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04/04/2022 20:00:00

700 mila euro di spot in tv. Si promuove la Sicilia o il governo Musumeci?

700 mila euro di spot tetevisivi per promuovere la Sicilia o il Governo Musumeci? Un spot di trenta secondi su tutte le televisioni nazionali per promuovere come si sono spesi i fondi del PO FESR, il Piano Operativo – Fondo europeo di sviluppo regionale. Soldi dell’Europ, che sono serviti per tante opere ma anche per assicurarsi lo spot di fine legislatura dell'amministrazione Musumeci.

E' chiaro che doveva scoppiare il caso, perché dall'informazione si può sfociare, in questo caso, alla propaganda, ma i soldi sono quelli dei contribuenti.

Anthony Barbagallo, segretario PD, ha presentato un’interrogazione all’Ars per sapere “con quali fondi la Regione Siciliana paga gli spot”, ma anche per evidenziare “il rischio che il governo Musumeci faccia un uso improprio di risorse europee per propagandare la sua – fallimentare – attività di governo”. Il Movimento 5 Stelle: “Altro che ‘governo del fare’, si pubblicizza l’attività dell’esecutivo ‘del nulla’ – scrivono i deputati – facendo propaganda con i fondi FESR che secondo quanto ci risulta dovrebbero essere utilizzati, piuttosto, per promuovere le risorse della Sicilia e non i tagli del nastro”. 

Ci si chiede quanto è costato lo spot e per quanto tempo verrà trasmesso, visto che siamo a pochi mesi dalla scadenza  elettorale e il governo può utilizzare questo messaggio per la richiesta del consenso. L'esponente del PD, Barbagallo chiede a Musumeci “di chiarire i punti relativi ai costi imputabili per la realizzazione e la diffusione dello spot che contengono, secondo noi, profili oggetto dell’attenzione della Corte dei Conti”. 

Un decreto del direttore generale della Programmazione, Federico Lasco, spiega che, considerato di dover dare attuazione alla campagna di comunicazione del PO comunitario in modo da garantire la massima diffusione del programma e nel pieno rispetto del target “conoscenza presso il grande pubblico” delle azioni intraprese”, si decreta di “procedere ad una procedura ristretta per l’acquisizione del servizio per l’imposto complessivo di 683.356,00 euro”. 

Lo spot della Regione dunque è costato circa 700 mila euro di soldi dall’Europa. "Doveva servire per promuovere la Sicilia e non i tagli del nastro di Musumeci - scrive il M5s in una nota -. “Questa è promozione dell’attività politica – continua Barbagallo –. Si chiama propaganda elettorale”. 

Il governo della Regione, con un altro decreto del Dipartimento Programmazione della Regione siciliana, ha impegnato la somma di 1,4 milioni di euro per la campagna promozionale del programma "See Sicily” e “il contestuale rafforzamento del brand “Sicilia” da mandare in onda su Rai, Mediaset, Rete 8, Canale 9, Sky e su TV 2000. La promozione della Sicilia fa sicuramente bene, ma la differenza tra questa e quella dell'attività politica, è sottilissima visto che siamo quasi in campagna elettorale. 

Rossana Titone