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11/08/2023 07:00:00

Marsala, il consiglio comunale decide sull'ampliamento di uno stabilimento vinicolo

 Consiglio comunale di Marsala. Prima di ferragosto e di mattina per evitare la calura estiva pomeridiana, l'assise si riunisce per discutere un unico provvedimento. Si tratta della proposta deliberativa fatta dal settore pianificazione e gestione del territorio, programmazione urbanistica di: Ampliamento di uno stabilimento vinicolo esistente in via Lipari, comportante variante allo strumento urbanistico ed in deroga alle previsioni dell'articolo 15 legge regionale siciliana nr° 78 del 1976 che individua dei limiti di densità entro 500mt-lettera b- e un km dal mare.

Si tratta della Tenuta Donnafugata società agricola che ha presentato un progetto di richiesta d'estensione su un area diversa dalla zona industriale esistente. Aneddoto qualche giorno prima mi trovavo in commissione consiliare Attività Produttive e Sviluppo Economico - Industria - Pesca - Agricoltura - Artigianato - SUAP, presieduta dalla Martinico c'era anche il presidente del consiglio e la proposta di provvedimento trattato era quella su cui si sta scrivendo. Qualcuno dei consiglieri dubitò se fosse legittimata la mia presenza, chiesi a Sturiano se lo fossi, ovviamente la risposta fu positiva e non poteva essere altrimenti in ossequio al regolamento del funzionamento di Sala delle Lapidi che all’articolo 15, punto 7, recita: Le convocazioni del Consíglio Comunale e delle Commissioni Consiliari che, di norma, sono aperte al pubblico con esclusione delle Commissioni speciali d'indagine e/o d'inchiesta vanno con relativo o.d.g., pubblicate su apposito albo e portate a conoscenza della collettività, tramite pubblícazione sul sito internet istituzionale - in Amministrazione Trasparente - sezioni altri contenuti per essere portati a conoscenza della collettività, ma evidentemente l'ignoravano. In quanto giornalista - pochi me lo avevano detto precedentemente - mi fu chiesto per la delicatezza di scriverne solo quando sarebbe approdato in consiglio, non volendo intraprendere una battaglia di principio perché mi sovvenne in aiuto Nicolò Machiavelli e la sua idea: 'del fine giustifica i mezzi', accettai.

Tutto ciò confermò che le assemblee dell'organo 'ra Loggia' spesso sono solo una pièce, la 'ciccia' è nelle commissioni. Come previsto dalla normativa tale atto necessita per l'approvazione di una maggioranza qualificata di 2/3 dell'assise, adesso è la Regione che decide l'eccezione, ma il consenso di Sala delle Lapidi era una 'conditio sine qua non' per avviare il progetto che a detta dell'amministrazione e dell'azienda avrà una ricaduta positiva occupazionale, viaria e ambientale. Atto approvato da 18 unità due astenuti: Ferrantelli e Di Girolamo, perché mancano i pareri della sovraintendenza, Genio Civile, Ferrovie dello Stato, Arpa e Asp, 4 assenti: Passalacqua, Vinci, Titone e Alagna. La vicenda è il paradigma della progettualità di futuro della borghesia imprenditoriale lilibetana, che in passato è stata assente.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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