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16/04/2023 06:00:00

  Un’altra variante del Covid. “Arturo” colpisce soprattutto i bambini: ecco i sintomi

 La variante Covid nota come Arturo o Arcturus, sottovariante di Omicron, è stata individuata per la prima volta in Italia. Lo rende noto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, che spiega: "E' stata identificata dall'équipe di Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia dell'Irccs San Matteo di Pavia, la variante Covid XBB.1.16 denominata 'Arturo'".


"Al momento - aggiunge Bertolaso - non sono presenti notizie di altre identificazioni di 'Arturo' a livello italiano. Abbiamo prontamente avvisato il ministero della Salute e i nostri laboratori sono in continuo contatto con l'Istituto superiore di sanità, con il quale collaborano alla sorveglianza nazionale". "Per questa nuova variante - continua Bertolaso - non sono presenti evidenze per prevedere misure aggiuntive: rimane sempre importante come prevenzione, non solo per il Covid, ma per tutti i virus respiratori, una corretta igiene delle mani e l'utilizzo di mascherine in presenza di persone fragili/malate e quando si hanno i sintomi dell'influenza".


L'arrivo in Italia della variante Covid XBB.1.16 o 'Arturo' certificato dalla survey dell'Istituto superiore di sanità, "è un evento atteso, prima o poi doveva capitare che arrivasse in Italia. È posta sotto attenzione perché si sta diffondendo molto in India, come tante altre in precedenza. Se è veramente più contagiosa, potrebbe prendere il posto di 'Kraken' che comunque è passata quasi inosservata. Penso sarà lo stesso per 'Arturo', ma se non fosse così però e ci fosse un aumento di casi nei bambini con correlati casi di congiuntivite" tra i sintomi, "sarà un chiaro segnale e monito alla necessità di aumentare la copertura vaccinale nei giovani". La nuova variante ha infatti sviluppato la capacità di provocare un nuovo sintomo: colpisce gli occhi, provocando sintomi molto vicini a quelli causati da una congiuntivite.

 


In Sicilia continuano a diminuire nuovi casi (-17,94%) e ospedalizzazioni


In linea con la tendenza nazionale, anche nella settimana dal 3 al 9 aprile in Sicilia è stato registrato un netto calo di infezioni da Covid-19. I nuovi contagi rilevati sono stati 654, ovvero -17,94% rispetto alla settimana precedente, con un’incidenza di 14 casi per 100.000 abitanti. I dati sono riportati nell'ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato per la Salute della Regione Siciliana.


L'incidenza di nuovi positivi più elevata rispetto alla media regionale si è registrata nelle province di Trapani (19/100.000 abitanti), Palermo (17/100.000) e Agrigento (16/100.000). In base alla suddivisione per fasce d'età della popolazione, il maggior numero di casi, in termini assoluti, si è registrato in quelle 45-59 anni (156), 25-44 anni (146), 70-79 anni (112) e 60-69 anni (108).


Nello stesso arco di tempo si è registrato un calo anche delle nuove ospedalizzazioni. La metà dei pazienti positivi ospedalizzati, inoltre, è risultata non vaccinata.


Per quanto riguarda le vaccinazioni, i dati sono aggiornati all'11 aprile. Dall'inizio della campagna in Sicilia sono state somministrate complessivamente 10.734.947 dosi. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 22,80% del target regionale, mentre il 19,60%, risulta con ciclo primario completato. Nel target over 12, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 91,03% e i soggetti che hanno completato il ciclo primario all’89,65%, mentre rimane ancora da vaccinare l’8,97%.


Per quanto riguarda la terza dose, sono ancora 1.120.799 i cittadini che, nonostante ne abbiano diritto, non l’hanno ancora effettuata. I vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono complessivamente 2.774.154 pari al 71,22% degli aventi diritto incluso il target 5-11 anni. In merito alla quarta dose, sono state effettuate complessivamente ai residenti in Sicilia 243.669 somministrazioni delle quali 214.158 a soggetti over 60. Si attestano a 10.374, infine, le quinte dosi somministrate.