Marsala, i giochi politici anche sul garante dei disabili
Nell’ultimo consiglio comunale di Marsala doveva essere eletto il Garante dei Disabili, fumata nera. Nulla di fatto, le due maggiori competitor sono Marilena Titone, vicina agli ambienti di centro sinistra, ed Ilenia Bonanno, sponsorizzata dal consigliere comunale Ivan Gerardi. Lo stesso consigliere che mesi fa ha sponsorizzato la Bonanno per la quota rosa della giunta guidata dal sindaco Massimo Grillo.
Non c’è riuscito a portare a casa il risultato, del resto ha mostrato tutta la sua debolezza politica pure nella stessa indicazione, come se non si sapesse che gli assessori oltre ad essere nomine fiduciarie sono espressioni dei partiti, in quel caso del Movimento VIA, parte politica a cui approda Gerardi dopo essersi fatto il giro delle casate e solo dopo non avere trovato posto in alcuna lista.
E’ stato ospitato in VIA, da solo e senza l’altra metà elettorale che era proprio la Bonanno. Insomma, Gerardi utilizza lo stesso nome da spendere in ogni ambito e per ogni occasione, non per la professionalità che certamente la Bonanno esprime essendo una assistente sociale, ma perché Gerardi deve occupare le caselle necessarie che gli consentano di fare la prossima campagna elettorale.
Quello che poi non può passare inosservato è che la stessa Bonanno viene sponsorizzata dal vicesindaco Paolo Ruggieri, Diventerà Bellissima, perché la stessa avrebbe fatto parte del coordinamento e comunque rimane vicina a quelle posizioni.
Non sono le vicinanze politiche che stupiscono ma la sponsorizzazione che Gerardi mette in atto per qualunque ruolo, sponsorizzazione che viene confermata sia dagli altri consiglieri comunali che dallo stesso Movimento VIA, che però tiene a sottolineare che la Bonanno non è del Movimento, che non è mai stata vicino a loro, che non milita in VIA ma in Diventerà Bellissima.
Il Garante della Disabilità è stato trasformato dai consiglieri comunali in nomina politica, in poltrona da occupare, come se la disabilità fosse qualcosa di invisibile.
Il consigliere Gerardi ha preso alla lettera la funzione dell’inclusività del Garante del Disabile.
Sia la Titone che la Bonanno hanno i titoli per svolgere quell’incarico, ne hanno anche la sensibilità, che poi siano i consiglieri, con un accordo dietro le quinte, a decidere chi debba essere votata è da politica bassa e anche feroce.
Ci sono state tante schede nulle, proprio perché i consiglieri hanno deciso di lasciare un segno identificativo, evidentemente per dimostrare di avere mantenuto l’impegno di voto. Una pagina squallida che consuma non solo il consiglio comunale ma la stessa figura del Garante.
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