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14/09/2021 11:00:00

A Partanna lo spettacolo teatrale "Pupa di Legno", a Selinunte la Women Orchestra

Il 16 settembre alle ore 21.30, al collegio dei Gesuiti, nell'ambito di Artimusicultura, XV Rassegna Castello Grifeo, organizzata dalla Amministrazione comunale di Partanna andrà in scena lo spettacolo di musica e teatro "Pupa di Legno. Tutta colpa di Pinocchio" scritto e diretto da Giacomo Bonagiuso. In scena con Bonagiuso nei panni anche di inedito narratore, i Disiu di Ezio Noto, Deborah Idelia Brancato, maestro di Flamenco, e gli attori del Tam, Alessandra De Vita, Cristiana Sanguedolce e Giovanni Lamia.

Il testo di Bonagiuso è una riscrittura politicamente scorretta della favola di Collodi. Laddove presenta la storia come il fallimento assoluto della pedagogia del perdono, che Collodi, come tutto il romanticismo italiano, invece certifica, e che oggi in tempo di pandemia e di individualismo sembra riassumere invece la caduta dell'umano: il suo smisurato egoismo Non a caso, i pupi di legno, sono tutti i personaggi, Gatto e Colpe in partocolare che tracciano una linea di difesa del loro operato, e un atto d'accusa nei confronti della natura stessa e semmai di Pinocchio. Sua è la colpa. Non loro.

"Abbiamo voluto raccontare in anteprima, per stralci, questa favola contemporanea in modo da provocare una reazione nel pubblico spesso troppo compiaciuto da un teatro da salotto, che asseconda e rassicura - dice Giacomo Bonagiuso. Il mio Pinocchio fa parte del teatro dei mostri che ho inaugurato con "Mobbidicchi" e che prosegue con questo testo e l'inedito "Zì Chisciotte".

Sono tutte riscritture che trasformano gli eroi svuotandoli dalla loro fascinazione per esporre la loro grigia veritá. Sul palco la presenza anche della grande danza, e della musica d'autore. "Una chiara provocazione che si è materializzata alla fine di questo allestimento per ricordare ancora che vi sono luoghi del mondo dove non si può danzare e suonare o ascoltare musica. È lì - ricorda Bonagiuso - che dobbiamo portare la voce del mondo. E cantare anche per loro. Questo Pinocchio che parla di "pupi" non poteva non mettere in scena anche "opera dei pupi" di Ezio Noto e così creare questa sinergia esclusiva per questa anteprima. Ingresso libero nei limiti della capienza e delle regole Covid.

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Women Orchestra al Parco Archeologico di Selinunte - Un nuovo Rinascimento in un luogo antico, dove la bellezza diventa forza e la forza diventa bellezza. Lo ha detto il Direttore del Parco archeologico di Selinunte, Bernardo Agrò, parlando del programma di eventi che si sono susseguiti in questa location d'eccezione, e che sabato scorso ha visto l'esecuzione dell'orchestra tutta al femminile, la Women Orchestra, in "Tributo a Ennio Morricone".

"Il luogo delle grandi architetture di Selinunte- ha continuato Agrò- è anche luogo di officine e di eventi, e la musica è una grande officina di bellezza che non può fare altro che contribuire alla crescita del Parco".

Entusiasta dell'esecuzione della Women Orchestra anche il Sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano, presente all'evento: "Siamo felici che sia il concerto di stasera ad essere l'epilogo di un programma di appuntamenti culturali che abbiamo messo su nonostante tutte le difficoltà dovute alla pandemia".

Tra il pubblico anche la senatrice Cinzia Leone: "Vedere tante donne orchestrate da una donna, tutte siciliane, in uno dei set più belli della Sicilia, il Parco archeologico di Selinunte, mi dà più di un motivo di gioia, come siciliana, come donna, come parlamentare rappresentante di questi territori. La Sicilia è terra di cultura a dispetto di tutte quelle brutte rappresentazioni che la vogliono rappresentare come terra di mafia".

Il concerto è stato preceduto da una dedica della Direttrice Alessandra Pipitone alle donne afghane, e in particolare alle artiste afghane, che sotto il regime talebano stanno subendo la negazione dei loro diritti. "Esisteva una Women Orchestra afghana- ha detto la Pipitone- a cui stanno impedendo di continuare ad esistere. Hanno iniziato con il distruggere tutti i loro strumenti musicali". "A loro dedichiamo questo concerto, e continueremo a batterci per i diritti di tutte le donne con tutti i mezzi possibili a nostra disposizione".

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con l’esilarante performance di “Sogno di una notte a Bicocca” scritta e diretta da Francesca Ferro e portata in scena dal Teatro Mobile di Catania, si è conclusa con successo, sabato sera, la seconda edizione di “Sicilia Parra”, la rassegna diretta da Piero Indelicato e promossa dalla Pro Loco Costa di Cusa con il patrocinio dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Castiglione, dell'Assessorato Regionale ai Beni culturali e dell’Ars.

La piece teatrale, che sarebbe dovuta andare in scena al parco archeologico delle Cave di Cusa, a causa del maltempo, è stata rappresentata al cine teatro Rivoli di Mazara del Vallo, dove ha visto la presenza di un pubblico appassionato, che ha apprezzato la toccante performance del cast che ha portato in scena la particolare e complessa esperienza formativa vissuta, nel 2012, presso la casa circondariale di Catania, Bicocca, dalla regista Francesca Ferro, figlia del grande Turi Ferro, che ha diretto un laboratorio di recitazione con i detenuti adulti dell’istituto, con lo scopo di mettere in scena “Sogno di una notte di mezz’estate” di Shakespeare avendo come allievi attori una ventina di detenuti.

L’evento culturale è nato dalla collaborazione con il Canto del Marrobbio e con la Selinon onlus ed ha avuto l’obiettivo di promuovere l’iniziativa della telemedicina a distanza, che è stata presentata durante la serata dal dr. Gaspare Lipari, coordinatore regionale della Società italiana di cure palliative e responsabile del progetto.

Sul palco sono intervenuti anche il commissario provinciale dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà, l’on. Stefano Pellegrino, il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci e il sindaco Giuseppe Castiglione, che ha espresso soddisfazione per la riuscita della rassegna. «Anche quest’anno – dichiara il regista Piero Indelicato - il pubblico ha risposto con entusiasmo al cartellone che abbiamo proposto, prendendo parte a 5 spettacoli di alto spessore artistico il cui significato pregnante è stato la sicilianità, che sono stati portati in scena nella suggestiva cornice del parco archeologico delle Cave di Cusa».

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“Dante nel tempo. Un viaggio attraverso la letteratura e le arti”. E’ il titolo dell’evento culturale che l’Accademia Selinuntina di Scienze, Lettere e Arti, organizza martedì 14 settembre alle ore 17 nel gazebo ligneo “Umbraculum” del Guardino dell’Emiro, concesso in uso per l’occasione dall’amministrazione comunale. Con questa iniziativa che rientra nelle attività “I viaggi dell’Accademia sulle tracce della fonte di Ippocrene”, l'Accademia Selinuntina celebra il Settecentenario (1321 – 2021) della morte di Dante Alighieri. Dopo i saluti del presidente dell’Accademia Selinuntina don Pietro Pisciotta, introdurrà e coordinerà i lavori il vice presidente, arch. Mario Tumbiolo. Interverranno il prof. Rosario Atria, la dottoressa Maria Atria, la direttrice del museo diocesano dott.ssa Francesca Paola Massara. Letture a cura della professoressa Carolina Safina e di Giulia Verde.

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Ensemble da camera di Trapani & Coro Polifonico Pontis Mariæ

Si terrà il giorno 15 settembre alle 21:00, nella splendida cornice della chiesa Madre di Custonaci il concerto mariano organizzato dall”Associazione Custonaci è Turismo. Il concerto, dal titolo Custos Redemptoris, è stato curato dal Direttore artistico Maestro Demetrio Comuzzi. I brani, appartenenti al repertorio mariano classico, verranno interpretati dal coro polifonico Pontis Marie diretto dal maestro Tony Caronna e dai cantanti solisti che si alterneranno per rendere ancora più suggestiva l’interpretazione. L’ingresso all’interno della chiesa madre è libero fino ad esaurimento posti