Quantcast
×
 
 
16/03/2023 06:00:00

  I concorsi all’Asp di Trapani e le proteste degli idonei non assunti

“Non c’è più spazio per i raccomandati. Adesso dobbiamo prendere i medici più bravi. I migliori”. Il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Vincenzo Spera, due giorni fa durante il consiglio comunale aperto sulla sanità a Marsala ha fissato il suo obiettivo.

Quello di scardinare pratiche adottate in passato per la nomina di primari di reparti: ““Stiamo cercando di migliorare la sanità con l’assunzione di 30 primari, abbiamo l’obiettivo di prendere i migliori, è così che si diventa attrattivi”.


Spera da quando è al vertice dell’Asp di Trapani ha fissato tra i suoi obiettivi quello di far fronte alla carenza di personale, medico e infermieristico. Sono stati pubblicati avvisi per diverse posizioni sanitarie e arriveranno anche medici stranieri.
Ma ci sono ancora concorsi che, nonostante siano passati parecchi anni, non sono arrivati ad una conclusione, e i candidati risultati idonei adesso sono stanchi di aspettare e di ricevere risposte “poco convincenti”.

E’ il caso ad esempio dei concorsi per collaboratori amministrativi da impiegare a tempo determinato e a tempo indeterminato.
La vicenda era stata raccontata da uno dei partecipanti poi risultato idoneo in graduatoria al concorso.

Una graduatoria per 137 collaboratori amministrativi, esaminati a giugno 2021, per un contratto a tempo determinato. Contemporaneamente era stato pubblicato un bando per 10 posti per la stessa figura professionale con contratto a tempo indeterminato. Quest’ultimo bando è stato poi ampliato a 50 posti e chiuso a maggio 2022, con l’attesa della chiamata per gli esami. Tra chi farà l’esame ci sarà anche chi ha già affrontato quelli per la graduatoria a tempo determinato. In tutto ciò l’Asp ha prorogato i contratti ai precari Covid fino a maggio 2023, persone assunte per l’emergenza pandemica con il clickday. “Perché l’asp di Trapani continua a prorogare contratti ai precari Covid, quelli del "click day" a pubblicare nuovi bandi, se per la stessa posizione professionale vi è già una graduatoria da cui attingere personale?” si chiedono gli idonei.


L’Asp ha risposto con una spiegazione molto tecnica. In pratica, ha spiegato l’Asp, che gli idonei alla prima selezione “non vantano un diritto soggettivo all’assunzione, trattandosi di una selezione finalizzata alla formulazione di un elenco per l’attribuzione di incarichi a termine, sono stati immessi in servizio”. Si tratta inoltre di una procedura per titoli e colloquio. Mentre quella per i posti a tempo indeterminato è ancora in essere, ed è una procedura per titoli ed esami.


Questa, invece, una risposta alla replica dell’Asp da parte di un partecipante al concorso.
“Ringrazio l’Asp di Trapani per la celere risposta ai nostri quesiti ma noi - idonei in graduatoria - non siamo pienamente soddisfatti dei chiarimenti dati.
A tal proposito siamo pienamente consapevoli che non possiamo vantare alcun diritto per l’assunzione diretta pur avendo affrontato un esame concorsuale per la formazione di una graduatoria che serve a rimpiazzare posti vacanti nell’attesa del concorso di 50 posti a tempo indeterminato da coll. amministrativo.
Ci troviamo però di fatto davanti ad una scelta da parte dell’Azienda Sanitaria, pur avendo questa rispettato tutte le normative sia nazionali che regionali, e cioè quella di prorogare i contratti dei collaboratori amministrativi assunti con il click day per altri tre mesi, come da Voi affermato, per 12 ore settimanali. Quindi ci chiediamo perché l’Asp di Trapani, che in Sicilia è stata l’unica Azienda sanitaria a fare la proroga più lunga per tale personale, ha preso questa decisione bloccando secondo noi anche lo scorrimento della nostra graduatoria.
Confidiamo nel rispetto della nostra Costituzione Italiana che all’art. 97 ribadisce che al pubblico impiego si accede solamente tramite concorso”.

C’è da dire che gli idonei in graduatoria sono molto perplessi delle procedure che si stanno seguendo, e sono pronti ad unirsi per avviare, se ci sono gli estremi, una battaglia legale.