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28/04/2021 06:00:00

Marsala e il Covid: siamo senza ospedale, senza padiglione ... e senza politica? 

Smantellato l’intero ospedale di Marsala, il Paolo Borsellino da oltre un anno è un Covid Hospital ma da qualche settimana accade di peggio: tutte le attrezzature di urologia di ultima generazione acquistate per il nosocomio cittadino, che doveva diventare centro tumorale di eccellenza, sono state trasferite all’ospedale di Mazara del Vallo, stessa cosa per la strumentistica per effettuare la chirurgia alla colonna vertebrale, a questo si aggiunga che molti infermieri adesso sono in forza all’ospedale di Trapani.

Non ci sta più il consiglio comunale che per mano del presidente di Palazzo VII Aprile, Enzo Sturiano,  ha deciso di redigere una lettera, indirizzata all’ASP di Trapani e ai vertici regionali, con la quale si chiede l’immediata riconversione del presidio ospedaliero oggi Covid in ospedale "normale", senza nemmeno perdere più tempo e sentire ulteriori chiacchiere.

I toni dei consiglieri sono perentori anche contro quella classe politica regionale che continua a mistificare la verità dei fatti, spostando l’attenzione su un Padiglione di Malattie Infettive che, carte alla mano, probabilmente mai verrà realizzato e che si vuole spacciare per le opere di ammodernamento previste per i Pronto Soccorso siciliani. Una acrobazia rocambolesca, qualcuno parla addirittura di malafede dei deputati regionali.

Alla luce delle responsabilità che ci sono e andranno appurate c’è di fatto una situazione preoccupante e non di meno critica, che mina la salute dei cittadini e lo stesso diritto alle cure, dimenticato da chi pensa che fare un comunicato stampa basti per alleviare le pene di un territorio e le sofferenze di chi ha deciso di rinunciare alle visite di prevenzione e di cura.

Reparti interi che a Marsala non ci sono più, che è pure difficile che vengano rimessi in piedi dall’oggi al domani. Verrebbe da chiedersi: come mai non si è pensato all’ospedale di Salemi come struttura Covid Hospital? Certamente il danno e l’impatto sui cittadini sarebbe stato nettamente diverso.

Non si tireranno indietro nella loro protesta i 24 consiglieri comunali marsalesi, che sono pronti anche ad una occupazione permanente dell’aula.

E’ grave che la politica regionale non si accorga delle sofferenze e non legga i dati, se lo fa e non si preoccupa della situazione è complice della morte del Paolo Borsellino, se invece non è a conoscenza vuol dire che è scollata dal territorio. Qualunque sia la lettura, di evidente c’è la bocciatura di una classe dirigente attuale che insegue interessi elettorali e non collettivi, salvo poi spacciarli per interessi della comunità, sperando che l’elettore medio dimentichi il pasticcio creato ad hoc, ma le prime a non dimenticare saranno quelle 500 persone in lista d’attesa per le operazioni in urologia, cento delle quali con patologie tumorali in corso.

Da ortopedia a Castelvetrano fino a urologia a Mazara c’è un ospedale marsalese che viene smantellato senza che nessuno parli, senza che si battano i pugni sul tavolo di un governo regionale che ha fallito.

La sanità non può essere barattata con nessuna propaganda, quello si chiama sciacallaggio ma di mezzo c’è la vita delle persone.

E adesso che si avvicina la data delle elezioni regionali si avverte un tremore da parte di chi deve nuovamente sottoporsi al voto, perché all’inaugurazione dei lavori del padiglione fantasma, i volti di chi era presente se li ricordano i cittadini, gli stessi che ancora attendono di sapere con quale autorizzazione è entrata quella ditta ( da chi è stata segnalata?) e come mai è avvenuto uno scavo senza alcun progetto approvato.