 100 mila abitanti negli ultimi sette giorni.


Un dato in crescita rispetto ai giorni precedenti, come si vede nel grafico.

La provincia di Trapani scala così la classifica in Italia, restando, comunque, in fondo, agli ultimi 10 posti per incidenza.

Ma preoccupa l’aumento dei contagi. Negli ultimi tre giorni si sono registrati in media 84,3 nuovi positivi, nei tre giorni precedenti la media era di 22,3.


In una settimana i nuovi casi sono aumentati del 43%.

Il governo valuta riaperture
Il governo potrebbe decidere la prossima settimana di anticipare alcune riaperture prima della fine di aprile, dopo aver valutato la situazione epidemiologica. Secondo diverse fonti di governo, non è ancora stata fissata una data ma è probabile che la cabina di regia politica possa tenersi a metà settimana.
Saranno in ogni caso "essenziali" i dati, sottolinea una fonte qualificata, sia quelli relativi al contagio che alle vaccinazioni. Solo se si registrerà un trend positivo potrebbe dunque essere anticipata la riapertura di qualche settore nelle successive due settimane.

I dati italiani
Sono 15.746 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 17.567. Sono invece 331 le vittime in un giorno (sabato 344). In totale i casi da inizio epidemia sono 3.769.814, i morti 114.254. Gli attualmente positivi sono 533.005 (80 in meno) mentre i guariti e dimessi dall'inizio della pandemia sono 3.122.555, con un incremento di 15.486.
Sono 253.100 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati domenica in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato i test erano stati 320.892. Il tasso di positività è del 6,2%, in aumento di 1,2 punti rispetto a sabto quando è stato del 5,4%.
Sono 3.585 i pazienti ricoverati nelle rianimazioni per Covid in Italia, 3 in meno nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 175 (sabato 186). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 27.251 persone, 316 in meno rispetto a sabato.


Il punto vaccini
Vaccinati 9 milioni di italiani con una dose, il 15% del totale - Sono 9.011.882 gli italiani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anticovid, secondo i dati elaborati dal sito ufficiale del Governo, pari a circa il 15% della popolazione che deve essere vaccinata (quindi esclusi gli under 16). Le persone vaccinate con due dosi sono 3.908.326, circa il 6,5% del totale.

L'Ordine dei medici, accettate qualsiasi vaccino vi venga proposto - "Sollecito tutti ad avere fiducia nella scienza e ad affidarsi ai medici per la scelta del vaccino": è l'appello di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici. "Nel caso di AstraZeneca - spiega -la raccomandazione di utilizzo per gli over 60 è legata ad un orientamento di grande prudenza". L'arma del vaccino, dice, "funziona ed è l'unica vera via per uscire dall'emergenza". "Grazie alla vaccinazione di tutti i medici - riferisce - la mortalità nella nostra categoria si è abbattuta del 95%. Ogni mese registravamo tra 40 e 60 decessi. A marzo ne sono stati 10, nei 10 giorni di aprile soltanto 1".

 

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