Parte il procedimento autorizzativo del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per l’interconnessione Italia-Tunisia. Un progetto finanziato dalla Commissione europea con oltre 300 milioni di euro, in un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro.
200 km di cavi elettrici sottomarini ad 800 metri di profondità, ad opera di Terna e del gestore della rete elettrica tunisina STEG, che collegheranno Europa ed Africa rendendo l’Italia hub energetico del Mediterraneo per la gestione dei flussi di energia da fonti rinnovabili.
“Si tratta di una infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l'Europa - ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna - che potrà contribuire in maniera significativa all’indipendenza energetica, alla sicurezza del sistema elettrico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Siamo molto soddisfatti del finanziamento da parte della Commissione Europea – ha aggiunto Donnarumma - che ha riconosciuto la valenza strategica del nostro progetto”.
L’approdo italiano sarà Castelvetrano, in provincia di Trapani, dove il cavo interrato percorrerà strade esistenti lasciando inalterati ambiente e paesaggio per 18 km fino ad arrivare a Partanna, , dove sarà costruita la nuova stazione di conversione vicino la Stazione Elettrica già esistente.
Questo dopo la fase di consultazione pubblica in cui sono state analizzate e discusse le osservazioni pervenute da amministrazioni, enti e cittadini, conclusasi nel luglio 2021.
Questa nuova interconnessione tra Italia e Tunisia, prevista da Terna nel Piano di Sviluppo 2021, insieme agli elettrodotti tra Italia-Francia, Italia-Grecia, Italia-Svizzera, Italia-Austria e al progetto di rifacimento del collegamento tra Sardegna-Corsica-Italia, “consentirà al Paese – si legge nella nota stampa diffusa da Terna - in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di hub elettrico in Europa e nell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale”.
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