Quantcast
×
 
 
20/06/2022 06:00:00

Grillo, Tranchida e gli altri. Raddoppia lo stipendio dei Sindaci. Ecco quanto guadagnano

Alla fine anche i sindaci e a cascata i consiglieri comunali siciliani riescono ad ottenere l’aumento dello stipendio. Quasi il doppio, per allineare la Sicilia alle decisioni prese, nel silenzio generale, dal parlamento nazionale nella Legge di Bilancio 2022.

Dal 2024 infatti aumentano le indennità per i sindaci siciliani, come stabilito nei giorni scorsi da una circolare firmata dall’assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto. Gli stipendi dei primi cittadini si adeguerà a quello del governatore. Ad esempio i sindaci delle città metropolitane Palermo, Catania e Messina, passeranno da 7800 euro a 13.800 euro lordi al mese. Zambuto così intende applicare una legge nazionale, ora recepita anche in Sicilia, e riguarda tutti gli amministratori dell’isola, non solo quelli delle città metropolitane. E dipende, ovviamente, dal numero degli abitanti delle città che amministrano.

Ad esempio il sindaco di Trapani, capoluogo di provincia, con più di 50 mila abitanti, passerà da 4596 euro lordi al mese a 9.660 euro di stipendio lordo al mese. Più del  doppio. Staremo a vedere se lo percepirà ancora Giacomo Tranchida, visto che nel 2023 si vota alle amministrative trapanesi. Ma aumentano anche gli stipendi per gli altri sindaci, e finisce bene per chi sarà in carica nel 2024. Come Massimo Grillo, a Marsala. Il suo stipendio passa da 3718 euro lordi al mese 6210 euro di stipendio. Qui un grafico molto chiaro preparato da OpenPolis.

Aumentano di conseguenza anche i compensi massimi previsti per i consiglieri comunali, che collezionano i gettoni di presenza fino ad arrivare ad una soglia invalicabile. Questa soglia però nel 2024 sarà più larga. E così i consiglieri comunali di Trapani potranno percepire, ad esempio, poco più di 2400 euro, mentre adesso hanno il limite di circa 1100 euro lordi mensili. A Marsala da 929 a 1552 euro lordi mensili.

Una norma, quella di adeguare gli stipendi dei sindaci, e a cascata di assessori e consiglieri comunali, che era stata decisa a novembre e inserita nella legge di bilancio 2022. Venivano però escluse le regioni a statuto speciale, come la Sicilia. L’Anci Sicilia aveva protestato, chiedendo al governo regionale un intervento normativo per ratificare quanto deciso a Roma. Cosa che è avvenuta, ma con polemiche. Perchè la legge nazionale prevede per le regioni a statuto ordinario l’aumento del gettone attraverso dei fondi stanziati dallo Stato per non gravare sui bilanci comunali.

In Sicilia, invece, la circolare firmata da Zambuto non prevede stanziamento di somme, e l’aumento di stipendio dovrebbe pesare tutto sulle casse comunali. E i Comuni siciliani sono in buona parte sull’orlo del dissesto. Da qui nasce la polemica di Anci Sicilia. Alla fine, però, i sindaci guadagneranno di più. E’ quindi durata poco la sforbiciata agli stipendi decisa qualche anno fa contestualmente al taglio del numero dei consiglieri comunali. Insomma, una nuova beffa per i cittadini, che in queste manovre non hanno mai voce in capitolo.