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17/11/2023 17:25:00

La premier Meloni e la sua ammirazione per Tolkien

 
Tolkien. Giorgia Meloni è andata alla mostra organizzata alla Galleria nazionale di arte moderna di Roma, sullo scrittore e filologo sudafricano, autore del Il signore degli anelli, Il Silmarillion e lo Hobbit, con lei Sangiuliano, La Russa e la sorella Arianna. La presidente del consiglio ha ringraziato il ministro Sangiuliano per aver organizzato la mostra, che ha promosso l’evento con il ministero della Cultura e aveva promesso la visita della presidente nel giorno d'apertura il 15 novembre, e così è stato.

La delegazione di FdI ha potuto apprezzare gli ologrammi sulla Terra di Mezzo, libri, film, manoscritti autografi, opere d’arte ispirate alle visioni letterarie di Tolkien, copie dei libri e delle varie edizioni della sua opera, vinili delle colonne sonore dei film o di musiche ispirate al Signore degli anelli. E ancora abiti di scena, finanche un corridoio che ospita le testimonianze delle celebrità che hanno amato l'autore: da Barack Obama a Papa Francesco, da Paul McCartney a Ringo Star o Stephen King. La passione della presidente per Tolkien è più che nota.Si narra di sue presenze sul web da ragazza con il nome da 'draghetta' Khy-ri, come lei stessa scriveva sul suo profilo. Nella sua autobiografia "Io sono Giorgia", non mancano le citazioni di Tolkien e i ricordi toccanti di quando si travestiva da hobbit. Una fissazione che condivide con tutto il suo entourage politico, visto che l’universo di Tolkien ha affascinato a partire dagli anni ‘70 il Movimento Sociale Italiano. La Meloni ha poi dichiarato: "La mostra su Tolkien è una bella pagina di cultura, una mostra molto bella e completa. Da persona che conosce abbastanza bene la materia ho visto molte cose che non conoscevo, una mostra molto viva che fa una ricostruzione molto bella non solo delle opere, che sono note, ma anche dell'uomo Tolkien". E quindi "ringrazio il ministro Sangiuliano".

Una cultura certamente cattolica, devota al sacramento dell'eucarestia e contraria ai cambiamenti introdotti da papa Giovanni XXIII e Paolo VI. Peccato che la cultura vorrebbe che i libri si leggessero e il ministro è stato lacunoso in tal senso, premio Strega docet, oppure quando affermò che: "Il fondatore del pensiero di destra in Italia e' stato Dante Alighieri" e " la destra ha cultura deve solo affermarla". Ma caro ministro la certificazione legittima non deve avvenire con i soldi di tutti. Nel frattempo con due guerre in corso e in parlamento sul conflitto palestinese si consumava una polemica vibrante - perifrasi - tra Tajani e Conte, uno sciopero generale e una manovra di bilancio, allo Gnam il sottosegretario alla presidenza del consiglio Mantovano, i ministri Giorgetti e Lollobrigida, il presidente del Senato La Russa, il vicepresidente Gasparri, il presidente della commissione Cultura Mollicone, unitamente a Sangiuliano e alla Meloni, avevano il tempo di occuparsi di Tolkien.



L'Alfiere | 2024-12-13 00:00:00
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