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28/06/2023 10:43:00

Trapani, rifiuti, degrado e topi nel "triangolo dell'oblio"

Le discariche abusive spuntano come funghi nell’area compresa, a Trapani, tra le vie Salemi, Marsala e Andrea Tosto. Il “triangolo” del degrado, dell’incuria, dell’ abbandono. Nei siti “fuorilegge” c’è di tutto: materiale di risulta, cartoni, plastica. A fare da sfondo, poi, spazzatura ed erbacce che crescono rigogliose ai bordi della strada, facendo da richiamo a topi, zanzare ed altri insetti, soprattutto durante la stagione estiva.


Nonostante le proteste dei residenti, le segnalazioni e le sollecitazioni al Comune, finora nessuno ha provveduto a rimboccarsi le maniche per eliminare il degrado che ormai è sotto gli occhi di tutti e che mette a rischio le condizioni igienico-sanitarie di una zona diventata “terra di nessuno”. E al degrado non si sottraggono nemmeno le limitrofe via Mauro Rostagno e via Guido Guida. Qui, addirittura, i marciapiedi non si vedono più: ricoperti da sterpaglie, spazzatura ed erbacce con il pericolo di possibili incendi sempre dietro l’angolo. In stato di abbandono anche le stradina comunale a transito pedonale ricavata tra le vie Andrea Tosto De Caro e Mauro Rostagno. Lì c’è anche un area a verde dove fanno bella mostra gli alberi caduti. E come se tutto ciò non bastasse c’è anche una situazione a dir poco paradossale. Riguarda la via Rinaldi ancora oggi senza toponomastica.

Ergo, anonima. Il Comune – è stato riferito agli abitanti – non può provvedere ad affiggere la targa con inciso il nome della via perché non ha i fondi.
Stanchi di essere trattati come cittadini di serie inferiore, i residenti del “Triangolo dell’oblio” per l’ennesima volta hanno alzato la voce. Un altro grido d’aiuto, il loro, nella speranza che non venga soffocato dal silenzio. Sollecitano la discerbatura, la rimozione della spazzatura, la bonifica delle discariche a cielo aperto. Ma anche l’installazione di telecamere per tenere alla larga i soliti incivili che agiscono con la consapevolezza di poterla fare franca e di condannare una zona assai popolosa in un vero e proprio ghetto dove l’emergenza è diventata ora quotidianità.