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04/07/2022 10:10:00

Continua l'aumento del Covid in Sicilia e in Italia. L'appello: "Mettete sempre la mascherina"

 Secondo i dati ufficiali sono oltre un milione i positivi al Covid19 in Italia. Ma si stima che almeno il triplo sarebbero quelli reali, non dichiarati. 

Il Covid avanza sempre di più in Sicilia e in Italia.

Qui i dati siciliani e trapanesi nel dettaglio.

Sarebbero 3 milioni gli infettati reali secondo Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica dell'università di Milano.

C'è da dire anche che le forme più severe si presentano soprattutto tra i non vaccinati, gli anziani e gli ultra fragili. Eppure le quarte dosi di ultra ottantenni e immunocompromessi, ai quali il secondo booster è dedicato, restano al palo: solo il 28,8% si è vaccinato.

 

"Se la quarta dose fosse stata fatta prima e da più persone l'impatto di Omicron 5 sarebbe stato ridotto, ma in questa fase - spiega - è tardivo autorizzarla per una fetta più ampia di popolazione per fermare la curva dei contagi. Tra due-tre settimane il picco sarà terminato e i casi scenderanno", dice Pierpaolo Sileri, sottosegretario del ministero della Salute. 

Intanto arriva l'appello sull'utilizzo della mascherina per ridurre la circolazione del virus da parte del ministro della Salute Speranza. 

 

 

"E' assurdo che nell'incontro fra governo e parti sociali si sia ridotto l'obbligo della mascherina: non è sensato ridurre le protezioni sanitarie in un momento in cui l'epidemia di Covid-19 sta aumentando in modo esponenziale".

 Lo ha detto all'ANSA il Nobel Giorgio Parisi, riferendosi alla decisione presa il 30 giugno nel Protocollo di aggiornamento delle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro e reso noto dal ministero del Lavoro dopo il confronto con i ministeri di Salute e Sviluppo economico, Inail e parti sociali.
"In un Paese come il nostro le raccomandazioni lasciano il tempo che trovano e sono abbastanza inutili", osserva Parisi riferendosi ancora alla scelta di raccomandare, nella maggior parte dei casi, l'uso delle mascherine. Queste ultime, osserva, "sono importanti per evitare la crescita esponenziale dei casi e per mettere in sicurezza persone fragili, che non si possono chiudere in casa e che hanno comunque diritto a potersi muovere".