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12/06/2023 08:59:00

  A Salemi si raccolgono firme sulla proposta di legge popolare sulla ‘partecipazione al lavoro’

 Oggi a Salemi a partire dalle ore 16:00 nella piazza Liberta’ si raccolgono firme per una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “La Partecipazione al Lavoro”.


Gli obiettivi sono ambiziosi. Si chiedono per i lavoratori posti nei consigli di amministrazione o nei consigli di sorveglianza, partecipazione agli utili, incentivi ai lavoratori ed alle imprese, e non solo.

L’iniziativa parte dalla CISL e il e’ di “favorire una svolta nell’economia del Paese, grazie a un diverso rapporto fra lavoratori e imprese pubbliche e private. Senza imporre nulla per legge, ma valorizzando gli accordi contrattuali.

Secondo il sindacato e’ arrivato il momento di dare sul serio attuazione dall’articolo 46 della Costituzione in base al quale “ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.

Di qui la presentazione in Cassazione della proposta di legge composta da 22 articoli suddivisi in 9 titoli che ha l’ambizione di “cambiare profondamente il modello economico e promuovere in Italia la partecipazione e la democrazia economica, come diritto fondamentale dei lavoratori e dei cittadini, leva per uno sviluppo socialmente sostenibile”.

Nella presentazione si citano almeno 40 esempi di gruppi grandi e medi – da Luxottica a Piaggio a Leroy Merlin per fare solo tre nomi – nei quali negli ultimi anni si sono consolidate esperienze le più diverse di partecipazione contrattata tra sindacati e imprenditori
La raccolta di firme e’ iniziata da alcuni giorni su tutto il territorio nazionale.
Oggi il tavolo ha raggiunto la piazza di Salemi. Non a caso, il manifesto scandisce a caratteri cubitali “Aggiungi un posto al tavolo”
Tra i tanti articoli, citiamo il numero 6 che regola la materia della distribuzione degli utili aziendali ai dipendenti, prevedendo un’imposta sostitutiva su questi redditi del 5% entro il limite di 10mila euro annui lordi.
Ma anche l’articolo 19 che prevede agevolazioni fiscali per i dipendenti e le imprese stesse che promuovono tali modalità partecipative.
Per i lavoratori diventerebbero deducibili le spese per un piano di partecipazione finanziaria (previsti all’articolo 7) fino a un massimo di 10 mila euro l’anno e i premi per l’innovazione descritti all’articolo 10.

Analoghe deduzioni sarebbero possibili per le aziende che promuovono i piani di partecipazione finanziaria con gli stessi limiti per ogni lavoratore e dell’intero valore delle azioni in caso di assegnazione gratuita ai dipendenti.


Infine, la proposta di legge prevede l’istituzione, presso il Cnel, di una «Commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori» e l’istituzione di un «Garante della sostenibilità sociale delle imprese» all’interno del Ministero del Lavoro. Per la copertura della legge, calcolata in 50 milioni di euro, viene proposto di attingerli dal “Fondo per interventi strutturali di politica economica” previsti dalla legge 282 del 2004.
Saranno presenti alla raccolta il presidente provinciale dei pensionati Salvatore Grassa e il Segretario Generale Pa/Tp Leonardo La Piana, entrambi della Cisl.
“Riteniamo che questa legge – ci ha ribadito La Piana - sia la strada da percorrere per garantire un lavoro di qualità e soprattutto gratificante sotto diversi punti di vista per tanti lavoratori. Un vantaggio per aziende e dipendenti”.


Franco Ciro Lo Re