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15/10/2021 06:00:00

Marsala non sa come fare per il porto. A Trapani invece si scava di nuovo il fondale

Due città, Marsala e Trapani, due porti, due infrastrutture che sono agli antipodi. Uno, quello di Marsala non c’è, o non è più tale, visto che da anni si trova abbandonato a se stesso, con le banchine e i moli ormai da rifare e un fondale che non permette più la normale navigazione.

L’altro, invece, è un porto che negli anni è cresciuto parecchio, diventando un hub portuale importante per le merci e per il turismo della Sicilia Occidentale.

A Marsala come abbiamo raccontato in queste settimane sulle pagine di Tp24 c’è molta confusione su come andare avanti e uscire dallo stallo attuale. Ognuno dice la sua, ma di fatti non se ne vedono né a breve né a medio o lungo termine. Lo scorso anno è arrivata la revoca della concessione alla Myr di Massimo Ombra e da allora, per un anno, non si è mosso più nulla.

Ancora un nuovo progetto - A Marzo il Comune annuncia un finanziamento della Regione di oltre 600.000 euro per la progettazione del porto. Un assurdo dopo decenni di iter per la realizzazione. E' un po’ come dire ai cittadini: “fino a questo momento abbiamo scherzato, ora faremo noi...”. I fondi provengono dal “Fondo di Rotazione”, sono concessi dall'Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità a seguito di un bando cui il Comune di Marsala ha partecipato. Il progetto riguarderebbe il Molo di Levante, e l'importo dei lavori sarebbe di circa 20 milioni di euro.

A questo punto ci sarebbero tre possibili progetti in campo per il porto. Quello che dovrebbe realizzare l’amministrazione Grillo, quello della messa in sicurezza voluto dall'ex Sindaco Giulia Adamo, secondo la quale è bloccato al Ministero e in realtà, dice la Adamo, potrebbe essere recuperato in qualsiasi momento. Ma c'è anche il progetto della Myr, la società di Massimo Ombra che, oltre alla parte turistica e alla messa in sicurezza del porto, ha realizzato anche il piano regolatore portuale che è stato approvato ed è attualmente vigente e secondo questo piano, la marineria dove si trova posizionata attualmente all’interno del porto, occupa quegli spazi abusivamente. Tra l’altro, il progetto di Ombra, nonostante la revoca dalla Regione, ha avuto tutte le autorizzazioni ed è considerato come l’unica via percorribile da parte della deputata all’Ars Eleonora Lo Curto.

Di rispolverare qualcuno di questi progetti l’amministrazione Grillo non sembra averne intenzione e lo ha dimostrato con il voler puntare su una progettazione ex novo. Nelle ultime settimane però il Sindaco Grillo, dopo aver ricevuto i fondi per la progettazione ha cambiato nuovamente idea, dicendo che il porto si può finanziare partendo da uno studio di fattibilità. Dalla Regione però non hanno accolto favorevolmente l'idea del Sindaco Grillo di ricorrere allo studio di fattibilità dopo che la progettazione è stata finanziata, dietro sua insistenza. 

Insomma, sembra essere tornati ad un punto di partenza, quando, invece, il porto doveva esser pronto da tempo e l’amministrazione Grillo che, ricordiamo, ha anche istituito una task force ad hoc (cosa ha fatto non si sa), dà tutta l’impressione di non avere un'idea ben precisa di cosa fare per il porto e ora, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe rinunciare ai fondi per la progettazione.

La settimana prossima intervisteremo Massimo Ombra, per sapere qual è l'idea su tutta la vicenda, di chi per tantissimi anni ha impegnato tempo e risorse per un’opera che poi non si è più realizzata. Nelle settimane scorse, tra l’altro, ha anche detto che è disposto a cedere il suo progetto al Comune e ha anche chiesto un incontro con il sindaco Grillo per trovare una soluzione. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Intanto il porto e ripiombato nel buio. Con il calar della sera non c'è una lampione che si illumina e questo rende ancora più difficile il lavoro dei pochi lavoratori del mare rimasti e degli operatori portuali. 

Questa è quella che è la situazione attuale attorno al porto di Marsala. A Trapani, invece, sono stati annunciati nuovi lavori di dragaggio e altre opere nel corso dell’incontro che si è tenuto mercoledì presso la Sala Perrera con il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ed il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale Pasqualino Monti.

Inaugurazione stazione marittima e dragaggio fondali – Nel corso dell’incontro c’è stata la conferma, a breve, dell’inaugurazione della nuova Stazione Marittima ed il prossimo dragaggio dei fondali per il quale l'iter procedurale è ormai completato. «Qualche anno fa abbiamo avviato un percorso e ci eravamo detti che la situazione era abbastanza complicata. Gli operatori desideravano che si ricostruisse il porto con un lavoro certosino ed abbiamo pertanto lavorato con gli uffici ricostruendo una dimensione di Autorità in città - ha dichiarato il Presidente Monti -. Il Piano Regolatore Portuale faceva riferimento agli anni '60, abbiamo così utilizzato una serie di strumenti che ci consentissero di intervenire nell'immediato ed al contempo mettere mano al nuovo piano regolatore portuale e gli avanzamenti sono sotto gli occhi di tutti. A breve inizieremo le operazioni di dragaggio del porto di Trapani, per le quali abbiamo avuto tutte le approvazioni necessarie ed ora aspettiamo solo un ultimo parere entro 30 giorni. Abbiamo i fondi e siamo ormai in fase di sottoscrizione per redigere l'accordo di programma che porta con se i 67,5 milioni di euro che ci porteranno al bando di gara. È un'opera di bonifica ambientale, non di inquinamento: si tratta di un'occasione straordinaria, smettiamola di cercare scuse per rallentare i lavori. Una volta avuti i fondali da 12 e 10 metri - continua Monti - sarà possibile ospitare grandi navi. Con le crociere abbiamo inserito Trapani nel Progetto West Sicily Gate con MSC e Costa (spero presto anche Royal Caribbean) e siamo certi che saranno in grado di sviluppare numeri importanti. Il 15 novembre dovrebbero essere consegnati i lavori della stazione marittima, all'inaugurazione vorremmo che fosse presente anche il Ministro Giovannini. A breve saranno avviati consolidamento ed adeguamento sismico delle banchine - conclude Monti - ed abbiamo già posizionato un impianto di videosorveglianza al porto peschereccio. Ora puntiamo al concorso internazionale di idee per la definitiva riqualificazione della restante parte del porto».

I diversi progetti in campo per cambiare il porto di Trapani - «La pesca rappresenta un attrattore per il nostro territorio e dobbiamo fare in modo di conciliare gli interessi dei pescatori con le necessità dello sviluppo del porto - dichiara il Sindaco Tranchida -. La nostra idea è quella di destinare il traffico merci verso Molo Ronciglio con la movimentazione passeggeri su via Ammiraglio Staiti e viale Regina Elena. Abbiamo candidato a finanziamento, oltre il recupero di diversi siti monumentali del centro storico - e contiamo di avere una risposta a Novembre - il progetto per una corsia preferenziale alla "marina" per dei collegamenti rapidi bus nuova generazione che giungano fino al confine con Erice e che diano una visione di mobilità europea alla città. Inoltre - continua il Sindaco - sulla questione della mobilità anche su binario ferrato ci stiamo giocando altre grandi partite: collegamento veloce con l'interporto di Milo, ed oltre l’urbanizzazione ex area ASI, migliori collegamenti ferroviari anche con l'aeroporto di Palermo. In merito al nuovo marciapiede lato mare al porto, si tratta di un'area ciclopedonale che si ricollegherà alle altre piste ciclabili che sorgeranno in città grazie ad "Agenda Urbana". Ed alla pari anche per Palazzo Lucatelli, a pochi metri dal porto, saranno assegnati i lavori entro fine anno. Così contiamo al pari per l’ex piazza Mercato del Pesce destinata a diventare vetrina delle eccellenze enogastronomiche. L'area del porto - conclude Tranchida - si appresta dunque a cambiare volto, non solo da un punto di vista infrastrutturale ma anche in termini di servizi/incoming turistici, meglio regolamentata grazie al nuovo mercato del pesce ed alla boucherie che nascerà nel sedime attuale del mercato all'aperto».