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07/09/2022 00:00:00

Carlo Alberto Dalla Chiesa, il suo insegnamento, le elezioni e il rinvio della fiction in tv

Carlo Alberto Dalla Chiesa, la cifra della sua esistenza fu servire le istituzioni, quarant'anni fa, il 3 settembre del 1982, veniva assassinato dalla mafia il generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Palermo, in un attentato nel quale persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo.

Il generale fu una delle figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata, e prima nella lotta dello Stato contro il terrorismo. A Palermo, indagò su Cosa nostra. I marsalesi più maturi lo ricordano, anche perche partecipò alle indagini del caso del mostro lilibetano Michele Vinci, che aveva rapito e ucciso tre bambine a Lilibeo, indagini che furono coordinate dall'allora procuratore di Marsala, Cesare Terranova, anche lui ucciso dalla mafia.

Divenuto generale di brigata a Torino dal 1973 al 1977, fu protagonista della lotta contro le Brigate Rosse, su sua proposta venne creato il "Nucleo Speciale Antiterrorismo", arrestò grazie al suo metodo d'infiltrare personale della benemerita nel gruppo terroristico, i due fondatori maschi - la donna fu Margherita Cagol -, delle BR, Renato Curcio e Alberto Franceschini.

Promosso generale di divisione comandò la Divisione Pastrengo a Milano, poi divenne vicecomandante dell'arma. Fu spedito in Sicilia da Prefetto e divenne martire dopo poco più di tre mesi: raggiunto all'uscita della Prefettura da un commando mafioso fu trucidato. Il figlio Nando è stato parlamentare per tre mandati, di centrosinistra fondando finanche un partito Italia Democratica. Adesso è la volta della sorella Rita, volto della tv, candidata con Forza Italia. Stucchevole la motivazione della Rai che ha rinviato la messa in onda di una miniserie sul Generale, la reazione del fratello è chiara: "Una decisione infelice, una scelta eccessiva. È uno smacco alla sua memoria: mandarla in onda a ottobre è come fare Natale il 7 gennaio. Capita di andare in giro e di sentirmi dire “il generale? Ah sì, il papà di Rita”. Con mio rammarico, peraltro. La tv dà grande popolarità, ma Rita ce l’ha già e non sarà una serie a dargliene un'altra".

Altro è la condanna dell'ex senatore Marcello Dell'Utri a 7 anni di reclusione passati in giudicato per concorso esterno in associazione mafiosa, essendo stato riconosciuto mediatore tra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi, ma la conoscenza di ciò e della sua scelta dovrà rispondere a se stessa l'ex conduttrice di Forum. L'insegnamento di Carlo Alberto Dalla Chiesa deve permeare dal prossimo 26 settembre la nuova classe politica, soprattutto quella siciliana nel servire le istituzioni.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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