Quantcast
×
 
 
16/07/2023 06:00:00

Trapani, Dario Safina: "Mi auguro che nel PD si possa avviare la stagione della chiarezza"

 Onorevole Dario Safina, la Corte Costituzionale ha chiarito alla Sicilia che urge votare per le Provincie. Quando si voterà e a che punto è il Ddl?

La sentenza della Corte Costituzionale non avrà effetti immediati, in quanto ha dichiarato incostituzionale una norma - di fatto - soppiantata dalla legge regionale pubblicata lo scorso venerdì sulla GURS, che proroga il commissariamento delle province sino al dicembre del 2024. Pertanto, anche laddove il Governo nazionale impugnasse la nuova legge, si arriverebbe - probabilmente prima - alle elezioni dirette. Questi almeno gli intendimenti del Governo Schifani. Non può esserci certezza però perché sino a quando non verrà abrogata la riforma Delrio l’eventuale legge regionale che introducesse l’elezione diretta dei presidenti delle Province sarebbe a rischio di impugnativa e diversamente da quanto sostiene il Presidente Schifani, tale impugnativa, anche nel caso in cui non venisse avanzata dal Governo nazionale, potrebbe provenire da qualsiasi cittadino, che potrebbe impugnare la legge insieme al decreto di indizione dei comizi elettorali. Conseguentemente, anche sotto tale profilo, ad oggi, dire quando si voterà è difficile. In ogni caso, il Ddl in commissione mi pare abbastanza lacunoso e necessita di parecchi correttivi. E considerato che anche il gruppo PD all’Ars ha presentato un Ddl sulla reintroduzione delle Province, presenteremo - già molti sono stati depositati - tutti gli emendamenti necessari a rendere il testo accettabile.

Questo governo regionale ha portato a casa quasi nulla. A che punto è la riforma dello psicologo di base?

La riforma dello psicologo di base è stata approvata in commissione Sanità, ma la commissione Bilancio ha rispedito indietro il Ddl, in quanto la ritiene priva di copertura. A mio parere, ciò rappresenta un errore, che verrà a breve superato, visto che la legge era costruita senza prevedere nuovi aggravi per le casse regionali, rimandando ai bilanci delle Asp. Sono però fiducioso sul fatto che a settembre il Ddl sullo psicologo di base potrà divenire legge, così da mettere in campo una forte campagna di contrasto alle fragilità.

Guerra e pace dentro il Pd di Trapani. Siete in quale fase per adesso?

Mai fatto la guerra al PD e nel PD; esprimo perplessità sulla gestione del Partito provinciale che nell’ultima campagna elettorale è stato quasi del tutto assente e silente rispetto a condotte di taluni sedicenti dirigenti, che hanno giocato partite in favore dei candidati del centro destra. Come detto in direzione, non chiederemo le dimissioni del segretario ma non possiamo assecondare ricostruzioni che nulla hanno a che vedere con le dinamiche realmente registrate. Noi chiediamo chiarezza ed un colpo di reni, che rimetta in carreggiata il Partito, stigmatizzando le condotte di quanti hanno giocato una partita a danno della nostra comunità. Sino a quando ciò non avverrà manterremmo massima attenzione rispetto alle iniziative concrete che proverranno dai circoli ma non potremo assecondare proposte che mirino ad un unanimismo di facciata. Non è più tempo di mettere la polvere sotto il tappeto. Quando ci sarà chiarezza potremo lavorare per trovare la quadra, non prima.

Odio e amore. Si è formato il gruppo Pd in Consiglio comunale a Trapani, che segnale è questo?

Avevamo detto in campagna elettore che, qualora avessimo avuto i numeri, avremmo costituito il gruppo del Partito Democratico in consiglio e così è stato. Vogliamo essere ancora più protagonisti nella costruzione del futuro della nostra città e lo faremo collaborando in primo luogo con l’altro gruppo a noi più vicino, quello di “Uniti per Trapani al Centro”. Il nostro obiettivo è far sì che l’Amministrazione comunale realizzi al meglio il suo programma di governo, così da essere protagonisti nel 2028. Noi lavoriamo per il Futuro, con i piedi ben piantati nel presente. Peraltro, con la creazione del gruppo sarà ancora più semplice il rapporto con il gruppo dirigente del Circolo di Trapani, che sono certo, ad ottobre, quando celebreremo il congresso, vedrà la costituzione di organismi di spessore, senza il rischio di coltivare doppiogiochisti.


Che stagione si avvia per il Pd in provincia di Trapani?

Mi auguro che si possa avviare la stagione della chiarezza. In ogni caso, visto che la maggior parte del gruppo dirigente è costituito da persone che hanno testa e cuore, sono convinto che il congresso del 2024, pure se vedrà diverse posizioni, consentirà di introdurre piattaforme politiche di qualità, in grado di rendere il partito più aperto, maggiormente partecipato e protagonista. Dovremo discutere di tutela del territorio, del paesaggio, di economia circolare a partire dal tema dei rifiuti, di acqua pubblica. Tutte questioni che possono cambiare la qualità della vita delle nostre comunità.