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01/04/2023 06:00:00

La Sicilia al Vinitaly 2023: arriva la carica di 141 cantine 

Al via da domani e fino al 5 aprile la 55esima edizione di Vinitaly. Nei padiglioni della Fiera di Verona uno show con oltre 4mila aziende del settore, più di mille 'superacquirenti' esteri di vino italiano (da 68 Paesi) già accreditati; una crescita del 43% rispetto al 2022. Buyers in arrivo soprattutto da Usa, 'Africa, Asia, con il grande ritorno della Cina e Giappone, nonché centro e sud America, e naturalmente Europa.

I numeri - Un quartiere fieristico di oltre 100mila mq netti, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni (dati aggiornati al 2 marzo).  Business, quindi, ma anche comunicazione. Vinitaly, infatti, è un mega spot al vino italiano con quasi 4miliardi di audience generata sui media in Italia e all’estero nella settimana clou della manifestazione. Un ritorno intangibile di promozione indiretta che coinvolge anche gli altri due saloni che si svolgono in contemporanea a Verona - Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers - che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.

 Sicilia al Vinitaly 2023 -  La Sicilia del vino parteciperà con 141 aziende vitivinicole al Vinitaly 2023.  Nel Padiglione 2, oltre alle cantine, ci saranno 3 associazioni (Assovini, Pro.Vi.Di. e Vitesi), i consorzi di tutela DOC (Sicilia, Etna, Pantelleria, Mamertino, Faro, Malvasia delle Lipari, DOCG Cerasuolo e DOC Vittoria), la Fondazione SOStain per la sostenibilità della vitivinicoltura, la Regione e l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio. Migliaia di persone tra addetti al settore e appassionati che testimoniano quanto il business del vino muova nell’Isola.

Il Consorzio vini DOC Sicilia al "Vinitaly 2023" - Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia giunge a Verona per l'edizione numero 55. Al Vinitaly hanno quest'anno aderito 68 aziende siciliane, che saranno presenti attraverso le loro referenze allo stand (G87, Padiglione 2 - Sicilia), per un totale di ben 125 vini. Il Consorzio propone inoltre alcuni appuntamenti per illustrare alcuni dei suoi progetti e delle sue attività. "Siamo lieti di partecipare alla 55° edizione del Vinitaly - sottolinea Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia - che di certo negli anni ha contribuito alla crescita e al successo del vino italiano sui mercati internazionali. Il Consorzio accoglierà al suo stand tutti coloro che vorranno conoscere più da vicino, in uno spazio interamente dedicato, i vini della Denominazione. In uno scenario come quello attuale è importante per tutti i produttori dell'isola un brand sempre più riconosciuto come la Doc Sicilia". Gli incontri allo stand si terranno a partire da domenica 2, oggetto di particolari focus riservati a stampa specialistica e operatori del settore sui vitigni più rappresentativi dell'isola, ovvero Nero D'Avola, Grillo, Lucido. Alcuni appuntamenti, ospitati nella Hall Meeting del Padiglione 2 - Sicilia, sono invece dedicati a iniziative che il Consorzio sta portando avanti, a partire dalla Conferenza Stampa "Vino & eccellenze siciliane: Il Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia e Le Soste di Ulisse uniti per la promozione del patrimonio del "Continente Sicilia", che si terrà lunedì 3 aprile alle 12.45. In questa occasione saranno illustrati i dettagli della partnership siglata tra Doc Sicilia e l'associazione che raccoglie in Sicilia ristoranti gourmet e tradizionali, pasticcerie storiche, hotel di charme, cantine e istituzioni culturali private. Mercoledì 5 aprile alle ore 10 saranno illustrati gli aggiornamenti del progetto "L'identità del vigneto Sicilia - Il vivaio Paulsen e la valorizzazione del germoplasma viticolo siciliano". 

 

Le aziende di ASSOVINI - Sono quarantasette le aziende che al Padiglione 2 del Salone Internazionale di Verona rappresenteranno la ricchezza e l’unicità del patrimonio enologico siciliano attraverso la collettiva di Assovini Sicilia. L’associazione, nata nel 1998, oggi riunisce 98 aziende e continua a promuovere la biodiversità siciliana valorizzando e supportando il ricambio generazionale in corso. “Vinitaly si conferma una vetrina internazionale importante per i nostri produttori - afferma Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia. Le proiezioni per questa edizione parlano di oltre 1000 top buyer selezionati da 68 paesi, +43% rispetto al 2022. Grande attesa per il ritorno dell’Asia, con la Cina in testa. Senza dubbio, la fiera rappresenta il più grande centro b2b del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni – continua de la Gatinais. La Sicilia c’è ed in grande forma, attraverso tutte le sue denominazioni, indicazioni geografiche, consorzi ed associazioni. “In un solo anno, nonostante la crisi energetica, il post-covid, il conflitto in Ucraina, le adesioni ad Assovini Sicilia sono cresciute del 10%, segno che il nostro associazionismo, la sinergia e il fare sistema si rivelano vincenti per tutti”- commenta il presidente di Assovini Sicilia. 

 Le aziende di Assovini Sicilia al Padiglione Sicilia 2 - Alessandro di Camporeale, Assuli, Baglio di Pianetto, Baglio Oro, Cantine Colosi, Cantine Europa, Caruso&Minini, Casa Grazia, Castellucci Miano, Cusumano, Cva Canicattì, Di Giovanna, Dimore di Giurfo, Disisa, Donnafugata, Duca di Salaparuta, Fazio Casa Vinicola, Feudo Arancio, Feudi del Pisciotto, Feudo Montoni, Feudo Solaria, Fondo Antico, Gaglio vignaioli, Gulfi, Horus, Le Casematte, Libera Terra Mediterraneo, Lombardo Vini, Maggio Vini, Musita, Nicosia, Pietradolce, Planeta, Principe di Corleone, Rallo, Santa Tresa, Cantine Settesoli, Tasca d’Almerita, Tenuta di Castellaro, Tenuta Gorghi Tondi, Tenute Navarra, Tenuta Rapitalà, Terrazze dell’Etna, Tornatore, Vasari, Valle dell’Acate, Zisola.

 

Le degustazioni - Al 55° Salone internazionale del vino e dei distillati sono oltre 80 le degustazioni previste  dal calendario ufficiale della manifestazione (in aggiornamento su vinitaly.com). Tra queste, il walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (domenica 2 aprile) e dell’Orange Wine Festival (3 aprile) che vede la presenza di aziende top da 10 paesi, oltre al Vinitaly Tasting - The DoctorWine Selection a cura di Daniele Cernilli (2 e 3 aprile), ideato per i buyer e gli operatori dell’horeca e ai focus di Young to Young ovvero: Le giovani cantine si raccontano ai giovani comunicatori, tre sessioni di degustazione con dieci giovani produttori firmate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.

Prosegue, inoltre, la distinzione tra operatori in fiera e winelover. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the city, il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco: Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the city è organizzato da Veronafiere con la collaborazione di Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.

Tenute Orestiadi - Tenute Orestiadi si presenta alla 55esima edizione del Vinitaly con nuovi progetti che confermano il radicamento nel territorio e il legame con la cultura mediterranea. Fonte di ispirazione l’arte, con l’obiettivo di celebrare la rinascita di una comunità attraverso la bellezza. Un progetto enologico vocato alla qualità, al rispetto del territorio e alla valorizzazione del grande vigneto di Gibellina. Forte anche il legame con l’Etna e con La Gelsomina, un autentico gioiello viticolo. Un vigneto dalla conformazione ad anfiteatro che abbraccia un piccolo lago nato da un cratere spento. Uno spettacolo naturalistico che si coniuga con la produzione di vini che esprimono autenticamente la viticoltura del vulcano. Tenute Orestiadi anima da alcuni anni un’attività sociale finanziando progetti di restauro delle opere che costellano il museo a cielo aperto di Gibellina. Il desiderio di appartenenza con la comunità mediterranea ha ispirato i nuovi nomi dei sei varietali della “La Selezione” che saranno presentati durante l’edizione 2023 del Vinitaly. Ispirati dalla lingua franca Sabìr, anticamente parlata nei porti del Mediterraneo come linguaggio universale, le nuove etichette identificano ogni singolo vino con un nome legato a termini che fanno riferimento alle tradizioni culturali e agricole: Bahar (Mare) sarà il nuovo nome dello Zibibbo, Kemar (Luna) quello del Catarratto, Nissim (Aria) quello del Grillo, Douar (Borgo) quello del Nero d’Avola, Adeni (Mediterraneo) quello del Perricone e infine Mazal (Prosperità) quello del Frappato. Tenute Orestiadi si conferma come una realtà vitivinicola che tende, sempre di più, a stare al passo coi tempi: altra importante novità riguarda infatti l’ingresso di Tenute Orestiadi dal 2022 nel Metaverso, “uno spazio tridimensionale all’interno del quale gli utenti possono muoversi, condividere e interagire attraverso specifici dispositivi”. Grazie all’utilizzo del Metaverso sarà possibile arrivare in ogni angolo del mondo a raccontare la magia del territorio di Gibellina.

Cantina Assuli - Arcodace ’21 e Donna Angelica ’21 le novità della Cantina Siciliana che rilancia la scommessa sugli autoctoni e sulla sostenibilità. Assuli presenta ai buyer italiani ed internazionali Arcodace '21, che amplia la gamma dopo le positive performance negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei dove è presente dallo scorso anno. Un altro Perricone in purezza che completa la triade vincente su questo vitigno-reliquia. Un rosso sorprendente, frutto di una piccola produzione di pregio, ottenuta da un'attenta selezione di uve provenienti dalla Tenuta di Carcitella, nel cuore della Sicilia nord-occidentale. In un packaging eco-friendly: consente di diminuire l’impiego di materie prime, le emissioni di ossidi d’azoto e anidride solforosa e i costi legati ai trasporti. Grande attesa anche per Donna Angelica ’21, completamente rinnovato nell’immagine firmata Spazio di Paolo, più contemporanea e più raffinata, e con nuove caratteristiche organolettiche. Per esaltare sempre di più l’originalità del vitigno, 100% Cataratto Lucido, è stato minimizzato l’impatto del legno: il vino affina e si evolve con un'amplificazione olfattivo - gustativa e per una sua maggiore longevità. Legge il territorio, dunque, con un approccio tecnico senza stravolgerlo, le cui caratteristiche si possono riassumere con due parole: distintività ed eleganza.

Firriato - La Sicilia è un continente vitivinicolo e si esprime perfettamente nel concetto principe di terroir, veri e propri microcosmi pedoclimatici e di biodiversità che, Firriato ha posto al centro della sua visione produttiva. È questo il tema che “Experiencing Firriato in Verona” intende sviluppare con un appuntamento dedicato, nel dopo fiera del Vinitaly insieme a buyer, stampa specializzata, alta ristorazione e i tanti fan che, a Verona, non hanno mai mancato l’incontro con questa Sicilia delle unicità: dall’Etna, all’isola di Favignana, passando per le colline dell’Agro Trapanese. Sarà un lunedì di stile e di puro piacere eno-gastronomico quello che, dalle 16 sino alle 24, andrà in scena a Palazzo Verità Poeta, nel centro più chic della città scaligera, a due passi dall’Arena, per un viaggio nelle tante identità e specializzazioni produttive che Firriato ha saputo interpretare valorizzando i suoi terroir, con quell’approccio di ricerca della massima espressione qualitativa e di stile produttivo. A fare gli onori di casa la famiglia Di Gaetano che, dopo le edizioni di Roma e Milano, ha voluto proporre questo format esperienziale anche a Verona, a testimonianza dell’antico legame tra Firriato e la città scaligera.

Vini Pantelleria Doc e l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria - Una serie di eventi e di novità di rilievo vedranno protagonisti il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei Vini Pantelleria Doc e l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria, impegnati insieme per far crescere sempre di più l’Isola nel segno di una partecipazione congiunta alla 55esima edizione del Vinitaly.

Lunedì 3 aprile, alle ore 15.00, il Padiglione Veneto posizione D4-E4 ospiterà la firma del Protocollo d’intesa per lo sviluppo di azioni congiunte per la tutela e valorizzazione dei patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’Unesco nei territori di Pantelleria e del comprensorio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene da parte delle Regioni Veneto e Sicilia, dell'Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, del Consorzio tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco e del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini a DOC dell'Isola di Pantelleria.

Alle ore 16.30, al Padiglione 8 posizione n. I2-I3, il Consorzio Valdobbiadene accoglierà la degustazione “Dalle note floreali del Cartizze ai sentori intensi del Passito di Pantelleria: due eccellenze italiane provenienti da due simbolici paesaggi rurali storici”.
La degustazione sarà condotta da Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e da Salvatore Murana e Fabrizio Basile, rispettivamente Vice Presidente e Consigliere d’ Amministrazione del Consorzio Vini Doc Pantelleria. Saranno degustati due tipologie di Cartizze, un bianco Pantelleria Doc e un passito Pantelleria Doc.

Martedì 4 aprile alle 11.30, nella sala istituzionale del Padiglione Sicilia, avrà luogo la presentazione “Pantelleria Museo Virtuale: fra identità, saperi e valori, nella pratica agricola della vite ad alberello patrimonio immateriale dell'Unesco”, incontro organizzato per scoprire il Museo Virtuale, contenitore online accessibile da qualsiasi parte del mondo, in italiano e in inglese, che ospiterà l’immenso patrimonio dell’antica pratica agricola di Pantelleria.
Saranno presenti Luca Sammartino, assessore all'Agricoltura della Regione Sicilia e Dario Caltabellotta, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana.

Un esempio di buona pratica tra pubblico e privato è la giusta definizione per la proficua collaborazione tra il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei Vini Pantelleria Doc e l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria, già rodato nel progetto di Candidatura della pratica agricola della coltivazione dell’alberello pantesco a patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco.

Il Presidente del Consorzio per la tutela della Doc Pantelleria, Benedetto Renda, e il Presidente dell'Ente Parco Nazionale di Pantelleria, Salvatore Gabriele, affermano: “Questo Vinitaly rappresenta una pietra miliare per Pantelleria. In continuità con quanto fatto in questi anni, puntiamo a creare valore per l’Isola e guardiamo a nuovi progetti, contando da oggi anche sulla partnership con una delle Doc più prestigiose d’Italia. È l’incontro tra il calore di Pantelleria e il brio delle Colline di Valdobbiadene, entrambe espressione di impegno, saper fare e amore per la terra”.