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02/06/2022 06:00:00

Un euro per entrare a Birgi. Ombra: "Era il caos. Così puntiamo a nuovi investimenti"

“Le code? E' normale qualche disagio quando ci sono dei cambi epocali. Lo abbiamo fatto per aumentare la sicurezza in aeroporto e per finanziare i servizi. Erano tutti pronti alle barricate quando l'aeroporto stava chiudendo, adesso non si vuole pagare un euro per permettere nuovi investimenti?”.

Salvatore Ombra, presidente di Airgest, difende la novità introdotta ieri all'aeroporto di Trapani Birgi. Per accedere al Vincenzo Florio, infatti, bisognerà pagare un euro per un'ora di sosta.

Ieri lunghe code davanti alle barre appena entrate in funzione, con proteste da parte degli automobilisti. “Molti automobilisti dovevano capire come funzionava il sistema. Altri non volevano pagare. Stiamo settando tutto e quando il sistema entra a regime sarà più scorrevole”, ha detto Ombra a Buongiorno24, la diretta del mattino di Tp24.

Le persone si dividono. C'è chi vede un'esagerazione (addirittura chi lo definisce incostituzionale) l'euro per entrare, chi invece pensa sia in linea con quanto accade in altri aeroporti. Molti commenti sui social, per una decisione che già si preannunciava divisiva.

Sui motivi che hanno portato alla decisione di far pagare un euro per l'ingresso al Vincenzo Florio, Ombra spiega: “Il principio è quello di aumentare la sicurezza all'interno dell'aeroporto. Nonostante ci fossero 30 minuti di sosta gratuita, la gente preferiva accatastarsi fuori dall'aerostazione, nel corso del tempo c'erano stati degli incidenti. Non potevamo affrontare la stagione estiva in questo modo. Non è una nostra novità, in altri aeroporti è così, anche all'estero. La gente entra, viene indirizzata, lascia con tranquillità chi accompagna. Non è vero che l'aeroporto non dà servizi. Già il fatto di partire da Trapani è un servizio, quando fino a qualche mese fa era un rischio. Il mio obiettivo è anche quello di portare in equilibrio il conto economico. Quindi un aspetto è la sicurezza, uno è quello economico. Abbiamo adottato questo provvedimento perchè un euro è poca cosa rispetto alla possibilità di potenziare il nostro scalo. Ho letto commenti incredibili in queste ore. C'è chi ha parlato addirittura di mafia, qualcuno ha detto che è un atto incostituzionale. Alcune hanno superato il limite”. Se vogliamo che l'aeroporto vada avanti è necessario fare scelte, anche impopolari. L'aeroporto deve continuare a sopravvivere di proprie risorse. Quando l'aeroporto era chiuso 40 mila persone hanno firmato la petizione, tutti erano pronti a contribuire. Ma in che modo?”.

C'è molta gente, in effetti, che va ad accompagnare o a prendere in aeroporto amici e parenti viaggiatori. Questo perchè, i pochi servizi di trasporto, non vengono molto utilizzati dai “locali”, e anche perchè mancano servizi pubblici. Le famose navette, i treni alla stazione di Mozia Birgi, ad esempio. “Questo bisogna chiederlo ai sindaci, io posso pungolare. Uno dei motivi per cui abbiamo preso questa decisione, ad esempio, è perchè mancano i vigili urbani a Birgi, che sarebbero di competenza di Trapani o Misiliscemi”, spiega Ombra. “Ho incontrato gli operatori. L'aeroporto comincia a funzionare molto. Era vantaggioso per gli operatori senza dare un contributo. Ora pagano anche taxi, autobus, Ncc. Non è un'azione contro di loro, anzi, è un investimento sull'aeroporto”.


Ombra difende la rivoluzione e gli investimenti in aerostazione. Birgi, infatti, si appresta a vivere un'estate molto attiva, e si punta a tornare al milione di passeggeri l'anno.
Ecco l'intervista integrale.