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20/04/2022 06:00:00

E’ l’ora di trattare il Covid come un virus influenzale. Il nodo delle mascherine al chiuso
 

E’ l’ora di trattare il Covid come un virus influenzale e di chiudere i reparti Covid negli ospedali. Non ha dubbi Antonio Cascio, infettivologo, primario al Policlinico di Palermo.


Il Covid non smetterà di circolare, le varianti spunteranno sempre, per molti occorre normalizzare la gestione di un virus che da due anni ha cambiato le nostre vite. Ora, dicono gli esperti, bisogna guardare oltre. Cambiare marcia, tornare, davvero, alla normalità.

Anche perchè “il coronavirus nelle sue diverse varianti circola abbondantemente ed è assolutamente verosimile che continuerà a farlo nei prossimi anni - scrive su Facebook Cascio -. Fortunatamente si sta avverando quanto avevamo detto sin dall’inizio della pandemia: 'Man mano che il virus circola diventerà sempre più contagioso e meno patogeno'".


"È arrivato il momento - continua lo specialista - di considerare questo virus come un virus influenzale, è arrivato il momento di riconvertire alla loro iniziale funzione i reparti dove oggi vengono ricoverati pazienti positivi al tampone ma senza sintomi respiratori".
Insomma, secondo Cascio i pazienti positivi al Covid ma ricoverati per altre patologie devono essere ricoverati proprio nei reparti specialistici per la patologia che li ha portati in ospedale”. Magari in stanze con altri pazienti positivi.

 

 



"Altri pazienti che dovessero avere avuto un contatto stretto ospedaliero con tali pazienti - spiega lo specialista - potrebbero assumere i farmaci antivirali come profilassi post esposizione (stesse cose che si fanno per il virus influenzale…). Ovviamente per alcune condizioni specifiche dovranno esser fatte alcune eccezioni… Ma è arrivato il momento di cambiare strategia, l’attuale sistema crea tanti disagi a tutti i livelli (non escludendo che incrementi pure la mortalità) e con scarsi benefici".
Intanto si continua a discutere sulle mascherine al chiuso. Obbligo che dovrebbe scadere il 30 aprile, ma sul quale si ragiona per la proroga. Questa settimana si dovrebbe decidere cosa fare dal primo maggio. La politica è per togliere l’obbligo, alcuni esperti sono per prorogarlo. Come Massimo Galli: "Chiediamolo al presidente del Consiglio se è giusto togliere l'obbligo della mascherina al chiuso, visto che si è beccato il Covid. Il concetto è che il dispositivo di protezione è uno strumento individuale prezioso che, seppure non ci protegge al 100% dall'infezione, comunque ci protegge parecchio. Ora pensare di togliere questa misura mi sembra più che una battaglia di libertà, una scelta miope e populista", ha detto all'Adnkronos Salute l’ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, intervenendo sulla questione dell'obbligo delle mascherine al chiuso.


I dati siciliani
Sono 1.961 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 10.944 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 1.355. Il tasso di positività sale al 18% mentre ieri era al 15%.
L'isola è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 133.785 con un incremento di 1.599 casi. I guariti sono 469 mentre le vittime sono 10 portano il totale dei decessi a 10.377.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 986, 39 in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 52, tre in più rispetto a ieri.
A livello provinciale si registrano a Palermo 603 casi, Catania 313, Messina 465, Siracusa 119, Trapani 165, Ragusa 184, Caltanissetta 91, Agrigento 98, Enna 40.

 

La situazione in provincia di Trapani
Continua a diminuire il numero delle persone in quarantena perchè positive al Covid19 in provincia di Trapani.
Secondo gli ultimi dati comunicati dall'Asp provinciale sono 5.218 gli attuali positivi, (il giorno precedente erano 5634).
I sintomatici sono 318, praticamente dimezzati rispetto ai 734 di lunedì. Si registra però un nuovo decesso, salgono così a 631 da inizio pandemia.
Nell'ultimo bollettino si registrano 526 negativizzati e 111 nuovi casi. In ospedale abbiamo 90 ricoverati, di cui uno in terapia intensiva e 14 in semi intensiva, mentre ci sono 14 persone in Covid Hotel - Rsa.
Questo è invece il computo dei positivi per città (tra parentesi il dato precedente): 1.239 positivi a Marsala (1.411), 831 a Trapani (890), 563 ad Alcamo (588), 378 a Mazara del Vallo (381), 294 ad Erice (314), 272 a Castelvetrano (289), 236 a Castellammare del Golfo (255), 214 a Valderice (238), 178 a Paceco (181), 175 a Pantelleria (197), 157 a Campobello di Mazara (172), 101 a Calatafimi Segesta (97), 82 a Favignana (79), 81 a Petrosino (85), 81 a Salemi (82), 76 a Partanna (98), 71 a Custonaci (75), 67 a San Vito Lo Capo (71), 39 a Santa Ninfa (42), 35 a Buseto Palizzolo (41), 18 a Gibellina (18), 11 a Vita (11), 11 a Salaparuta (9), 8 a Poggioreale (10), 0 a Misiliscemi (0).

 

Il virus in Italia
Sono 27.214 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 18.380. Le vittime sono invece 127, in aumento rispetto alle 79 registrate ieri.
Sono 174.098 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 105.739. Il tasso di positività è al 15,6%, in calo rispetto al 17,4% di ieri. Sono 422 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 11 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 38. I ricoverati nei reparti ordinari tornano sopra quota 10mila: sono 10.214, ovvero 274 in più rispetto a ieri.