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20/11/2022 00:05:00

L'emergenza umanitaria, abitativa e quella nel saperle affrontare...

 Emergenza. Circostanza imprevista, accidente. In particolare condizione di cose, momento critico, che richiede un intervento immediato, soprattutto nella locuzione stato di emergenza - espressione peraltro priva di un preciso significato giuridico nell’ordinamento italiano, che, in situazioni di tal genere, prevede invece lo stato di pericolo pubblico -.Con usi più generici e più comuni: trovarsi in una situazione d'improvvisa difficoltà; intervenire solo in caso d'urgenza; adottare provvedimenti eccezionali, ma resi necessarî dalla particolare situazione; cercare un rimedio d’emergenza. Nei giorni scorsi abbiamo assistito al solito teatrino della classe politica di governo che vuole fare passare come tale il fenomeno migratorio che non è perché per molti dei 90mila sbarcati il nostro territorio è di passaggio, infatti, nel sistema d'accoglienza dello stivale sono presenti in 105mila-fonte Viminale -.

Se la maggioranza in relazione anche ai clandestini presenti sul territorio nazionale una soluzione potrebbe essere: una sanatoria per gli invisibili che si stimano in 500mila, formarli nei lavori richiesti dal mercato approvando il salario minimo garantito pari a 10€ all'ora lordi al quale devono adeguarsi tutti i CCLN che sono al di sotto,e l'attuazione dei flussi migratori attraverso i corridoi umanitari,aggiungendo ai due già esistenti in Africa-Etiopia e Libia- l'Angola. Un dato che deve farci riflettere: nel 2019 i deceduti sono stati nello stivale in 650mila e i nati 400mila e il trend è diventato strutturale nel 2013 gli abitanti erano 60,800milioni, al primo gennaio 2022 59milioni. È siffatto certamente la dispersione scolastica se io 12,7% dei minori non arriva neanche al diploma delle scuole superiori, il 9,7% degli studenti con un diploma superiore nel 2022 si ritrova in condizioni di dispersione "implicita", cioè senza le competenze minime necessarie-secondo gli standard INVALSI - per entrare nel mondo del lavoro o dell'Università.

Anche Marsala sta conoscendo quella abitativa, recentemente in via Regione Siciliana, nel rione popolare conosciuto come via Istria, una famiglia, marito, moglie, e quattro figli, di cui uno minorenne, da mesi viene ospitata da degli amici e che tra pochi giorni si troverà senza un tetto. Tutto ciò perchè otto mesi fa qualcuno gli ha “rubato” la casa. Chi? Una coppia, giovane, con un bambino. I legittimi assegnatari dell'abitazione fecero denuncia. l vigili urbani un’ordinanza di sgombero, circa sei mesi fa. Provvedimento che non è stato rispettato. Anche perchè, a Marsala, circa la metà degli immobili popolari sono occupati abusivamente, ed è una vera giungla.

Hanno chiesto aiuto al sindaco Massimo Grillo, che dice la casa tornerà di nuovo a loro, ma quando non è dato sapere. Mesi fa la testata che mi ospita ha raccontato la storia di una ragazza di 18 anni, che si è vista sottratta la casa in cui è nata, in cui viveva e ha lasciato i ricordi. In una notte, quella di Capodanno, un'altra famiglia occupò abusivamente l'immobile. Il primo cittadino d'allora, lo stesso di oggi, rispose, alla ragazza, che "Non si sono mai fatti sgomberi. Dovrei andare in ordine cronologico[...]". Poi il tutto si sbrogliò senza l’intervento dell'ente, dopo che il caso era finito su Rete4, con la rinuncia degli abusivi. Il sapore amaro nel narrare queste vicende è che ci sia un'Emergenza del pensiero nell'affrontarle.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-04-23 13:01:00
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