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17/04/2021 06:00:00

Vaccino anti-Covid. Sicilia tra gli ultimi in Italia per somministrazioni. E i vulnerabili aspettano ancora

La Sicilia, rispetto alle dosi di vaccino ricevute contro il Coronavirus, non svetta certo per efficienza nel panorama nazionale. Sono i numeri a dirlo e Tp24.it li ha analizzati per voi, snocciolando i più significativi.

SICILIA TERZ’ULTIMA PER DOSI TOTALI INOCULATE – L’Isola, con una percentuale del 79% di vaccini somministrati alla popolazione, si colloca ad un non certo ambito terz’ultimo posto in Italia: Sicilia - 1.320.235 consegnati; 1.042.872  somministrati. Il Veneto è in cima al podio a quota 89,3%.

LE DOSI PER CATEGORIE – Ecco in dettaglio qualche altro dato che ci racconta come stia andando la campagna vaccinale nell’Isola in relazione alle categorie di soggetti che li hanno ricevuti. Operatori Sanitari e Sociosanitari: 232.968; B) Personale non sanitario: 10.195; C) Ospiti Strutture Residenziali: 42.479; D) Over 80: 243.335; E) Forze Armate: 28.576; F) Personale Scolastico:71.515; G) Altro: 413.804.

GLI ALTRI SI ‘MANGIANO’ GLI OVER 80 – L’ultima categoria ‘altro’ fa il pienone doppiando quasi i ‘prioritari’ over 80 e fragili. La prima cerchia contiene, molto probabilmente, una buona parte di ‘mascalzoni salta fila’ agevolati, e molto, dalla mancanza di indicazioni – nette e sanzionatorie – da parte del Governo, soprattutto nei primi tre mesi della campagna vaccinale.  Il Piano sanitario nazionale, con le indicazioni delle categorie da vaccinare in via prioritaria (sanitari e socio sanitari, Rsa e over 80) si è tradotto in  una ‘raccomandazione’, tant'è che le Regioni hanno fatto come volevano, inseguendo l’elettorato organizzato e le categorie dei ‘raccomandati’. Gli over 80 in Italia sono 4,6 milioni, il che significa che tutti gli ottantenni, rappresentanti la maggioranza dei decessi, potevano essere vaccinati da tempo, invece, ancora non lo sono. Italico ‘costume’ del quale si stanno occupando diverse procure della Repubblica e la Commissione parlamentare antimafia nazionale, la quale ha chiesto gli elenchi dei vaccinati in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta.

DAL 24 MARZO NESSUN CONTATTO – E, intanto – nonostante le recenti dichiarazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci, fatte alla trasmissione de La7 ‘Tagadà’ nei giorni scorsi, secondo cui moltissimi, uno su due, ultra ottantenni (circa 300 mila quelli siciliani) avrebbero rifiutato il vaccino ‘Astrazeneca’ non convince per nulla. Ricordiamo, infatti, che per questi ultimi ed i moltissimi fragili siciliani, che non possono recarsi fisicamente a vaccinarsi presso i poli vaccinali predisposti – è previsto l’antidoto ‘Pfizer’ o ‘Moderna’ non l’Astrazeneca. La verità è che oltre a non essere state vaccinate, queste categorie più fragili non sono, in molti casi, nemmeno state ricontattati per fissare la data della prima dose. Per non parlare del fatto che nei primi giorni di Aprile non è stato proprio possibile prenotarsi sulla piattaforma di Poste italiane, ma questo Musumeci non lo dice.

LA ‘CHIMERA’ DEI 500 MILA VACCINI GIORNALIERI AD APRILE – Che da qualche settimana si stiano sparando moltissimi numeri a casaccio, lo si può facilmente desumere facendo dei semplici calcoletti da scuola dell’infanzia. Per raggiungere il tanto strombazzato obiettivo nazionale di dosi vaccinali giornaliere inoculate – posto e ribadito più volte dal generale Francesco Paolo Figliuolo – sono necessari, infatti, 15.500.000 (quindici milioni e cinquecentomila) vaccini al mese, tutti i giorni, festivi compresi. Ad oggi, 16 aprile in mattinata, il dato ufficiale del totale vaccinati dal 27 dicembre, ci racconta, però, un’altra storia: sono appena 14.259.835 (quattordici milioni duecentocinquantanove mila ottocento trentacinque) i vaccini somministrati. Il 9 aprile scorso erano 12. 288.808. Due milioni in 7 giorni fanno una media giornaliere di appena 285 mila 714 dosi somministrate ben lontano dai 500 mila. Di questo passo, di strada da fare ce ne sarà ancora e parecchia anche.

ITALIA – GERMANIA MORTI A CONFRONTO – Che ci sia qualcosa di anomalo, ed ancora tutto da indagare, ce lo racconta un altro inquietante dato. La percentuale dei vaccinati (almeno una dose) in Germania e in Italia, ai primi di aprile, è analoga (15,52%, e 14,80%) ma i morti, per milione di abitanti, sono 940 in Germania e 1.892 in Italia. In sintesi, abbiamo il doppio dei morti della Germania con analoga percentuale di vaccinati. Chi e cosa si stia sbagliando, nonostante si siano già fatti i conti con ben due ondate di contagio, lo scopriremo – molto probabilmente – solo tra qualche anno.

 

Alessandro Accardo Palumbo

 

www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo