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30/04/2022 06:00:00

40 anni fa la mafia uccideva Pio La Torre. Il ricordo e le iniziative

Il 30 aprile del 1982 la mafia uccideva Pio La Torre. Il deputato e segretario del Pci siciliano fu ucciso assieme al suo autista Rosario Di Salvo a bordo della sua auto mentre si stava dirigendo nella sede del partito. 

40 anni fa la mafia uccideva chi aveva permesso per la prima volta di far diventare legge dello Stato italiano, il reato di associazione mafiosa. La Torre diede un colpo durissimo a cosa nostra, con l'introduzione del reato di associazione mafiosa ma anche della confisca dei beni ai mafiosi. Leggi approvate dopo il suo omicidio.

Chi è Pio La Torre - Dall'occupazione delle terre alla lotta alla mafia, è questo l'itinerario politico di La Torre che negli ultimi tempi approda anche all'impegno pacifista.  Il parlamentare era nato del capoluogo siciliano il 24 dicembre 1927. La dura esperienza di vita orienta subito le scelte di La Torre, nato in una povera famiglia contadina nella borgata palermitana di Altarello di Baida, descritta da lui stesso come un ''paese lontano'' nel libro ''Comunisti e movimento contadino in Sicilia''. Da giovane vive a casa n senza acqua corrente ne' luce e percio' ''si studiava a lume di candela''.

Le battaglie e l'occupazione delle terre - Aderisce al Pci inseguendo un ideale di giustizia e di riscatto sociale. Tra il 1949 e il 1950 e' tra i protagonisti del movimento di occupazione delle terre nella zona di Corleone. Viene arrestato dopo uno scontro con la polizia che provoca tra i braccianti decine di feriti e sconta 18 mesi di carcere. E' in una cella dell'Ucciardone che lo raggiunge la notizia della nascita del figlio Franco. Tornato in liberta', riprende un'intensa attivita' sia come dirigente del Pci sia come esponente della Cgil. L'impegno politico del ''comunista romantico'', come sara' definito in un libro di Cesare De Simone uscito in questi giorni, non gli impedisce di concludere gli studi universitari.

Prima esperienza da deputato e lo studio della mafia - Nel 1961 si laurea in Economia e commercio mentre e' consigliere comunale. Due anni dopo viene eletto deputato all'Assemblea regionale. Come componente della commissione parlamentare antimafia firmera' assieme al giudice Cesare Terranova, deputato della sinistra indipendente pure assassinato nel 1979, la relazione di minoranza incentrata sui rapporti tra mafia e politica. ''Tale compenetrazione - scrive - e' avvenuta storicamente come un risultato; cercato e voluto da tutt'e due le parti''. Negli anni '80 coglie e interpreta l'evoluzione della mafia che, sotto la dittatura di Toto' Riina, mutua dal terrorismo non solo i metodi ma anche le strategie di attacco allo Stato e agli uomini delle istituzioni impegnati nelle inchieste piu' penetranti.

Dopo la sua morte l'introduzione del reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni -  La Torre ripensa anche la strategia antimafia e punta a disarticolare il potere economico di Cosa nostra. Si fa percio' promotore di un disegno di legge, che sara' approvato solo dopo la sua morte e l'uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che introduce nell'ordinamento penale il reato di associazione mafiosa e prevede la confisca dei patrimoni illeciti. Nel 1981 torna in Sicilia e subito dopo diventa segretario regionale del Pci. Ha appena il tempo di promuovere un vasto movimento pacifista contro l' installazione dei missili Cruise a Comiso. Avvia la raccolta di un milione di firme, organizza marce e manifestazioni. Sostiene la nomina di Carlo Alberto Dalla Chiesa a prefetto di Palermo. Ma avverte anche il rischio di una forte esposizione e teme la saldatura tra forze oscure e poteri criminali. ''Ora tocca a noi'', confida a Emanuele Macaluso pochi giorni prima di essere assassinato. 

Per gli omicidi La Torre - Dio Salvo urono condannati all'ergastolo come esecutori materiali dei due omicidi Giuseppe Lucchese, Nino Madonia, Salvatore Cucuzza e Giuseppe Greco. Nel 1995 vennero condannati all'ergastolo i mandanti: i boss mafiosi Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci.

 LE INIZIATIVE PER RICORDARE PIO LA TORRE E ROSARIO DI SALVO - 40° Anniversario dell'uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo - Sabato 30 aprile dalle ore 9,30 alle ore 12,30 al Palazzo Reale di Palermo - Cortile Maqueda si avranno le relazioni di studenti italiani e interventi di rappresentanze istituzionali, politiche e dei familiari. Qui potete seguire la diretta. 

La Cgil Palermo questa mattina alle 8.30 in via Li Muli, luogo dell’agguato dove 40 anni fa persero la vita Pio La Torre e Rosario Di Salvo, prenderà parte alla cerimonia di commemorazione e alla deposizione delle corone di fiori. Quindi parteciperà all’iniziativa organizzata per le ore 9.30 dal centro studi Pio La Torre presso il cortile Maqueda di palazzo Reale.

Nel pomeriggio alle ore 16.30 all’Istituto Gramsci, all’iniziativa “Seminare legalità” di Cgil e Flai, Pio La Torre, sindacalista e dirigente del Pci, sarà ricordato in occasione della Quarta giornata della memoria dei sindacalisti uccisi dalla mafia.

“L’Italia intera deve gratitudine a Pio La Torre. Senza il suo impegno, senza la legge che ha voluto con tutte le sue forze, anche a costo della sua vita, oggi avremmo ancora una mafia molto forte e uno Stato senza gli strumenti necessari per combatterla adeguatamente”, dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile dipartimento Legalità e Memoria storica Cgil Palermo Dino Paternostro.

L'OMAGGIO DELLA RAI - In occasione del 40esimo anniversario dell'omicidio, la Rai mette in palinsesto una programmazione dedicata. Per quanto riguarda le reti generaliste, la figura di La Torre è ricostruita, con immagini e testimonianze, dal documentario di Giuliana Catamo e Lorenzo Hendel proposto nello "Speciale Enigma - Pio La Torre: il figlio della terra", in onda oggi venerdì 29 aprile alle 15.30 su Rai 3, mentre sabato 30 aprile alle 9 è "Unomattina in famiglia" a ripercorrerne la vicenda.

Rai Cultura propone, invece, sul suo canale Rai Storia il doc "Diario civile - Pio La Torre, per tutta una vita", in onda questa sera alle 22.45, in replica sabato 30 aprile alle 10.30 e proposto anche da RaiPlay in Home page, all'interno della sezione "Hero". L'agguato mortale viene, inoltre, ricostruito da "Il giorno e la storia" in onda sabato 30 aprile a mezzanotte, e in replica alle 8.30, 11.30, 14, 20.10. Il portale e i social di Rai Cultura presentano uno speciale che - con filmati d'epoca, interviste e testimonianze di chi più da vicino lo ha conosciuto - ricostruiscono la vita e l'attività politica del parlamentare siciliano.

Impegno, inoltre, per l'informazione Rai che dedicherà servizi, dirette e approfondimenti nelle edizioni dei telegiornali e dei giornali radio di tutte le testate. In particolare, la redazione della Tgr Sicilia - dopo aver ripreso la manifestazione dello scorso 22 aprile, con la pulizia della lapide commemorativa da parte degli studenti di alcune scuole di Palermo - seguirà sabato 30 la cerimonia solenne che si ripete ogni anno nel giorno dell'omicidio. Proporrà, inoltre, un servizio sull'archivio di Pio La Torre, oggi custodito presso l'Istituto Gramsci siciliano e uno sulla docufiction che proprio in questo periodo si sta girando a Palermo sulla vita del dirigente del Pci.

RaiNews24 seguirà le celebrazioni commemorative della ricorrenza con collegamenti in diretta da Palermo. Infine, l'anniversario sarà ricordato a pagina 407 di Televideo all'interno della rubrica "Accadde oggi".