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30/04/2023 00:00:00

A Marsala il terzo incontro del Cantiere Sinodale 

Terzo incontro del Cantiere Sinodale a Marsala. Don Francesco Fiorino ha introdotto l’incontro sottolineando soprattutto il rilievo che è stato dato alla “prioritaria necessità di conoscere meglio il territorio, non solo nel suo substrato mafioso e nei fenomeni di illegalità che lo connotano, ma anche nelle risorse positive, sia pubbliche che private, che già vi operano in quest’ambito”.

Ha invitato, pertanto, i partecipanti a mettere in comune la conoscenza di iniziative virtuose, esperienze associative, percorsi formativi già presenti nel territorio per la promozione della cultura della legalità. In primo luogo si è fatto riferimento a diverse realtà, sia del mondo associativo (ecclesiale e non) che del tessuto economico, che si avvalgono dell’utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata: tra queste la Fondazione San Vito Onlus con la gestione del Turismo Rurale “Al Ciliegio” a Salemi, l’AGESCI di Castelvetrano (che promuove anche percorsi di educazione alla legalità), l’Opera Mons. Gioacchino Di Leo ODV che a Marsala promuove il Centro socio-educativo “I giusti di Sicilia”, il Movimento per la Vita di Marsala, l’Associazione “Libero futuro” di Castelvetrano” ed alcune Aziende, la cui attività andrebbe incoraggiata e sostenuta, anche pubblicizzandone i prodotti ed i servizi.

Altra iniziativa concreta, già presente nel territorio, ma limitatamente ad un breveperiodo ogni anno, in occasione delle festività natalizie, è quella del commercio equo e solidale, promossa dall’Associazione Amici del Terzo Mondo di Marsala: si è proposto di provare ad incrementare la sua attività, rendendola più stabile, anche al fine di educare al “consumo critico”.

Sono state ricordate anche alcune iniziative nel campo della formazione e dell’educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva: tra queste, gli incontri con i candidati in prossimità delle elezioni presentando delle proposte concrete, il Concorso “Terra senza mafia”, che ha coinvolto sia alunni delle scuole, distinti per fasce di età, che adulti, e la “Scuola di formazione all’impegno sociale e
politico” che si tiene da anni a Marsala. Iniziative formative occasionali sono state in passato promosse anche dai Salesiani a Marsala. Un contributo significativo alla lotta contro le connivenze con la mentalità mafiosa l'ha dato e continua a darlo l'Associazione Libera, sia in adesione alle iniziative nazionali della stessa, sia con iniziative locali, perlopiù presentì nel territorio di Marsala. Di particolare rilievo è, poi, l’iniziativa del Centro “I giusti di Sicilia”, diretta a far conoscere quanti, nel territorio, si sono spesi a favore della giustizia sociale e della legalità: iniziativa che potrebbe diventare una vera e propria “agenzia formativa” diocesana.

Sulla base di queste realtà ed esperienze positive, e riprendendo la proposta già avanzata nello scorso incontro, di “svolgere durante l’anno alcuni incontri specifici, aperti a tutti, denominati “Dialoghi e Azioni”, per far confrontare le realtà ecclesiali
con le istituzioni pubbliche e per affrontare costruttivamente determinate problematiche socio-economiche e politiche”, si sono individuati per tali incontri alcuni temi specifici, per affrontare i quali si propone di invitare non solo esperti
o docenti universitari, ma anche soggetti direttamente impegnati che possano “testimoniare” esperienze credibili e incoraggianti:

1) Beni confiscati alla mafia presenti nel territorio diocesano e studio delle modalità che ne consentano un proficuo utilizzo a favore della collettività;
2) Maggiore consapevolezza etica nel ricorso al sistema bancario, al fine di favorire forme di risparmio e investimenti che promuovano lo sviluppo del territorio (auspicata l’individuazione dei partners creditizi realmente interessati ad esso e non ispirati alle solite logiche del mercato globale, ed a costi contenuti);
3) Valorizzazione e sana utilizzazione delle risorse finanziarie pubbliche: fondi europei e PNRR;
4) Formazione sui diritti dei lavoratori, per combattere forme di sfruttamento presenti nel territorio e promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro;
5) Condizioni normative e progetti che possano favorire l’imprenditoria giovanile al Sud;
6) Politiche ecologiche a livello locale e piani di razionalizzazione dei consumi energetici ed idrici da realizzare nel territorio, nonché corretta ed efficiente gestione dello smaltimento dei rifiuti.

Infine si è proposto di costituire (preferibilmente in ogni città e/o forania della diocesi) un “Osservatorio socio-politico permanente” dell’azione amministrativa locale, che attraverso incontri periodici con gli Amministratori si impegni a monitorarne l’operato, con particolare attenzione alla promozione della cultura della legalità, della giustizia sociale e dell’ecologia.