Marsala, ricostruito l’omicidio Loria. Ecco come è stato ucciso. Le immagini
Quindici minuti, al massimo, di violenza. Quindici minuti separano la calma apparente dalla tragedia. Tutto è successo in poco tempo, giovedì sera, davanti la pizzeria Carpe Diem, a Marsala. Gli sguardi, i pugni, le coltellate. La morte di Luigi Loria.
Sono stati convalidati gli arresti per l’omicidio del ragazzo di 28 anni di Marsala, avvenuto in pieno centro storico, in seguito ad una violenta rissa tra la famiglia Loria e una famiglia romena. Per aver assassinato Loria è stato arrestato Ion Nodaleanu, 20enne romeno, in concorso Costantin Tapu. Ai due rumeni maggiorenni la Procura marsalese ha, altresì, contestato i delitti di rissa aggravata e porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere.
Diversa la posizione di Giuseppe e Katia Loria, fratelli della vittima, responsabili del solo delitto di rissa aggravata e nei cui confronti il G.I.P. ha applicato, rispettivamente, la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e quella dell’obbligo di dimora nel comune di Marsala.
Nei confronti del terzo rumeno, sedicenne - anche lui partecipe alla rissa sfociata nell’omicidio - il G.I.P. presso il Tribunale dei Minori di Palermo ha disposto la misura degli arresti domiciliari presso una specifica comunità.
Nel provvedimento i minuti concitati di quella sera, in cui il centro di Marsala si è trasformato in un far west.
Giovedì sera, mancano pochi minuti alla mezzanotte. Ion Nadoleanu, 20 anni, sta in piedi accanto la porta d’ingresso della pizzeria Carpe Diem, parla con Costantin Tapu, 38 anni, romeno anche lui.
Poco distante un altro ragazzo, italiano, di 19 anni (sarà lui dopo la rissa ad intercettare i poliziotti in pattuglia in centro). A pochi metri da loro c’è Luigi Loria con una ragazza. Ion li fissa a lungo. Loria e la ragazza non ci fanno caso dello sguardo insistente di Ion. Pochi minuti dopo Tapu esce dalla pizzeria e improvvisamente sferra due pugni al volto di Loria e rincorre l’altro ragazzo italiano. Loria e la ragazza rientrano nel locale. Tapu è fuori controllo, estrae dai pantaloni un coltello che punta verso il locale.
Arriva in macchina Giuseppe Loria, fratello di Luigi, che si scaglia contro Costantin Tapu. I due si azzuffano, Tapu cade a terra. L’altro ragazzo italiano toglie il coltello a Tapu, scongiurando almeno in quel momento brutte conseguenze. Ma la situazione degenera. Giuseppe, Luigi e Katia Loria colpiscono Costantin Tapu, mentre era a terra, con pugni e calci al volto. Arriva Ion, correndo, tiene in mano un altro coltello. Punta Luigi Loria e lo colpisce con più fendenti, uno arriva al collo. Luigi Loria viene spinto in avanti, si gira, e riceve un’altra coltellata all’addome. Qui cade a terra. Il giovane barcolla, mentre Giuseppe Loria riesce a sottrarre suo fratello da eventuali altri colpi di coltello cade a terra e viene preso a pugni dal fratello minorenne di Ion.
Nonostante le ferite Luigi Loria si alza e si scaglia contro Tapu, entrambi cadono a terra. Mentre gli altri due romeni si azzuffano con Giuseppe Loria. Quest’ultimo nota che il fratello Luigi, dopo essersi per l’ennesima volta rialzato, cade bruscamente rimanendo esanime.
I tre romeni scappano, nel farlo Tapu sferra un calcio al petto e uno schiaffo al volto a Giuseppe Loria, chino a soccorrere il fratello ormai in una pozza di sangue per terra.
Si scoprirà poi che Tapu era ubriaco, che Luigi Loria aveva assunto cocaina e cannabinoidi.
Scene di violenza, riprese dalle telecamere, e ricostruite dalla Polizia in poco tempo. Le telecamere che hanno ripreso tutta la sequenza dell’omicidio sono quelle private dei negozi e della stessa pizzeria Carpe Diem. Non ci sono invece quelle del Comune, come invece aveva detto il sindaco Grillo.
Una dinamica di quanto avvenuto molto precisa, ricostruita dalla Polizia sentendo i testimoni e i protagonisti della rissa. E’ stato lo stesso Ion Nadoleanu ad ammettere di aver accoltellato a morte Luigi Loria.
Il più giovane dei tre romeni, di appena 16 anni, ha confermato quanto raccontato dagli altri.
Ieri è stata sentita in commissariato la madre di Ion Nadoleanu, in un lungo interrogatorio. Si sta cercando, infatti, di scavare nei rapporti tra le due famiglie, per capire cosa abbia portato alla rissa sfociata nell’omicidio. Si parla di pregresse tensioni, magari per motivi di gelosia, prima ancora delle scorribande dei Loria sotto casa dei Nadoleanu.
Tensioni che hanno portato poi alla rissa, nel pieno centro storico di Marsala. Una violenza inaudita, come la descrivono anche gli inquirenti benchè i protagonisti fossero tutti incensurati, ad eccezione di alcuni precedenti per reati contro il patrimonio a carico di Giuseppe Loria.
I fatti di giovedì sera hanno generato paure e tensioni in città, per un problema sicurezza che torna ad imporsi. Nel fine settimana il centro storico è stato presidiato dalle forze dell’ordine, intervenute massicciamente per dare una risposta alle richieste di sicurezza dei cittadini. Ma potrebbe non bastare, serve altro, per evitare che una scintilla possa esplodere in altri 15 terribili minuti di sangue.
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