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11/05/2023 17:20:00

Marsala, a Sala delle Lapidi il prototipo del "Monumento ai Mille"

Ieri vigilia dello storico sbarco di Garibaldi a Marsala nel lontano 11 maggio 1860, è stato esposto nella Sala consiliare di Palazzo VII Aprile, fra le tante lapidi che ricordano l’evento, il prototipo di quello che doveva essere il grande monumento a ricordo, firmato Emanuele Mongiovì.

Per diretto interessamento del consigliere Flavio Coppola, appoggiato dal presidente del consiglio Enzo Sturiano, da Walter Alagna e da altri consiglieri, l’architetto Lombardo, con le Cantine Martinez, erede dell’artista concede di esporre il monumento in miniatura.

"Se fosse stato realizzato, sarebbe stato un monumento maestoso, una pregevole opera d’arte in una città che conta altre opere d’arte datate - scrive Petronilla Russo -. Le pareti della sala consiliare sono coperte di numerosi marmi che ricordano quell’evento, ma un monumento alla vista di tutti è un’altra cosa. Dopo vari tentativi inutili e andati a vuoto, era intervenuto Bettino Craxi garibaldino per passione a porre la prima pietra del vero monumento, nello spazio del lungomare in fondo all’attuale Via Scipione l’Africano. Ma l’auge di Craxi in politica durò ancora per poco. Tangentopoli spazzò i sogni di Bettino e anche le aspettative dei marsalesi di avere il monumento. Sono noti i motivi ufficiali del blocco dei lavori, ma siamo certi che se le sorti del politico non fossero precipitate, il monumento oggi sarebbe una realtà".

"Dopo aver risolto tanti problemi burocratici, il sindaco Carini, là dove era stata messa la prima pietra, fece edificare, con le poche risorse disponibili, un monumento ridotto, di scarsa arte e monumentalità e solamente un po' rievocativo, ma certamente molto meno costoso dell’originale di cui conserviamo il prototipo. Da qualche anno è chiuso, inaccessibile e chi passa nella zona vede un capannone seminterrato con una terrazza vista mare, ma nessuno può giurarci che sia un monumento, quel monumento che doveva svettare verso il cielo per circa 50 metri e doveva essere un faro da qualunque parte del mare si guardava. Forse ancora si spera di realizzarlo, magari ricevendo un solido e concreto contributo dallo Stato - conclude la Russo - come mi diceva Enzo Sturiano, il presidente del consiglio, a conclusione della cerimonia di presentazione dell’incompiuta".