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14/10/2023 14:00:00

Il difficile caso del boss. Una targa per i medici che hanno curato Messina Denaro

 «Avete fatto il vostro dovere fino in fondo, con professionalità e discrezione, siamo qui a ringraziarvi di cuore».

Lo ha detto il capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo che ieri, insieme al direttore generale dei detenuti e del trattamento, Gianfranco De Gesu, si è recato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per incontrare e ringraziare medici e vertici della Asl per il modo in cui è stata gestita la complessa assistenza al boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, deceduto il 25 settembre scorso per un tumore al colon. In segno di gratitudine, Russo ha voluto donare alla direzione Asl una targa-simbolo del Dap. Insieme ai vertici dell’amministrazione penitenziaria, è intervenuto anche il direttore del gruppo operativo mobile, Augusto Zaccariello.

All’incontro erano presenti il manager della Asl, Ferdinando Romano, il direttore sanitario Alfonso Mascitelli e la squadra dei medici e infermieri dei reparti che hanno assistito e curato il paziente Messina Denaro: il reparto di Oncologia, con il primario Luciano Mutti, la Chirurgia universitaria, con il direttore Fabio Vistoli, la Rianimazione, terapia, cure palliative e del dolore, con il prof. Franco Marinangeli e la Radiologia universitaria, rappresentata dal professor Ernesto Di Cesare.

Il manager della Asl, Romano ha detto: «Ho apprezzato la profonda sensibilità del capo dipartimento e del direttore generale del Dap che, tra l’altro, si fanno promotori di un qualificato modello, non certo scontato, di dialogo inter-istituzionale». Il manager ha ringraziato tutti i medici, infermieri e operatori sanitari impegnati durante il ricovero del paziente.