Quantcast
×
 
 
26/12/2021 14:09:00

Oggi su Sky a "4 ristoranti" sono in gara i ristoratori di Pantelleria 

 Un gioiello in mezzo al Mar Mediterraneo, sulla roccia scura vulcanica e tutt’attorno le acque blu: è Pantelleria la straordinaria meta del viaggio di Alessandro Borghese 4 Ristoranti nell’appuntamento di domenica 26 dicembre – su Sky e in streaming su NOW – dello show cult produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia con le sfide tra i ristoratori.

La puntata è stata registrata a Giugno, e ne abbiamo parlato qui.

Tra fichi d’india e fiori colorati che sbucano tra gli scogli, piegati dal vento incessante, con un lago cristallino e sulfureo circondato dalle montagne, ha sempre rappresentato un crocevia di popoli e tradizioni. Un’isola magnetica, di una bellezza mozzafiato che, incastonata tra la Tunisia a sud e la Sicilia a nord, racchiude dentro di sé tante anime diverse: può essere incredibilmente selvaggia ma anche cool ed esclusiva. Per esprimere tutto questo, a Pantelleria c’è un solo aggettivo capace di racchiudere tutti queste sfumature: pantesco.

Ma a tavola le mille influenze che hanno attraversato l’isola come si fondono con un territorio da sempre ricco di materie prime, assolutamente non limitato al solo pesce? In piatti come il cous cous pantesco, coniglio alla pantesca, ravioli panteschi di ricotta e mentuccia, pesto pantesco, baci panteschi, ciaki ciuka (una sorta di caponata alla pantesca). Per Alessandro Borghese la missione non sarà affatto semplice: quale sarà il miglior ristorante di cucina pantesca?

Nell’episodio di domenica 26 dicembre alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW, a sfidarsi ci saranno: Nino con Altamarea, Marianna con Ristorante La Conchiglia, Davide con Rifugio Firiciakki ed Eva con Trattoria Pantesca Runcune.

Altamarea: Nino, 41 anni, ristoratore d’estate e scultore d’inverno, quando l’isola si svuota, è sempre alla ricerca della bellezza e dice di essere sempre ispirato da Pantelleria, «un’isola magnetica che sa accoglierti ma anche respingerti, se non le piaci, dopo un’ora dall’arrivo». Nino si occupa della sala e aiuta il padre, lo chef, a stilare il menù che propone una cucina tradizionale ma raffinata, attentissima ai prodotti a km0 e ai sapori tipici autentici. Altamarea è un locale molto conosciuto sull’isola anche perché dopocena i tavoli vengono sgomberati per diventare un club esclusivo (sulla terrazza c’è anche una consolle, costruita da Nino, che diventa il centro nevralgico della vita notturna da club). Nino è molto sicuro del suo locale, odia i ristoranti fintamente tipici o quelli che maltrattano le materie prime pantesche; il ristorante è molto chic: completamente bianco, è una vera terrazza sul Mediterraneo. La mise en place è curata, intima, con luci personali per ogni tavolo. Hanno scelto di fare solo cene per avere sempre tramonto e cielo stellato a incorniciare l’esperienza dei clienti, spesso facoltosi.

Ristorante La Conchiglia: Marianna ha 61 anni e 39 anni fa ha aperto La Conchiglia, uno dei ristoranti più longevi dell’isola: «Non sono la chef, non sono la cuoca: sono solo Marianna, la padrona di casa», dice. Ha iniziato a cucinare quasi per gioco perché durante le cene con gli amici odiava lavare i piatti. Propone una cucina casalinga ricca dei prodotti del suo orto, quindi cous cous, ravioli panteschi ripieni di ricotta e mentuccia, pesce alla griglia, mentre negli ultimi anni ha inserito qualche piatto “riveduto e corretto” come le tartare. Una cucina genuina così come è genuina Marianna, pantesca doc che fin da bambina ha avuto voglia di conoscere il mondo. La location è semplice e storica, una trattoria di una volta, rustica; la mise en place è tradizionale e casalinga. Ha due belle terrazze: una panoramica sopra il locale con vista sul faraglione di Pantelleria, tra le attrazioni principali dell’isola; l’altra più intima, sotto al ristorante e immersa nel verde.

Rifugio Firiciakki: Davide, 30 anni, è un ragazzo che si è innamorato di Pantelleria al punto da lasciare Milano, dove è nato e cresciuto, per trasferircisi. Davide non ha mai amato la vita modaiola e stressante di città, preferendo natura, campagna, pesca. Nasce come cuoco ma qui si occupa della sala. Propone una cucina pantesca per come la intende lui, ma anche una linea diversa, più nazionale, con piatti come il brasato o lo gnocco fritto. Il ristorante è l’unico locale montano dell’isola e si trova sulla strada per raggiungere la sauna naturale di Sibá, una delle più importanti attrazioni naturalistiche di Pantelleria: immerso nel verde e con una vista panoramica sul mare, molto moderno e curato, ha una terrazza vera e propria e una sala interna con ampie vetrate removibili che può diventare un esterno. I tavoli sono di legno massiccio, costruiti da Davide, e accanto all’ingresso c’è un angolo bar perché al Rifugio, dice, «i clienti vengono per passare una serata a 360 gradi, dall’aperitivo al dopocena».

Trattoria Pantesca Runcune: Eva, 27 anni, è il volto del suo ristorante di famiglia: decisa, sicura di sé e molto critica, mira sempre alla perfezione. Mamma di due figli, vive per 6 mesi a Bergamo - da dove viene il compagno - e per 6 mesi nella sua isola. Ricavato dentro un ex dammuso tutto in pietra vulcanica, il ristorante ha una terrazza panoramica incastonata tra il verde dei fichi d’India, il nero della roccia e il blu del mare in lontananza. Cucina gestita da sua madre e sua sorella che propongono un menù pantesco prevalentemente di carne: da una parte cous cous e ciaki ciuka, dall’altra busiate con sugo di bruciola e coniglio con pesto alla pantesca. Il ristorante, tutto in pietra vulcanica, ha una terrazza scenografica che guarda il mare, immersa nel verde dei fichi d’India e nei colori dei fiori. Il pavimento riproduce le decorazioni bianche tipiche dei tetti dei dammusi. Ha una sala esterna con i tavoli in ferro battuto attorno a due grandi alberi e due sale interne; la mise en place è curatissima, con lampade personali su ogni tavolo, segnaposto che riproduce un fiore di cappero e, sopra i tovaglioli, piastrelle di ceramica tunisina. Il ristorante è anche una mostra d’arte di artisti panteschi.