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23/06/2022 11:15:00

Cosa ha detto Musumeci sulla sua ricandidatura? Il solito bluff 

 La conferenza stampa di Nello Musumeci, attuale presidente della Regione, si apre con un video registrato l’anno scorso allo Spasimo di Palermo, dove l’esecutivo regionale ha fatto il bilancio dei 4 anni di attività.

La prima regola della vita di Musumeci, lo dice ai cronisti presenti, è la coerenza, che in politica è un valore, poi continua: “Io sono un presidente scomodo in una terra che finge di voler cambiare, credo ancora nel primato della polita e nel valore dell’unità del centrodestra e come tutti i valori va salvaguardato andando oltre le ambizioni di tutti”.

 

A Roma, finito il turno di ballottaggio, si riuniranno i leader dei vari partiti della compagine del centrodestra e inizieranno a parlare di Sicilia, Musumeci ha chiesto alla Meloni di mettere di lato il suo nome, e quindi la sua candidatura, se il nome risultasse scomodo e divisivo.

Musumeci è arrivato in conferenza stampa come ci ha abituato negli ultimi anni: non dice nulla. E’ in campo, resta candidato ma non lo sarebbe più se a Roma il suo nome dovesse risultare non unitario per la coalizione.

 

Musumeci non si arrende,non si dimette, non lascia il campo delle elezioni regionali, è e resta candidato per le elezioni regionali di novembre, si farà di lato solo ad alcune condizioni: vuole sapere perché gli alleati non lo vogliono più.

Il suo impegno, dice, è con il popolo siciliano e con nessun altro: “rimanendo con la schiena dritta, con integrità morale, e con lo stesso entusiasmo di prima”.

 

Non è una resa, e annuncia, che la sua è una scelta di responsabilità, andrà in giro per la Sicilia ad inaugurare cantieri: “La mia è una scelta di responsabilità nei confronti del centrodestra, il mio governo ha tracciato la strada del cambiamento anche se ho ricevuto ignobili attacchi dal fuoco amico pronti ad attaccare il presidente e non le opposizioni”.

 

La sua forza sono i sondaggi di ultima uscita: “Tutti i sondaggi in tutti gli scenari mi danno vincente, eppure per alcuni miei alleati io rimango un presidente e un candidato divisivo”.

 

Su quello che è accaduto a Taormina: “I comici fanno i comici e sono pagati per questo, hanno fatto il nostro gioco esaltando le strade malmesse. La Regione non si occupa di strade, la competenza è del governo Draghi, quindi del M5S, che ha un sottosegretario. La competenza è del Pd, che partecipa al governo nazionale. La responsabilità è di tutti i partiti, tranne Fratelli d’Italia, che partecipa alla compagine del governo nazionale”.

 

Sulle ipotesi di un eventuale posto al parlamento nazionale: “Io sono di un’altra pasta, o sono messo nelle condizioni di raccogliere ciò che è stato seminato oppure mi metto da parte. Non accetto compromessi”.

Sul finire della conferenza sferra un attacco a Gianfranco Miccichè, senza mai citarlo, ma riferendosi ad una dichiarazione del presidente dell’ARS: “Non fa toccare palla”, a questa battuta Musumeci in conferenza ha commentato: “Ci sono palle e palle e certe palle sono pericolose, siamo in Sicilia”.

Insomma, in conferenza stampa nulla di nuovo, si è semplicemente ribadito che non c’è alcuna volontà di fare un passo indietro tranne che la compagine di centrodestra non dovesse più andare unita.