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23/05/2023 06:00:00

Marsala e la pista ciclabile urbana: taglia posti auto e danneggia le attività commerciali...

La città di Marsala ha un altro guaio da risolvere, sì perché di guaio si tratta: la pista ciclabile urbana con una lunghezza di 7,8km che si articola in questo percorso: Lungomare Salinella, tratto comprensivo tra via degli Orti e via Capitano Falco; Lungomare Boeo, tratto compreso tra la via C. Falco e viale Isonzo, viale Isonzo, via Cesare Battisti, via Isolato delle Egadi; Lungomare Boeo, tratto compreso tra viale Isonzo e via dello Sbarco, con diramazione in via Scipione l’Africano, via Verdi, via Crispi; Lungomare Boeo, tratto compreso tra la via Crispi e la via Lipari.

Si punta sulla mobilità sostenibile, nobile. Ma l’una non può causare problemi ad una intera città che non si avvia verso la normalizzazione ma verso la lacerazione. Il progetto è vecchio, l’ha voluto il sindaco Alberto Di Girolamo (che è intervenuto nei giorni scorsi proprio sulla pista ciclabile) un progetto che magari è stato approvato così in fretta da non rendersi conto che non si tiene conto di alcune importanti variabili.

E così la nuova pista farebbe intanto saltare almeno 200 posti auto, taglierebbe la città, danneggerebbe bar e attività commerciali. Ieri sempre sulla pista ciclabile urbana di Marsala è intervenuto anche Salvatore Ombra, critico con l'amministrazione per come sta sviluppando il progetto, che ritiene congestionerà il traffico specie nelle ore di punta. 

La conferenza dei servizi convocata il 13 luglio del 2020 ha poi espresso parere favorevole, il 14 luglio, cioè l’indomani, per la compatibilità al Piano Urbano del Traffico. Anche il parere dell’ufficio acquedotto arriva il 14 luglio. Il 15 luglio è,arrivato il parere dell’allora Comandante dei Vigili Urbani, Michela Cupini, che pare però fosse in ferie in quella data: parere favorevole.

La pista ciclabile dovrebbe attraversare il lungomare, viale Isonzo, via Scipione l’Africano facendo saltare un lato di parcheggio, quindi o si dovrà smontare un gazebo di una gelateria ovvero cancellare le strisce gialle del lato destro, strisce riservate ai disabili che vanno a fare fisioterapia. Si continua poi per via Noto, piazza Inam ( luogo anche lì di accesso di centinaia di persone ogni giorno e per ragioni di salute, e il paradosso è per la via Verdi: la pista passerebbe davanti il commissariato della Polizia, senza tenere conto che ci sono mezzi di servizio che devono sostare proprio lì.
Un progetto costruito a regola d’arte.

E’, invece, sensata ed interessante la relazione che ha depositato il Comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Menfi, con data 20 settembre 2021, che sottolinea come il Comando non sia un organo consultivo ma che esercita le funzioni di vigilanza e sicurezza e che, pertanto, non gli competono pareri tecnici sui progetti. Insomma la Polizia Municipale non redige pareri su queste materie e quelli eventualmente emessi sono da intendere come valutazioni sull’opera da realizzare, sono solo delle valutazioni sul traffico e sulla sicurezza stradale.

Menfi poi parte dall’esame della Salinella, ponendo la necessità che non venga ridotta la larghezza dei marciapiedi e che la carreggiata consenta sempre il doppio senso di circolazione, mai inferiore a 6 metri.

La pista poi sul Lungomare Boeo deve comunque consentire la fluidità del traffico con ampiezza dei marciapiedi uguale ad adesso.
Ma si evidenziano anche alcune criticità, soprattutto, quando la pista si interseca per viale Isonzo, Isolato delle Egadi: la presenza della pista di 1,50 metri restringerà l’ampiezza della carreggiata da 9 metri a 7,5 metri e bisognerà comunque mantenere il doppio senso di marcia per consentire un traffico veicolare non ingolfato.

Altra criticità è legata agli spazi per parcheggiare, che verranno ridotti o soppressi, che impone la ricerca di altre soluzioni. Stessa cosa per viale Isonzo dove salteranno tutti i parcheggi, il suggerimento era quello di realizzare la pista sul lato sinistro e non sul lato destro.

Si evidenzia pure il problema dell’acqua piovana in inverno, che potrebbe non consentire di utilizzare in sicurezza la pista.
Questione delicata poi è la realizzazione della pista in via Verdi, dove insiste la Polizia di Stato, a cui servono spazi liberi.

L’Amministrazione guidata dal sindaco Massimo Grillo ha ereditato il progetto e ha consentito l’avvio dei lavori senza tenere conto delle criticità, si tratta di un finanziamento avuto con Agenda Urbana e il progetto pare non sia più modificabile e che i lavori non possono essere stoppati pena la perdita dei fondi. Dagli uffici, tuttavia, ci si sta mettendo in moto per tentare di correggere quelle criticità che farebbero diventare invivibile la città.