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01/12/2022 10:00:00

Il cambio di nome alla via D'Aleo e il dibattito sulla via Mancina

Dopo la battaglia vinta dai cittadini trapanese per il cambio del nome della via D'Aleo e il ritorno la vecchia denominazione via Lombardo è conseguentemente è sorto un altro problema: trovare allo “sfrattato” preside una nuova allocazione idonea ad ospitarlo nel tempo.

A tal fine, da più parti, si fa il nome della storica via MANCINA che piace agli stessi in quanto trovasi adiacente al Liceo Classico XIMENES, prestigioso istituto dove il prof. Pio D’Aleo ha insegnato e diretto per molti anni.
Ma, dall’altro lato della “barricata”, ci sono tanti trapanesi ai quali, pur condividendo la lodevole iniziativa di intitolare una via al preside D’Aleo, fine intellettuale trapanese, non sta bene che la storica via MANCINA venga cancellata.

Infatti, per chi lo avesse dimenticato, tale via anticamente CALA MANCINA e successivamente intesa STRATA FERA, è stata sempre un importante punto di riferimento stradale che, nel passato, oltre alla fera mezzaustana ha anche ospitato: la scuola media statale "Livio Bassi" che tanti, DATATI, hanno frequentato la sede dell’Associazione Reduci e Combattenti di Trapani. La casa ove nacque il famoso letterato Alberto BUSCAINO CAMPO, come riporta la lapide muraria ivi collocata il 26 gennaio 1926 in occasione del centenario della sua nascita in Trapani il 26 gennaio 1826.

Poi, come se questo non bastasse, facendo un tuffo nella storia passata della nostra tanto bistrattata città di Trapani apprendiamo che, nella stessa storica via, sin dal 1700 vi dimorava il ricco ed influente casato dei BARRABINO(I) composto prevalentemente da notai di origine genovese che tra l’altro annoverava anche: illustri professori, un famoso medico nonchè il di lui figlio, generale e famoso scrittore. Vincenzo nato e morto in Trapani che, avendo sposato la tesi di Samuel BUTLER, ha anche scritto L’ODISSEA RIVELATA.

Tale via, nei censimenti parrocchiale dell’epoca era appunto denominata ISOLA BARRABINI e c’è chi propone di cancellarla?
Infine, della sua antica denominazione ne è una facile testimonianza la lettura dell’atto di morte, liberamente consultabile presso l’archivio di stato di Trapani, del canonico don Francesco BARRABINO SAURA avvenuta nel 1832 all’età di 71 anni appunto in via LA MANCINA dove il religioso era nato e dimorava.

Non credo quindi, anzi sono sicuro, che il prof D’ALEO, al quale ho dedicato, tra il serio ed il faceto ,una “intervista impossibile” pubblicata dal vostro giornale nell’edizione del 3 luglio 2021, per quell’uomo di onesta e profonda cultura che era, approverebbe che, ancora una volta, per far spazio al suo nome si compisse un altro atto vandalico cancellando. sic et simpliciter,un’altra storica via di Trapani come la via MANCINA.

Vogliamo rispettare e mantenere il ricordo di Pio D’ALEO, ma senza nulla togliere agli ALTRI, semplice,basta procedere, anche se non è cosa facile, ad intitolargli una NUOVA via od in alternativa a rinominare .a suo nome, una delle tante vie come: dei Gelsomini, degli Iris,via delle Rose, ecc. ecc. che nulla e niente rappresentano per la storia della città.
In casi come questo, visti i precedenti : via delle Sirene e via Lombardo, per il rispetto che dobbiamo a Trapani ed alla sua storia passata è preferibile non toccare le vie del centro storico di Trapani salvo, ove occorra per rivisitarne le scritte delle lapidi, laddove ne viene riportato solo il nome del personaggio che si vuole ricordare, senza altra notizia e/o data che è necessaria a meglio individuarlo.

Ciò facendo, gioverebbe, non solo ai Trapanesi che non li ricordano ,ma soprattutto ai visitatori e turisti che magari di Trapani sanno che era la terra della PIOVRA o addirittura la città dove è nata COSA NOSTRA come, viene IMPUNEMENTE detto in una puntata di quello “strano” sceneggiato che, a mio avviso, di bello ha solo il nome e la località di MAKARI.

Ad esempio, partendo da Torre di Ligny ci si chiede chi ricordano le vie: Carolina. Giovanni Da Procida. Barlotta, Patrico. Eliodoro Lombardi, Balì Cavarretta, Antonino Turretta, Catito, Barone Sieri Pepoli, Osorio, ecc. ecc.

Sono sicuro però che il buon sindaco, rag. Tranchida, che ha avocato a se i compiti della ex Commissione Toponomastica, troverà sicuramente una giusta soluzione per fare, giunti già in atmosfera natalizia, tutti contenti e felici.

Rosario Salone