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12/08/2021 06:00:00

Sicilia, non è il solito caldo. Incendi: una vittima, animali arsi vivi

 Non è il solito caldo, quello che in questi giorni sta stringendo in una morsa di fuoco la Sicilia. E gli esperti avvisano: è un effetto del cambiamento climatico, le estati in Sicilia saranno sempre più torride. Insomma, un disastro ambientale, frutto dell'ignoranza e dell'avidità dell'uomo.

La causa è l’anticiclone africano: un fronte di alta pressione che dal Sahara percorre il tragitto sul mar Mediterraneo e giunge sull’Italia arricchito di umidità — spiega Antonio Sanò, fondatore e presidente de Ilmeteo.it —. Temperature così alte in estate non sono un fatto anomalo; ma anomala è la loro durata. Anziché verificarsi per pochi giorni, sono diventate una costante che al Sud imperversa da giugno».

Come spiega una ricercatrice al Corriere della Sera, gli eventi estremi saranno più frequenti, più intensi, più lunghi. 

Ed ieri in Sicilia si è registrata, a Siracusa, la temperatura più alta mai raggiunta in Europa. Un altro segno evidente del disastro.

 

 

GLI INCENDI.  Arrivano immagini choc dalla Sicilia che brucia.  Nelle Madonie hanno bruciatoettari di macchia mediterranea che stanno finendo in fumo.  Alcuni residenti sono stati costretti a lasciare le abitazioni. Immagini choc, come si vede nel video.

Ettari di vegetazione in fiamme anche nella zona di Monreale.

Ieri sono stati ben sette canadair in volo, ha reso noto il Corpo dei vigili del fuoco.

Nell'Isola sono giunti il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e il viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, che hanno incontrato i sindaci dei comuni più colpiti dagli incendi che hanno interessato in questi giorni l’Isola e per confrontatosi con le categorie produttive. "Il governo vuole dimostrare estrema vicinanza ai territori, confermando che il governo non ha alcuna intenzione di lasciarli soli. Oggi è la conferma che lo Stato c'è e non vuole lasciare nessuno indietro", hanno detto.

La Sicilia brucia, il video choc. from Tp24 on Vimeo.

I DANNI DEGLI INCENDI. “Interventi con fondi della Protezione Civile per risarcire gli allevatori che hanno perso sia i pascoli che i foraggi, al fine di acquistare foraggio e mangimi per alimentare il patrimonio zootecnico; richiesta di intervento immediato presso AGEA per anticipazione dei premi relativi al primo ed al secondo pilastro della PAC. In particolare si richiede l’anticipazione, anche per le aziende con pascoli naturali, pari al 70% sia dei contributi previsti dalla Domanda Unica che per i contributi previsti dalle Misure a Superficie (Mi. 11 e Mis. 13), come previsto anche dai regolamenti UE; sospensione di tutte le rate di mutui, prestiti e cambiali agrarie e facilità di accesso al credito con il concorso della regione; sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e fiscali”: Sono queste le richieste contenute in una lettera inviata al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e all’Assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla, da Rosa Giovanna Castagna presidente di CIA Agricoltori Italiani Sicilia, allo scopo di aiutare gli allevatori delle zone interne dove sono stati distrutti dagli incendi pascoli, superfici a cereali, foraggi mettendo in ginocchio la zootecnia estensiva delle zone montane e collinari.

“La situazione degli incendi in Sicilia è drammatica – sottolinea Castagna – negli ultimi giorni sono andati in cenere migliaia di ettari di superfici produttive agricole, le perduranti condizioni meteo con temperature torride alimentano ulteriori focolai”.“Sono andate distrutte anche alcune strutture agricole, centinaia di chilometri di recinzione e di condutture idriche indispensabili alla sopravvivenza degli allevamenti”. “Non vi è alcuna legge dello Stato – aggiunge Castagna – che prevede il risarcimento dei danni per le attività zootecniche, neanche le assicurazioni assicurano per il rischio incendio. I Nebrodi e le Madonie sono i territori più colpiti, ma tutte le province sono state interessate ed i danni sono centinaia di milioni di euro”. “Manca il foraggio in tantissimi comprensori della nostra isola – conclude Castagna – per questo motivo chiediamo interventi urgenti al fine di aiutare i comparti maggiormente interessati ai danni da incendio”.

 LE MADONIE IN FIAMME - Le Madonie stanno bruciando. Le fiamme sono divampate nella zona delle Petralie e nella zona di Geraci Siculo. Molte persone hanno perso aziende e hanno visto le fiamme arrivate fin dentro casa. Sul territorio lavorano i vigili del fuoco, i forestali e il personale della Protezione civile. I roghi hanno interessato anche la zona di Monreale.  Per via dei roghi l'ex convento dei Padri Riformati a Petralia Sottana, nelle Madonie, è stato evacuato. La struttura del XVII secolo ospita adesso uffici dell'Asp e una Rsa, una residenza sanitaria assistita. Gli ospiti della Rsa sono stati portati via e sistemati in altre strutture della zona. Il fuoco, partito dalla zona dell'ospedale Madonna dell'Alto ha poi preso una direzione verso la montagna e verso zone boschive impraticabili. Per tuttala giornata sono stati in azione i canadair e mezzi della Protezione civile e dei vigili del fuoco.

UNA VITTIMA. Tragico incidente nelle campagne della Piana di Catania dove un giovane agricoltore è morto schiacciato dagli ingranaggi del suo trattore: con il mezzo stava trasportando un voluminoso serbatoio d’acqua di mille litri. Stava andando a spegnere un incendio. La vittima, 30 anni, è Andrea Di Stefano. L'incendio è scoppiato a Paternò, in contrada Ponte Barca, lungo la SP 59, vicino all'oasi naturalistica. C'era solo la protezione civile, in attesa delle squadre della forestale e dei vigili del fuoco, quando Di Stefano si è messo in movimento.

CAPUTO.  "Gli incendi che hanno devastato centinaia di ettari di bosco, distrutto allevamenti di animali, aziende agricole e raso al suolo intere coltivazioni, adesso stanno creando gravi pericoli per il dissesto idrogeologico e smottamenti con frane, determinando gravi pericoli per la sicurezza pubblica e privata. Servono concreti ed immediati interventi economici per l'intero comparto agricolo e zootecnico, oltre che per gli interventi di prevenzione sulle aree devastate dagli incendi". A dichiararlo è il deputato regionale di Forza Italia Mario Caputo, che questa mattina, dopo essersi confrontato con alcuni sindaci delle aree interessate dagli incendi, ha incontrato l'assessore regionale all'agricoltura, Toni Scilla, per rappresentare la necessità di programmare interventi a garanzia di tutti coloro che hanno subito gravi danni dagli incendi dolosi. "Ho molto apprezzato la prontezza del Presidente Musumeci – conclude il Parlamentare – con la richiesta al Governo centrale di una celere dichiarazione dello stato di emergenza. Per questo non condivido le polemiche di queste ore tra autorevoli esponenti della politica regionale e rappresentanti del governo nazionale. Oggi più che mai serve coesione e collaborazione a tutela del territorio siciliano. A tal proposito ringrazio l'assessore Scilla, sia per quanto fatto in questo frangente emergenziale, che soprattutto per avere questa mattina condiviso le proposte da me rappresentate - provenienti da amministratori comunali e da imprenditori agricoli – che chiedono interventi immediati e concreti a tutela dei danni subiti".

 



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