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26/04/2023 06:00:00

Cento giorni dall'arresto di Matteo Messina Denaro. Oggi compie 61 anni

 Oggi sono trascorsi esattamente 100 giorni dall’arresto di Matteo Messina Denaro e proprio oggi, 26 aprile 2023, l’ex latitante di Castelvetrano compie il suo sessantunesimo compleanno, il primo della sua vita in carcere.

Il boss, infatti, fino al giorno del suo arresto, avvenuto nei pressi della clinica La Maddalena di Palermo, non aveva mai fatto un giorno di carcere, così come lui stesso ha tenuto a sottolineare alle guardie, quando è arrivato nel supercarcere dell’Aquila: “fino a ieri ero incensurato…”.

Negli ultimi anni i compleanni del boss di certo non sono stati tranquilli, visto che si sono susseguite oltre cento misure cautelari nell'ambito delle indagini che riguardavano la sua ricerca, con sequestri di beni per oltre 150 milioni di euro, a familiari, prestanomi e appartenenti alla sua rete di fiancheggiatori.

Quello di oggi è un compleanno che segna una tappa totalmente diversa nella vita di Messina Denaro, che per pochi mesi non ha compiuto i trent’anni esatti di latitanza, e che forse, davvero credeva di continuare a restare libero di vivere la sua vita, quasi normalmente, come faceva, dietro una falsa identità, grazie a quella fidata rete di persone che lo sostenevano in tutte le necessità quotidiane, lo coprivano e per questo lo rendevano invisibile. E forse prima del 16 gennaio, aveva anche pensato come trascorrere la giornata del suo compleanno, magari in compagnia in uno dei ristoranti dove andava tranquillamente.

In questi cento giorni dall’arresto, sono diversi i fiancheggiatori finiti in manette - C’è la sorella di Messina Denaro, Rosalia, a casa della quale è stato trovato dagli inquirenti il pizzino che poi ha portato alla clinica oncologica e alla cattura del boss.

Il medico Alfonso Tumbarello che prescriveva le ricette mediche al suo finto paziente, Andrea Bonafede che ha prestato l’identità al boss e c’è la famiglia Bonafede, figli e nipoti dello storico boss di Campobello, Leonardo, morto nel 2020, fedele alleato e devoto, prima di Francesco Messina Denaro e poi del figlio Matteo.

E totalmente devoti al latitante sono stati, la figlia Laura Bonafede, l’insegnante arrestata qualche settimana fa, (è indagata anche la figlia Martina) e i cugini, i due Andrea: il geometra e titolare della carta d’identità che il boss aveva con sé il giorno dell’arresto, il cugino impiegato al Comune di Campobello, che aveva il compito di recapitare le ricette mediche al boss, ed il fratello Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Lanceri, la coppia di vivandieri di Matteo Messina Denaro, arrestati il 16 marzo.