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19/12/2023 06:00:00

Marsala, il caso della figlia di Fiocca. Grillo dice che non sapeva nulla

L'hanno assunta a sua insaputa. E' questo, in sintesi, quanto dichiara il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo,  sul caso sollevato da Tp24: l'assunzione al Comune di un'assistente sociale, Francesca Fiocca, con il padre, Nicola, presidente della commissione del concorso, e poi la sua successiva stabilizzazione. Grillo dice di non sapere, e che ha trovato tutto così, un po' come con la pista ciclabile. Lo schema è sempre quello.

Ma c'è molto nervosismo, tanto che il primo cittadino perde un po' del suo aplomb democristiano e attacca sia il consigliere di opposizione, Rino Passalacqua, che, da presidente della commissione trasparenza, ha tirato fuori il caso, sia l'ex Sindaco Alberto Di Girolamo, tanto per cambiare.

"Il concorso di cui si parla - dice il Sindaco - è stato espletato nel 2018 quando il sindaco era Alberto Di Girolamo (io sono stato eletto nel 2020) e Rino Passalacqua rivestiva la carica di assessore".

Si, ma Fiocca è stata stabilizzata nel 2022. Come mai? Grillo aggira la risposta: "Durante la mia sindacatura, dopo anni di carenza di personale e di mancanza di efficienza, presso il settore Servizi Sociali si forma un ufficio nel quale prestano servizio alcuni giovani dipendenti precari assunti con quel concorso. L’ufficio fa bene il suo dovere e riesce a portare avanti il lavoro in maniera spedita ed accurata. Visto il buon andamento di quell’ufficio - a seguito del parere dell’Avvocatura che afferma che la scelta corretta sarebbe quella di stabilizzare il personale precario - la mia Amministrazione ha provveduto a stabilizzare i dipendenti". 

Il Sindaco però non fornisce il parere scritto dell'avvocatura (a meno che non si tratti di parere orale, come avvenuto con la Soprintendenza con i lavori che hanno rovinato il teatro comunale). 

Sulla vicenda Fiocca, Grillo ha chiesto un parere all'avvocatura del Comune, che lo ha consegnato il 12 giugno 2023: "Il giorno seguente ho prontamente fatto avere una nota al Segretario Comunale invitandolo ad approfondire la situazione e, se del caso, far pervenire anche le carte agli Organi inquirenti per le considerazioni di loro competenza". Domanda al Sindaco: e poi? E' stata informata la Procura? O decide il segretario? 

Grillo non risponde. Ma va all'attacco di chi ha sollevato il caso: "Stupisce che sia stata necessaria un’indagine della Commissione Trasparenza per accertare qualcosa che era avvenuta letteralmente sotto il naso del suo presidente Passalacqua, all’epoca dei fatti assessore della Giunta Di Girolamo". Ancora: "Se c’è qualcuno cui chiedere conto di eventuali responsabilità riguardo a quel concorso del 2018, questo qualcuno è proprio l’ex sindaco Alberto Di Girolamo. La sua Amministrazione l’ha bandito, ed è lui stesso e la sua Amministrazione che avevano il dovere di vigilare che il concorso si svolgesse in assoluta trasparenza. La correttezza del mio comportamento, invece, è assolutamente evidente".

"Non capisco questo attacco del sindaco Massimo Grillo nei confronti miei e dell’ex sindaco Di Girolamo - replica Passalacqua -. La commissione accesso agli atti che presiedo, accogliendo la richiesta di un membro componente che invitava la stessa ad approfondire sull’assunzione a tempo determinato di figure professionali con i fondi di povertà si è limitata a analizzare i documenti che gli sono stati trasmessi e audito il segretario generale ed il vice sindaco; sulla base di questi esami e come solitamente avviene per gli argomenti trattati in commissione il sottoscritto nella qualità di presidente ha inoltrato una relazione conclusiva al sindaco e allo stesso segretario generale".

Spiega Passalacqua: "La commissione, composta da 11 consiglieri, tratta di volta in volta in maniera trasparente i temi proposti da i vari componenti, il presidente ha solo il compito di far sì che i lavori avvengano nel miglior modo possibile.  Il sottoscritto non ha mai ritenuto di addossare colpe di nessun tipo al sindaco o all’amministrazione visto che le responsabilità dei concorsi sono prettamente nelle mani dei dirigenti senza per fortuna l’ingerenza della politica come lo stesso sindaco Grillo ha ribadito quando in aula abbiamo discusso sui concorsi in area tecnica.  Per il rispetto che nutro nelle istituzioni quando in commissione hanno proposto questa indagine il sottoscritto non ha minimamente pensato al periodo storico-amministrativo in cui si era svolto, ha semplicemente posto all’ordine del giorno il punto voluto prima, dal collega proponente e poi avallato dall’intera commissione.  Sempre nel rispetto della istituzione il sottoscritto nella veste di presidente ha inoltrato la relazione ai rappresentati delle istituzioni che ne avevano titolo, mai ha usato questo lavoro di commissione per mera speculazione politica o giornalistica, nel rispetto delle persone coinvolte".



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